“Dopo
una attenta analisi sullo status della specie, le normative vigenti e
il parere ISPRA inviato negli anni scorsi alle Regioni Umbria e Toscana,
circa l'eventualità di proporre l'attività venatoria a questa specie nel priodo di pre-apertura (presumibilmente l'1 e 2 settembre)”
il Club del Colombaccio dell'Appennino Umbro Toscano scrive ai vertici
regionali e alle associazioni venatorie per chiedere che sia concessa la
preapertura sia da appostamento fisso che temporaneo “a
tutti i cacciatori, in particolar modo ai migratoristi, che non fanno
di questa particolare e complessa attività venatoria una forma
specialistica”..
Le motivazioni di questa richiesta sono le seguenti:
Il parere Ispra contenuto nella “Guida per la stesura
dei Calendari Venatori” cita testualmente: “... Nelle Province in cui
esistono popolazioni nidificanti sufficientemente abbondanti, il
prelievo anticipato al primo settembre, nella modalità dell'appostamento
fisso o temporaneo, ai sensi dell'art. 18 comma 2 della Legge 157/92
può essere ritenuto accettabile...”;
La consistenza della specie nella Provincia di Perugia e di Terni è da considerarsi abbondante;
L'introduzione di una ulteriore specie nel periodo di pre-apertura oltre
a Tortora, Merlo, Cornacchia Grigia, Gazza ed eventuali anatidi
permetterebbe un alleggerimento della pressione venatoria su poche specie;
Nelle passate stagioni venatorie in cui in periodo di pre-apertura il
Colombaccio è stato inserito la specie ha dimostrato di saper contenere
il prelievo con una presenza soddisfacente per tutto il periodo di caccia;
Nella Guida interpretativa alla 79/409 CEE viene oltretutto chiaramente precisato che
le specie che durante il periodo di riproduzione effettuano più di una
covata la seconda o addirittura la terza sono ininfluenti ai fini
conservazionistici della specie.
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