Caccia al beccaccino e ai rallidi: cacciatori di palude, pronti? | |
La caccia al beccaccino,
parente stretto della beccaccia, con cui condivide solo le fattezze, ha
una folta schiera di seguaci tra i cacciatori. A differenza della
beccaccia, il beccaccino è un uccello che frequenta paludi, risaie e
prati marcitoi. L'Italia è interessata da un flusso migratorio regolare
che si concentra sulle aree costiere e nelle zone umide interne, con
maggiore frequenza nell’Italia settentrionale e centrale sino alla
Maremma tosco-laziale.
Come la beccaccia è invece un volatile scaltro, spesso imprevedibile e difficile da individuare. Ci vogliono esperienza e una buona conoscenza delle sue abitudini e dell'ambiente che lo ospita, oltre ad una buona resistenza fisica a freddo e ambienti umidi: camminare in palude non è certo cosa da tutti! La caccia al beccaccino viene praticata in prevalenza con il cane. Non un cane qualunque ma un buon ausiliare che dimostri particolari attitudini a questo meraviglioso selvatico. Il cane alla ricerca del beccaccino deve essere prudente e scaltro e concentrarsi sulle tracce olfattive, ma deve avere anche un'ottima ferma e, naturalmente, una perfetta intesa con il cacciatore. A detta di molti esperti non esiste una razza particolare per la caccia al beccaccino: buoni cani si trovano equamente suddivisi sia fra le razze continentali che fra quelle inglesi. Il beccaccino, ben inteso, può essere cacciato anche senza l'uso del cane: ovvero, “allo schizzo”: ci si muove inell'ambiente giusto cercando di far alzare il selvatico, ma è anche vero che il gesto venatorio del nostro fido amico a quattro zampe è tutt'altra cosa e spesso compensa un colpo mancato o una bella padella. Venendo al tiro, è necessario considerare che il volo del beccaccino seguirà un andamento a zig zag nel momento dell'involata, quindi molto meglio è aspettare di avere lo scolopacide nel mirino in andatura distesa. Meglio un buon fucile automatico, con una cartuccia in più rispetto a doppietta o sovrapposto, strozzatura media o alta se preferiamo tiri lunghi (vai a strozzatori caccia). Cartucce con pallini del 9 o del 10. L'ambiente del beccaccino è lo stesso di alcuni rallidi, come gallinelle e porciglioni. Anche per queste specie niente di meglio di un buon cane capace di far volare i nostri selvatici prima che decidano di nascondersi in qualche intrigo di canne o sparire sotto il pelo dell'acqua. L'equipaggiamento perfetto per la caccia in palude? Anzitutto un abbigliamento caccia adatto, meglio se mimetico. Irrinunciabile l'abbigliamento impermeabile. Ideali giacche e gilet con carniere e giberna per le cartucce incorporati, un buono zaino che possa contenere tutto ciò di cui abbiamo bisogno a caccia. Ai piedi solidi stivali in gomma e ghette e cosciali per proteggerci dall'acqua. Per le nostre mute, in commercio ci sono tanti utilissimi accessori cani: fischi, campani, corpetti protettivi, cucce e trasportini. |
Questo blog e per tutti quelli che vivono pienamente il profondo rapporto con la natura. Faremo di questo spazio un laboratorio d’idee, di scambio di esperienze, parleremo e mostreremo le nostre attività promuovendo il pensiero che andare a pesca e a caccia non significa solo catturare o uccidere le prede, ma che le persone che hanno la vera passione per questi sport lavorano e s’impegnano anche per salvaguardare equilibri e ambienti con cui amano essere a contatto. Angelo Pessolano
martedì 4 dicembre 2012
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