Questo blog e per tutti quelli che vivono pienamente il profondo rapporto con la natura.
Faremo di questo spazio un laboratorio d’idee, di scambio di esperienze, parleremo e mostreremo le nostre attività promuovendo il pensiero che andare a pesca e a caccia non significa solo catturare o uccidere le prede, ma che le persone che hanno la vera passione per questi sport lavorano e s’impegnano anche per salvaguardare equilibri e ambienti con cui amano essere a contatto. Angelo Pessolano
Non commenta il signor Pessolano, la proposta di chiusura anticipata al FAGIANO 30 NOVEMBRE e STARNA con stessa chiusura ma apertura al 30 ottobre? la sua opinione sarebbe interessante per i cacciatori....... potremmo anche proporre per un anno, o per più di uno .... di chiudere a queste specie .....!! tanto abbiamo il cinghiale....??!! Che ne pensa??? saluti
Caro Fabio, il sig. Pessolano oltre a commentare, giovedì scorso nella riunione regionale sulla bozza di calendario venatorio, ha detto la sua e quello che pensa l'associazione da lui rappresentata a livello regionale così come tutte le altre associazioni venatorie presenti alla consulta provinciale della caccia. Non solo di Fagiano e Starna si è parlato, discussso e contestato le chiusure ma anche di Beccacia lepre tortora cesena tordo bottaccio del colombaccio e tutto quello che non andava di questo calendario venatorio, a partire dalle quattro mezze giornate di pre-apertura a tortora e merlo ritenute dalla mia associazione esagerate ed utili solo ai bracconieri per abbattere fagiani lepri e starne sul territorio datosi che riteniamo sufficiente una sola mezza giornata di caccia alle tortore per accontentare i migratoristi magari inserendo il colombaccio a merli gazze e cornacchie. le chiusure anticipate ai galliformi sono figlie di normative europee e pareri ispra non condivisibili ma non contrastabili per la totale mancanza di censimenti e dati veritieri sugli abbattimenti e soprattutto su una grossa paura da parte della regione di affrontare altri ricorsi al TAR proposti da wwf e lipu. SAPPI che nessun cacciatore o rappresentante accetterà mai chiusure anticipate come quelle proposte e questo è stato palesemente dimostrato nella CONSULTA REGIONALE le chiusure anticipate di starna fagiano e lepre sono state contestate tanto che qualcuno in regione per mediare ne palesava una chiusura unica per lepre fagiano e cinghiale al 18 dicembre (per cercare di accontentare i cacciatori) la starna quella senza dati incontrovertibili da anni e soggetta a chiusura anticipata ma anche quest'anno i censimenti non sono stati fatti e questo purtroppo ci preclude la posibilità di posticiparne la chiusura, gravi anche le chiusure anticipate allla cesena e al tordo bottaccio per non parlare della beccaccia che qualcuno propone di chiudere al 31 dicembre... ma di contro qualcuno gode della possibilità di proseguire nella prima decade di febbraio a cacciare colombacci gazze e cornacchie... nel contempo come potete vedere leggendo il calendario venatorio propostoci per le altre specie i tempi diminuiscono e la caccia alle specie pregiate scema sempre più alla faccia di coloro che facendosi campagna elettorale hanno preso per i fondelli i cacciatori promettendo più specie cacciabili e periodi più lunghi per esercitare la caccia parlando di agosto e di febbraio, questo è il risultato.... be noi dell'arci caccia non abbiamo mai creduto che ciò potesse avverarsi è avevamo messo sul preavviso i cacciatori, di non credere alle favole come potete vedere avevamo ragione i procacciatori di favole si sono tutti defilati e adesso cercano di barcamenarsi raccontando altre favole ... ma il tempo delle favole è finito ed è giunto il momento che i cacciatori presentino il conto a quelle associazioni che non aiutano lo sviluppo della caccia... perchè la caccia è gestione oculata e deve andare avanti nel rispetto delle leggi (così come spesso scrive l'amico Michele Di Fabio)e a braccietto con la scienza che deve guidare i passi di noi cacciatori per una caccia sostenibile che veda il cacciatore al centro della gestione (VERAMENTE)del territorio e delle specie faunistiche con lo scopo di ricreare quegli abitat e le consistenze numeriche delle specie selvatiche che sarebbe compito nostro lasciare in eredita ai nostri figli che hanno diritto a vivere la nostra stessa passione per la caccia magari con una selvaggina migliore da quella che molto spesso oggi ci viene proposta...Saluti Angelo Pessolano
per OIBAF: il commento di un anonimo,non ha nessun significato,perche' non si identifica come persona che chiede, o dissaprova qualcosa, su un argomentazione che potrebbe interessare,il mondo venatorio o quant'altro, attinente alla sua domanda.Pertanto personalmente, ritengo inutile rispondere ad un quesito che sembra essere scritto da un anticaccia,0 comunque da chi semina zizania. Maurizio Scurti cacciatore qualificato.
Va bene tutto quello che dici e non dubitavo per la consulta..... ma....(era per stimolarti) "tra il dire e il fare"....lo sai che dicevano i nostri nonni, che: "c'è di mezzo il mare". Voglio dire che le associazioni, proprio per le cose o parte di esse, di cui tu parli, devono cambiare il modo di sentire il loro ruolo e devono,TUTTE, se vogliono sopravvivere insieme alla caccia,quella vera, cominciare a lavorare per un unità di intenti che prevede un percorso comune di gestire la caccia e avendo come punto di riferimento le leggi regionali e i loro istituti applicate attraverso la gestione delle singole ATC. Nessuno può derogare alla legge adducendo motivi fittizi o reali come quello che anche tu accampi: il bracconaggio,ANCHE SE REALE non può diventare un ostacolo alla applicazione della legge(rif Michele DI Fabio)Affinchè poi ogniuno di noi abbia un ruolo ben distinto: NON si può confonere il ruolo "sindacale" delle associazioni con il ruolo amministrativo di queste nelle ATC, non sò come ma i due ruoli a me personalmente,appaiono incopatibili e andrebbero distinti......Abbiamo un grande occasione attraverso le ATC di dimostrare che ci sappiamo fare, applicando gli istituti di legge, dobbiamo far vedere specialmente a chi ci vuole male, che sappiamo produrre selvatici e ripristinare ambienti e ceppi....: è la nostra unica occasione che stiamo purtroppo sciupando! Ti saluto cordialmente
Non commenta il signor Pessolano, la proposta di chiusura anticipata al FAGIANO 30 NOVEMBRE e STARNA con stessa chiusura ma apertura al 30 ottobre?
RispondiEliminala sua opinione sarebbe interessante per i cacciatori....... potremmo anche proporre per un anno, o per più di uno .... di chiudere a queste specie .....!! tanto abbiamo il cinghiale....??!! Che ne pensa???
saluti
Caro Fabio, il sig. Pessolano oltre a commentare, giovedì scorso nella riunione regionale sulla bozza di calendario venatorio, ha detto la sua e quello che pensa l'associazione da lui rappresentata a livello regionale così come tutte le altre associazioni venatorie presenti alla consulta provinciale della caccia. Non solo di Fagiano e Starna si è parlato, discussso e contestato le chiusure ma anche di Beccacia lepre tortora cesena tordo bottaccio del colombaccio e tutto quello che non andava di questo calendario venatorio, a partire dalle quattro mezze giornate di pre-apertura a tortora e merlo ritenute dalla mia associazione esagerate ed utili solo ai bracconieri per abbattere fagiani lepri e starne sul territorio datosi che riteniamo sufficiente una sola mezza giornata di caccia alle tortore per accontentare i migratoristi magari inserendo il colombaccio a merli gazze e cornacchie. le chiusure anticipate ai galliformi sono figlie di normative europee e pareri ispra non condivisibili ma non contrastabili per la totale mancanza di censimenti e dati veritieri sugli abbattimenti e soprattutto su una grossa paura da parte della regione di affrontare altri ricorsi al TAR proposti da wwf e lipu. SAPPI che nessun cacciatore o rappresentante accetterà mai chiusure anticipate come quelle proposte e questo è stato palesemente dimostrato nella CONSULTA REGIONALE le chiusure anticipate di starna fagiano e lepre sono state contestate tanto che qualcuno in regione per mediare ne palesava una chiusura unica per lepre fagiano e cinghiale al 18 dicembre (per cercare di accontentare i cacciatori) la starna quella senza dati incontrovertibili da anni e soggetta a chiusura anticipata ma anche quest'anno i censimenti non sono stati fatti e questo purtroppo ci preclude la posibilità di posticiparne la chiusura, gravi anche le chiusure anticipate allla cesena e al tordo bottaccio per non parlare della beccaccia che qualcuno propone di chiudere al 31 dicembre... ma di contro qualcuno gode della possibilità di proseguire nella prima decade di febbraio a cacciare colombacci gazze e cornacchie... nel contempo come potete vedere leggendo il calendario venatorio propostoci per le altre specie i tempi diminuiscono e la caccia alle specie pregiate scema sempre più alla faccia di coloro che facendosi campagna elettorale hanno preso per i fondelli i cacciatori promettendo più specie cacciabili e periodi più lunghi per esercitare la caccia parlando di agosto e di febbraio, questo è il risultato.... be noi dell'arci caccia non abbiamo mai creduto che ciò potesse avverarsi è avevamo messo sul preavviso i cacciatori, di non credere alle favole come potete vedere avevamo ragione i procacciatori di favole si sono tutti defilati e adesso cercano di barcamenarsi raccontando altre favole ... ma il tempo delle favole è finito ed è giunto il momento che i cacciatori presentino il conto a quelle associazioni che non aiutano lo sviluppo della caccia... perchè la caccia è gestione oculata e deve andare avanti nel rispetto delle leggi (così come spesso scrive l'amico Michele Di Fabio)e a braccietto con la scienza che deve guidare i passi di noi cacciatori per una caccia sostenibile che veda il cacciatore al centro della gestione (VERAMENTE)del territorio e delle specie faunistiche con lo scopo di ricreare quegli abitat e le consistenze numeriche delle specie selvatiche che sarebbe compito nostro lasciare in eredita ai nostri figli che hanno diritto a vivere la nostra stessa passione per la caccia magari con una selvaggina migliore da quella che molto spesso oggi ci viene proposta...Saluti Angelo Pessolano
RispondiEliminaper OIBAF: il commento di un anonimo,non ha nessun significato,perche' non si identifica come persona che chiede, o dissaprova qualcosa, su un argomentazione che potrebbe interessare,il mondo venatorio o quant'altro, attinente alla sua domanda.Pertanto personalmente, ritengo inutile rispondere ad un quesito che sembra essere scritto da un anticaccia,0 comunque da chi semina zizania.
RispondiEliminaMaurizio Scurti cacciatore qualificato.
Va bene tutto quello che dici e non dubitavo per la consulta..... ma....(era per stimolarti)
RispondiElimina"tra il dire e il fare"....lo sai che dicevano i nostri nonni, che: "c'è di mezzo il mare".
Voglio dire che le associazioni, proprio per le cose o parte di esse, di cui tu parli, devono cambiare il modo di sentire il loro ruolo e devono,TUTTE, se vogliono sopravvivere insieme alla caccia,quella vera, cominciare a lavorare per un unità di intenti che prevede un percorso comune di gestire la caccia e avendo come punto di riferimento le leggi regionali e i loro istituti applicate attraverso la gestione delle singole ATC.
Nessuno può derogare alla legge adducendo motivi fittizi o reali come quello che anche tu accampi: il bracconaggio,ANCHE SE REALE non può diventare un ostacolo alla applicazione della legge(rif Michele DI Fabio)Affinchè poi ogniuno di noi abbia un ruolo ben distinto: NON si può confonere il ruolo "sindacale" delle associazioni con il ruolo amministrativo di queste nelle ATC, non sò come ma i due ruoli a me personalmente,appaiono incopatibili e andrebbero distinti......Abbiamo un grande occasione attraverso le ATC di dimostrare che ci sappiamo fare, applicando gli istituti di legge, dobbiamo far vedere specialmente a chi ci vuole male, che sappiamo produrre selvatici e ripristinare ambienti e ceppi....: è la nostra unica occasione che stiamo purtroppo sciupando!
Ti saluto cordialmente