Cacciatori piromani, l'ArciCaccia: Sciocchezze strumentali
Il presidente ArciCaccia, Angelo Pessolano
«I cacciatori coinvolti negli incendi? Sì, per prevenirli e spegnerli.
In questa estate caratterizzata da roghi e incendi non credo ci sia
squadra della Protezione Civile che non veda al suo interno almeno un
cacciatore, oltre alle Guardie volontarie e ai soci delle diverse
Associazioni venatorie. Senza contare che la diminuzione degli incendi
nelle zone abitualmente frequentate dai cacciatori è stata riconosciuta
qualche tempo fa anche dal Corpo Forestale dello Stato, dimostrando così
il fondamentale ruolo di presidio sul territorio e difesa dell’ambiente
che la nostra attività riveste. Alla luce di tutto questo, è ancora più
forte lo sdegno e la rabbia provata, quando con faciloneria e magari un
pizzico di malafede, sentiamo indicare i cacciatori fra gli autori di
questi ignobili gesti. Lo hanno fatto in questi ultimi giorni svariati
organi di stampa, in particolare Studio aperto, il telegiornale di
Italia Uno di venerdì scorso, e il quotidiano “La Repubblica” con un
articolo pubblicato lo stesso giorno. Insomma, ancora una volta i
cacciatori diventano facili capri espiatori di un fenomeno che se li
vede protagonisti è piuttosto dall’altra parte della barricata: dalla
parte cioè di quelli che piromani, bracconieri e sfruttatori
dell’ambiente li combattono e che da tutto questo escono solo
danneggiati, nella sostanza e nell’immagine, al punto da pensare di
costituirsi parte civile. Ma si sa, generalizzare e dare addosso
all’untore è sempre più facile che informarsi meglio e andare contro le
convinzioni sbagliate della società. Le stesse che magari si è
contribuito a creare».
E se le argomentazioni del presidente dell’ArciCaccia non bastessero, forse è opportuno ricordare che sulle aree percorse dal fuoco è vietata l’attività venatoria. A che scopo, dunque, i cacciatori dovrebbero appicare il fuoco? Per vedersi sottratte aree sulle quali praticare la caccia? Un ragionamento che non sta in piedi alla luce della più elementare logica. Gli ambientalisti fanatici, però, spalleggiati da parte della stampa, preferiscono sparare ad alzo zero sui cacciatori, così, per partito preso, correndo anche il rischio, come spesso accade, di dire sciocchezze. E guarda caso queste polemiche arrivano sempre a ridosso dell’apertura della stagione venatoria.
Francesco Bottone
E se le argomentazioni del presidente dell’ArciCaccia non bastessero, forse è opportuno ricordare che sulle aree percorse dal fuoco è vietata l’attività venatoria. A che scopo, dunque, i cacciatori dovrebbero appicare il fuoco? Per vedersi sottratte aree sulle quali praticare la caccia? Un ragionamento che non sta in piedi alla luce della più elementare logica. Gli ambientalisti fanatici, però, spalleggiati da parte della stampa, preferiscono sparare ad alzo zero sui cacciatori, così, per partito preso, correndo anche il rischio, come spesso accade, di dire sciocchezze. E guarda caso queste polemiche arrivano sempre a ridosso dell’apertura della stagione venatoria.
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