Cinghiali allo sbando, Di Giuseppantonio risponde alle critiche
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- 26 Ago 2013
LANCIANO Con il comunicato stampa del 24 agosto il Presidente della Provincia di Giuseppantonio risponde alle critiche che sono state dirette all'amministrazione provinciale dall'opposizione in merito alla mancata attuazione ad oggi del piano per la caccia di selezione dei cinghiali, che la delibera n. 218 del 26 luglio scorso (di cui avevamo parlato qui) rendeva immediatamente operativo.
All'amministrazione provinciale si contesta in particolare di non aver comunicato tempestivamente ai Comuni il contenuto della delibera, il Presidente difende l'operato dell'Ente affermando: "E' bene sgombrare il campo dagli equivoci alimentati finora: non corrisponde al vero che la delibera non è stata ufficialmente comunicata ai Comuni dalla Provincia. Ricordo tra l'altro che stiamo parlando di un atto pubblico e come tale pubblicato sul sito istituzionale dell'Ente a cui tutti possono accedere.".
Continua Di Giuseppantonio: "Non solo, attraverso una conferenza stampa abbiamo spiegato i punti salienti della delibera di Giunta e la rete operativa predisposta per intervenire in situ, coordinata dalla Polizia Provinciale. Ha fatto seguito una nota esplicativa trasmessa via pec, ovvero con posta elettronica certificata lo scorso 14 agosto, con la quale sono stati edotti Sindaci, Prefetto, ATC, associazioni di agricoltori, Polizia provinciale e Corpo Forestale dello Stato, della delibera e di tutte le informazioni utili all'attivazione corretta del prelievo in emergenza e sono stati persino forniti modelli da compilare in modo da agevolare le proposte di intervento.".
Le polemiche si focalizzano proprio sulla tempistica, la delibera di luglio è stata comunicata il 14 agosto perché il personale della Provincia era in ferie, pertanto il comunicato arriva alle amministrazioni comunali quando le colture hanno già subito danni, inoltre, i comuni sono tenuti ad indicare le particelle, i proprietari dei terreni, le colture danneggiate ed altre informazioni dettagliate, a loro volta, dunque, le amministrazioni comunali sono tenute ad attivare procedimenti burocratici per accogliere le richieste dei proprietari dei terreni e dare una completa descrizione della situazione del territorio controllato.
Il comunicato sottolinea che l'iniziativa non ha un fine politico, ma deriva unicamente dalla reale necessità di preservare l'agricoltura e l'allevamento del territorio, le richieste dei comuni devono essere circoscritte e dettagliate, in quanto il selecontrollo si basa su precise regole e modalità dettate dall'Ispra. L'operazione di abbattimento dei cinghiali, inoltre, non grava sulle risorse finanziarie della Provincia perché l'Ente si avvale di figure volontarie, ovvero guardie venatorie appositamente addestrate.
Conclude il Presidente: "La macchina operativa della Provincia è perfettamente in grado di operare e abbiamo spiegato anche come. Basta collaborare insieme ed invito gli amministratori locali a fare le segnalazioni".
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