venerdì 13 luglio 2012

Dai partiti: Quali contributi pubblici, la caccia porta ricchezza e occupazione


venerdì 13 luglio 2012
 
“Ad una certa politica non interessano i fatti concreti, ma la demagogia e le strumentalizzazioni finalizzati al potere”. E' quanto dichiara in una nota Caccia Ambiente in merito alla “personale battaglia ai cacciatori” dell'On. Brambilla, che ritiene protetta e stimolata dall'ex presidente del Consiglio. “La cosa ancora più grave – evidenzia Caccia Ambiente - è che in un periodo di crisi, come quello che stiamo attraversando, non si tiene in debita considerazione l’effetto negativo di tali prese di posizione, sia in termini economici, in quanto l’impatto economico totale del settore e dei settori collegati ammonta a 7.913.971.000 euro, pari allo 0,51% di incidenza sul PIL, sia in termini occupazionali, in quanto l’impatto occupazionale totale del settore e dei settori collegati ammonta a 94.000 occupati. (tali dati sono desunti da una ricerca effettuata dall’Università degli studi di Urbino e risale al novembre 2011)”.

Dalla Lega Nord arriva il commento del consigliere regionale ligure Francesco Bruzzone, il quale  ritiene grave “che un ex Ministro della Repubblica affronti con tanta superficialità determinati argomenti e usi fantasie strane per alimentare ancora di più il divario tra i cittadini e la categoria dei cacciatori”. “Non corrisponde al vero” riprende Bruzzone “ che le Associazioni di cacciatori ricevono contributi pubblici. Quello che lo Stato ristorna loro è una percentuale di un’addizionale finalizzata costituita per legge nel 1992,  che i cittadini cacciatori pagano annualmente sulla tassa di concessione governativa per il porto di fucile ad uso di caccia". Somma che "per legge dovrebbe essere tutta stornata alle Associazioni venatorie in base a criteri di rappresentatività (numero certificato degli associati) e che in realtà dal 2010 non viene neanche restituita per intero ma trattenuta in gran parte nelle casse dello Stato”. “E’ del tutto fantasioso inoltre affermare – aggiunge - che, a causa dell’attività venatoria, l’Italia sarà chiamata a pagare milioni di euro per procedure di infrazione al diritto dell’Unione europea, da anni,  anche a livello regionale, vengono sbandierate come spauracchio queste affermazioni ma mai si è registrata una condanna e l’applicazione di una sanzione”.

Per il Presidente di Italia Federale, Aldo Tracchegiani, “i contributi alle associazioni venatorie, bersaglio dell’ex Ministro del Turismo, sono capitoli minimali di un mondo che ha un indotto economico non indifferente, pari a centinaia di milioni di euro, e vede coinvolti in prima persona circa 800mila cacciatori, tra cui molti politici, colleghi della Brambilla, che tra i cacciatori fanno una costante ed estenuante campagna elettorale, infarcendo questo mondo di promesse e illusioni pur di ottenere consensi elettorali”. 

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