Osvaldo Veneziano, Arci Caccia, risponde a Carla Rocchi, Enpa:
I
cacciatori non prendono contributi dai Ministeri ma investono soldi
loro per migliorare ambienti per la fauna selvatica di tutti.
“Le
Associazioni venatorie già rispondono ad una serie di controlli “ben
accetti”, tutti gli ulteriori controlli ben vengano e per tutte le
Associazioni di ogni “ordine e grado”.
Come
la storia insegna, sarebbe utile evitare di “fare di tutta l’erba una
fascio”, anche perché, chi pensa di salire sul “pulpito per le prediche”
rischia di apparire un po’ arrogante se non guarda prima anche “nel
cortile vicino”.
Stupisce
- continua Veneziano – che l’on. Carla Rocchi la quale conosce bene la
157/92 ed è attenta lettrice di bilanci ed atti parlamentari, guerreggi
con scudi e strali e non sia critica per interrogazioni ispirate da
“numeri a lotto”. Noi non riceviamo contributi. Il “Fondo” di cui si
“ciarla” è alimentato, così come da legge, da un’addizionale che versano
i cacciatori – come specificato all’art. 24 comma 3 - non collegato
alle tasse. Non ci sono soldi che ricevono i cacciatori ma tasse che i
cacciatori versano nell’interesse del Paese e va benissimo che si
controllino anche le quote che i cacciatori versano alle loro
Associazioni.
Quali altre associazioni non prendono alcun finanziamento non ci interessa; speriamo che chi li prende li usi per l’Italia.
Noi
paghiamo tasse nazionali, regionali, paghiamo per iscrivere i nostri
cani all’Enci, finanziamo l’attività del Comitato Tecnico Faunistico
Venatorio Nazionale per l’applicazione della legge 157/92 dove anche
l’ENPA siede. Non ci si chieda però di pagare ulteriormente anche per
sanzioni dell’Europa per le leggi che scrivono i politici. Troppo
spesso, i cittadini, pagano per i loro errori. L’auspicio è che alle
sterili polemiche uomini e donne di saggezza e buona volontà
preferiscano il bene comune ed un Paese più ricco di ambienti utili alle
migliori condizioni di vita della fauna selvatica. I soldi sciupati
sono quelli per vetuste e anacronistiche polemiche che, gli italiani,
bocciano regolarmente… e da anni”.
Roma, 13 luglio 2012
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