mercoledì 12 settembre 2012

L’ANUUMigratoristi INVITA IL GOVERNO AD AFFRONTARE LA PROBLEMATICA
DEI RICORSI AL TAR PRESENTATI DALLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE
Bergamo, 02.08.2012 - Come preannunciato nei giorni scorsi, L’ANUUMigratoristi è tornata alla carica sul problema TAR.Con una nota inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti e al Ministro della Giustizia Paola Severino Di Benedetto, si è evidenziato che la questione dei ricorsi presentati ai TAR dalle Associazioni ambientaliste contro i provvedimenti amministrativi in materia faunistico-venatoria deve essere urgentemente affrontata e risolta in quanto oltre a determinare grandi e immotivate incertezze per i cittadini cacciatori e i vari comparti direttamente interessati, viene a incidere negativamente anche con gli sforzi in atto da parte del Governo per garantire al nostro Paese la necessaria capacità di ripresa economica e sociale.Infatti, nella lettera inviata a firma del Presidente Marco Castellani, si è ben specificato come tali ricorsi siano ormai sistematicamente presentati da associazioni aprioristicamente contrarie alla caccia che, in quanto riconosciute come ONLUS, sono esentate dal sostenere a proprie spese i relativi costi finanziari (per centinaia di migliaia di euro ogni anno) che così vengono a gravare sulla collettività e quindi paradossalmente sugli stessi cittadini cacciatori.Castellani in proposito ha precisato che questa “immunità finanziaria” delle Associazioni ambientaliste non può più ritenersi ammissibile e oggi più che mai nemmeno compatibile con le logiche di “spending review” che tutto il Paese è chiamato ad affrontare.Inoltre la lettera dell’ANUUMigratoristi ha evidenziato anche che l’attuale situazione spesso spinge tali “ricorrenti” ad assumere iniziative meramente strumentali al solo scopo di produrre intralcio, seppur momentaneo, alle normali attività per le quali detti provvedimenti erano stati specificatamente approvati, contando esclusivamente sulle sospensive che vengono spesso accordate dai Giudici anche se poi, come accade nella maggior parte dei casi, gli stessi Giudici rigettano tali ricorsi entrando nel merito. In tutti questi casi le sospensive concesse nel frattempo privano gli interessati della possibilità reale di svolgere l’attività regolamentata nel periodo utile opportunamente individuato dai provvedimenti sospesi e a ben poco serve poi vedere riconosciute le proprie ragioni.
Per questi motivi l’ANUUMigratoristi ha richiesto al Governo provvedimenti che obblighino anche le Associazioni ambientaliste a pagare di tasca propria i ricorsi ai TAR presentati in queste specifiche materie, anche per porre a carico dei ricorrenti un risarcimento per i soggetti ingiustamente danneggiati da sospensive poi non confermate dalle sentenze di merito.

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