martedì 27 novembre 2012

Sul Blog di Grillo raffica di critiche per le posizioni anticaccia


Lo avevamo già visto a gennaio, quando in vista della consultazione referendaria in Piemonte sulla caccia (poi evitata in extremis dalla Giunta regionale) sul blog di Beppe Grillo era apparso un sondaggio che mirava ad allargare il consenso sul referendum che lo stesso movimento aveva appoggiato. Nonostante l'attacco frontale da parte del comico-leader, che in un video su youtube aveva dipinto i cacciatori come una sottocategoria di persone assetate di sangue, istigando i suoi seguaci ad odiarli e disprezzarli, non solo il sondaggio si è chiuso con una schiacciante vittoria dei contrari a quel referendum (57%), ma il blog fu inondato di commenti di grillini perplessi su questo tema, che non vedevano affatto prioritario nell'agenda delle emergenze del paese.

Ora, sulla cavalcata delle polemiche anticaccia per le vittime in ambito venatorio, il blog di Beppe Grillo ci riprova a sondare il proprio terreno di dissidenti animalisti, pubblicando un'amara nota dell'associazione vittime della caccia, che prende a pretesto le tragedie in contesto venatorio per affermare che “la caccia non ha motivo di esistere, in quanto incompatibile con il vivere civile”.  Anche qui in effetti le opinioni dei grillini (o comunque dei frequentatori del blog) non sono così schierate. Se c'è effettivamente una parte di commentatori che si lascia andare ad aberranti esternazioni, del tipo “l'unico cacciatore buono è quello morto” (per citarne uno senza parolacce), in molti, anche non cacciatori, fanno appello ad un maggiore equilibrio e chiedono di non dipingere la caccia come un male assoluto, anche criticandola apertamente.

Angelo da Perugia per esempio dice “se il territorio italiano è devastato, inquinato, abbandonato, pieno di opere inutili, fiumi e cigli delle strade oramai trasformati a pattumiere a cielo aperto, dove bastano due giorni di pioggia per dividere l'Italia in 2 , bè scusate, non sarà mica colpa dei cacciatori?”. Vittorio P. aggiunge: “Premetto che non sono un cacciatore, ma perchè vietare la caccia? Cos'è questa psicosi del vietare qualunque cosa si discordi col nostro modo di essere? I cacciatori spesso sono le persone che meglio conoscono gli animali, e li rispettano. Vogliamo vietare tutto per allontanarci definitivamente dalla terra, dagli alberi? E' evidente che in questo caso la colpa è del cacciatore, che c'entra la caccia? Non ho mai sentito la proposta di vietare le automobili nonostante tutti gli incidenti, investimenti di bambini, danni ecologici. Una volta sono stato lasciato e la cosa mi ha ucciso. Vietiamo le donne!”.

Riccardo C. parla di una caduta di stile, facendo presente che “quel che è successo (in Sicilia un cacciatore ha provocato la morte del figlio mentre puliva l'arma, ndr) è imputabile alla negligenza del genitore, ed è classificabile come incidente domestico”. Una critica del genere per Riccardo “presta il fianco a chi crede che il M5S stia cercando di portare a se più voti possibili, attingendo alla frangia ambientalista. Peccato Beppe, - conclude - il M5S è la cosa più bella che sia capitata al Paese da 50 anni a questa parte, con questi interventi insensati e con il tuo comportamento aggressivo e a volte arrogante, limiti notevolmente le possibilità di riuscita del progetto che accomuna i facenti parte del Movimento. Una larghezza di vedute più ampia non guasterebbe”.

Anche Marcello F., probabilmente cacciatore, critica il movimento: “La campagna anti caccia che si stà effettuando su questo blog e altri social network, mi porta a trarre la seguente conclusione: Il Movimento Cinque Stelle mira all'abolizione della caccia, classificando i cacciatori tra gli esseri più spregevoli che ci siano sulla Terra, speculando inoltre sugli incidenti, come se accadessero solo nell'attività venatoria... Vi invito ad una riflessione: siete sicuri che rinunciare ai voti dei cacciatori e della loro sfera di influenza (2/3 milioni di voti) per accaparrarsi quelli degli animal/ambientalisti nonchè neo seguaci di Hitler (vegani), sia un affare elettoralmente parlando? Se per questo Movimento è meglio un cocainomane di un cacciatore, allora non fa per me”.

Mennix 4, che si dichiara personalmente contraria alla caccia, fa comunque notare che "la caccia, quella regolamentata e di cui tutti i cacciatori rispettano rigorosamente le regole (inclusa quella che vieta ai minorenni di parteciparvi) ha molta piu' ragione di esistere di qualsiasi allevamento intensivo o meno. Sarebbe molto meglio - dice - che noi tutti mangiassimo una lepre a settimana piuttosto che la bistecca d'allevamento tutti i giorni".

Nessun commento:

Posta un commento