Annullare la pre-apertura della caccia dell' 1 e 2 settembre
SICCITA', INCENDI E FAUNA: WWF CHIEDE ALLA REGIONE ABRUZZO DI ANNULLARE LA PRE-APERTURA DELLA CACCIA DELL'1 E 2 SETTEMBRE
Siccità, incendi e
fauna. Il WWF: fermare la preapertura della caccia in Abruzzo.
Situazione difficile per gli animali per la scarsità di acqua,
l'associazione scrive alla Regione.
Dall'ISPRA un chiaro
parere scientifico sulla necessità di non aggravare con l'attività
venatoria la già difficile condizione della fauna.
La gravissima siccità di questi mesi e i numerosi incendi stanno
mettendo a dura prova la fauna selvatica. Lo certifica un parere dell'
Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione dell'Ambiente,
massimo
organo scientifico statale del settore in Italia. Per questo Il WWF ha
inviato stamattina una nota urgente alla Regione Abruzzo affinché
annulli la cosiddetta preapertura alla caccia programmata per il
prossimo 1 e 2 settembre, anche in considerazione delle nuove previsioni
meteo che indicano un innalzamento delle temperature la prossima
settimana. L'associazione ha anche chiesto di interrompere
l'addestramento dei cani, pratica che è stata avviata in Abruzzo il
primo agosto, nonostante il parere negativo dell'ISPRA su questo punto
del calendario venatorio approvato dalla Giunta Regionale.
Il WWF ha allegato alla richiesta alla Regione la recentissima nota
dell'ISPRA, inviata all'eurodeputatoZanoni che aveva richiesto un parere
sugli effetti sulla fauna della siccità in corso e l'impatto
dell'attività venatoria in tali particolari condizioni.
Ebbene, l'ISPRA ha chiarito che la fauna selvatica è fortemente
stressata per le condizioni ambientali di questo periodo. Per questo
l'istituto ritiene opportuno sospendere le preaperture, l'addestramento
cani e, se dovessero perdurare queste condizioni ambientali avverse,
modificare anche il resto delle regole della stagione venatoria
contenute nei calendari venatori (la lettera dell'ISPRA viene allegata
al Comunicato).
Dichiara Luciano Di Tizio, presidente del WWF Abruzzo “Il nostro appello
alla Regione è basato sul buon senso oltre che su un approccio
scientifico rigoroso. Chi può immaginare di continuare a mandare come
se
nulla fosse migliaia di cacciatori a sparare alla fauna su un territorio
danneggiato da siccità e incendi e con gli animali stremati da mesi di
mancanza di piogge e dal fuoco? Il calendario venatorio varato dalla
Regione Abruzzo contiene già numerose criticità che sarebbero
censurabili in una stagione normale, poiché si consente un prelievo e
una pressione del tutto insostenibile sulla preziosa fauna selvatica
della nostra regione. In condizioni di grave crisi ambientale,
certificata addirittura dallo stesso Assessore Febbo che ha richiesto
lo
stato di calamità naturale, però, tale situazione diviene completamente
ed evidentemente inaccettabile Riteniamo, quindi, che l'assessore Febbo
non possa far finta di nulla sugli effetti di tale situazione sulla
fauna, visto che è competente sul calendario venatorio. Ricordiamo,
infatti, che l'assessorato non è posto alla tutela degli interessi dei
cacciatori ma alla conservazione per tutti i cittadini della fauna
selvatica per la quale è possibile il prelievo venatorio. Dopo le
numerose censure che la Regione Abruzzo ha ricevuto nei mesi scorsi da
TAR e Corte Costituzionale sulla materia venatoria appare evidente la
necessità di un cambio di rotta che purtroppo non sta avvenendo. Per
questo il WWF sta lavorando in questi giorni per l'apertura di
una vertenza caccia in Abruzzo a tutti i livelli, da quello
amministrativo giudiziario a quello comunitario”.
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