Dai partiti: Quali contributi pubblici, la caccia porta ricchezza e occupazionevenerdì 13 luglio 2012 | |
![]() Dalla Lega Nord arriva il commento del consigliere regionale ligure Francesco Bruzzone, il quale ritiene grave “che un ex Ministro della Repubblica affronti con tanta superficialità determinati argomenti e usi fantasie strane per alimentare ancora di più il divario tra i cittadini e la categoria dei cacciatori”. “Non corrisponde al vero” riprende Bruzzone “ che le Associazioni di cacciatori ricevono contributi pubblici. Quello che lo Stato ristorna loro è una percentuale di un’addizionale finalizzata costituita per legge nel 1992, che i cittadini cacciatori pagano annualmente sulla tassa di concessione governativa per il porto di fucile ad uso di caccia". Somma che "per legge dovrebbe essere tutta stornata alle Associazioni venatorie in base a criteri di rappresentatività (numero certificato degli associati) e che in realtà dal 2010 non viene neanche restituita per intero ma trattenuta in gran parte nelle casse dello Stato”. “E’ del tutto fantasioso inoltre affermare – aggiunge - che, a causa dell’attività venatoria, l’Italia sarà chiamata a pagare milioni di euro per procedure di infrazione al diritto dell’Unione europea, da anni, anche a livello regionale, vengono sbandierate come spauracchio queste affermazioni ma mai si è registrata una condanna e l’applicazione di una sanzione”. Per il Presidente di Italia Federale, Aldo Tracchegiani, “i contributi alle associazioni venatorie, bersaglio dell’ex Ministro del Turismo, sono capitoli minimali di un mondo che ha un indotto economico non indifferente, pari a centinaia di milioni di euro, e vede coinvolti in prima persona circa 800mila cacciatori, tra cui molti politici, colleghi della Brambilla, che tra i cacciatori fanno una costante ed estenuante campagna elettorale, infarcendo questo mondo di promesse e illusioni pur di ottenere consensi elettorali”. |
Questo blog e per tutti quelli che vivono pienamente il profondo rapporto con la natura. Faremo di questo spazio un laboratorio d’idee, di scambio di esperienze, parleremo e mostreremo le nostre attività promuovendo il pensiero che andare a pesca e a caccia non significa solo catturare o uccidere le prede, ma che le persone che hanno la vera passione per questi sport lavorano e s’impegnano anche per salvaguardare equilibri e ambienti con cui amano essere a contatto. Angelo Pessolano
venerdì 13 luglio 2012
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