giovedì 30 agosto 2012

LA RISPOSTA DI FEBBO AD ALLAVENA


Febbo: il calendario venatorio segue le indicazioni dell’Ispra

“E’ stato possibile inserire la preapertura della caccia alla tortora e al merlo (il 1° e il 2 settembre) nel calendario venatorio solo dopo il parere favorevole dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e pertanto ogni specie è garantita e salvaguardata da tale Istituto”. Questa la risposta dell’assessore alle Politiche agricole e Caccia Mauro Febbo alle dichiarazioni del delegato della Lega italiana per la protezione degli uccelli (Lipu). “Nello specifico voglio rilevare che – sottolinea Febbo - Allavena con le sue dichiarazioni dimostra una mancanza di informazione. Pertanto eviterei ancora inutili strumentalizzazioni sul calendario venatorio”.



“Mi preme ricordare che – afferma l’assessore alla Caccia – la Regione, in merito alla zona di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo di importanza vitale per gli orsi marsicani, ha assunto l’azione B1 dando concreta attuazione alla gestione e conservazione previste dal Piano, con avallo del Ministero dell’Ambiente. Tale decisione conferma quanto la Direzione Agricoltura della Regione Abruzzo sia attenta e sensibile al problema della conservazione dell’orso. L’azione B1 è l’unica tra tutte le azioni previste nel Patom alla quale fino ad oggi è stato dato seguito. Pertanto le misure introdotte nel calendario venatorio prevedono prescrizioni importanti, che consentono un controllo efficace e che potranno effettivamente ridurre l’impatto della caccia sulla popolazione dell’orso”.
“Riguarda alla coturnice, invece, si precisa che la Regione Abruzzo è una delle poche a livello nazionale che ha avviato un progetto di gestione delle specie in collaborazione con l’ISPRA e la Provincia dell’Aquila. Il progetto prevede che la specie può essere cacciata solo dopo che sono stati effettuati i censimenti ed i piani di prelievo. Per la prima volta quest’anno la provincia dell’Aquila in collaborazione con l’ISPRA ha individuato i distretti di gestione, dove in via esclusiva può essere cacciata la coturnice”.
“Infine – conclude Mauro Febbo – per quanto riguarda la possibilità di sparare ad alcune specie fino al 10 febbraio, se il responsabile della LIPU avesse letto con più attenzione il calendario venatorio, si sarebbe accorto che tale possibilità è condizionata al parere vincolante dell’ISPRA”.
 

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