Tragico incidente di caccia in Brianza, muore per difendere i propri cani
E’
finita male una tranquilla battuta di caccia nella Brianza lecchese
dove un cacciatore è rimasto ucciso da un colpo sparato dal suo stesso
fucile mentre tentava di difendere i propri cani.
La
vittima è un cacciatore milanese di 53 anni che si trovava a caccia
insieme ad un amico era a caccia con un amico in un’area boschiva nel
comune di Bosisio Parini, nei pressi di via Canevè. Poco dopo le 8.00,
mentre i due cacciatori giravano per i boschi con i loro cani da caccia,
due cani di razza Corso, scappati dal giardino di una abitazione, hanno
attaccato i due setter inglesi dei cacciatori; considerata la stazza e
l’aggressività dei due cani Corso che attaccavano anche i due uomini, il
cacciatore ha immediatamente tentato di aiutare i cani da caccia per
salvarli dall’aggressione.
Così il cacciatore ha brandito il proprio fucile
tenendolo al contrario, per la canna, utilizzandolo come un bastone per
colpire i cani aggressori e metterli in fuga ma nella concitazione
l’uomo non ha tenuto conto del fatto che il fucile fosse carico ed è
partito un colpo accidentale che ha colpito in pieno il cacciatore
ferendolo a morte. A questo punto l’altro cacciatore non ci ha pensato
due volte e prima di chiamare i soccorsi ha imbracciato il proprio
fucile sparando ai cani aggressori, uno dei quali è rimasto ucciso
l’altro invece gravemente ferito si è dato alla fuga e poco tempo dopo
il veterinario dell’Asl lo ha soppresso.
Poco dopo
sono giunti i volontari del 118 che purtroppo non hanno potuto fare
altro che constatare il decesso dello sfortunato cacciatore. Sul posto i
Carabinieri della Stazione di Costamasnaga e del Nucleo Operativo di
Merate, nonché quelli del Nucleo Investigativo di Lecco che, unitamente
al medico legale, hanno eseguito i rilievi del caso.
Dagli
accertamenti effettuati è emerso che non ci sono dubbi sulla dinamica
dell’incidente e che i due cani Corso, una femmina di sei anni e il
figlio di un anno e mezzo entrambi esemplari di 50-60 chilogrammi, erano
fuggiti dopo aver sfondato la recinzione di una villa a poche decine di
metri dal luogo della tragedia. Nelle prossime ore la Procura di Lecco
deciderà eventuali indagati responsabili per la morte del cacciatore.
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