Comunicato Stampa
Roma, 11 luglio 2012
Il presidente Arcicaccia smonta tulle le accuse dell’ex Ministro e deputato Pdl
Veneziano: “Brambilla, Soldi alla caccia, ma che film ha visto l’onorevole?”
Anche le tasse dei cacciatori concorrono allo stipendio della Brambilla.
“E’
vero che il caldo, in particolare a Roma, è insopportabile e può fare
brutti scherzi tanto che i medici sconsigliano di uscire nelle ore calde
e che il solleone può giustificare di tutto, però …. ci permettiamo
alcune considerazioni sulle richieste dell’ex Ministro che, guarda caso
coincidono con le idee degli estremisti del mondo venatorio suoi
colleghi di partito. Parliamo, ad esempio, di politici che chiedono
deroghe per sparare ai micro - uccelli, di quelli che hanno in odio le
associazioni venatorie anche quelle più responsabili e con le quali
anche la ‘BirdLife’ firma gli accordi per la caccia”: con queste parole
Osvaldo Veneziano, Presidente nazionale dell’Arci Caccia, risponde alla
proposta del deputato del Pdl Michela Brambilla che ha annunciato oggi,
giovedì 11 luglio, una interrogazione per eliminare i contributi
pubblici che lo Stato eroga alle associazioni venatorie.
“In
sintesi – continua - ci sentiamo di rispondere alle accuse ribadendo
che è falso affermare che le associazioni ricevono i soldi dei
contribuenti italiani, anzi sono gli stessi cacciatori a versare le
tasse di concessione governativa, quelle regionali e di iscrizione agli
Ambiti territoriali e ad finanziare le associazioni venatorie con una
‘addizionale’ (peraltro corrisposta soltanto dai cacciatori) che lo
Stato incassa e che, talvolta e secondo noi impropriamente, trattiene
così come fanno molte Regioni che, a causa della crisi, destinano i
Fondi delle tasse regionali ad altre finalità di interesse comune come
la sanità”.
“La
Tabella sulla disponibilità del Fondo richiamato da Micaela Brambilla,
di norma al ‘CAP. 2827’, è allegata alla manovra di bilancio annuale e
credo, dovrebbe essere nota almeno ai parlamentari italiani. Lo
stanziamento in essere quest’anno credo sia di circa un milione e
600mila euro per tutte le associazioni e riguarda competenze relative
all’anno 2010. Tale finanziamento viene ripartito in base agli iscritti
che, per essere conteggiati ai fini delle erogazioni, devono essere
necessariamente comunicati al Ministero delle Politiche agricole”.
“A
proposito di controlli – sottolinea ancora Osvaldo Veneziano -, la
documentazione, il bilancio, il contratto assicurativo, la
certificazione degli iscritti sono ufficialmente depositati presso il
Ministero stesso e disponibili presso le sedi delle associazioni
venatorie per le ispezioni. Le erogazioni avvengono soltanto dopo
accurati controlli; sono infatti previste altre ‘sospensive’ oltre a
quella che la stessa Michela Brambilla richiama nell’interrogazione.
Infatti quando sono stati stanziati fondi ad associazioni che non
avevano i requisiti, sono intervenuti i controlli della magistratura e
le erogazioni sono state bloccate”.
“Per
quanto ci riguarda noi pubblichiamo il numero dei nostri iscritti
Regione, per Regione, tutti gli anni. In tutta Italia le nostre sedi
sono Circoli, piccoli uffici, ‘magazzini e scantinati’ di cui andiamo
orgogliosi , i nostri ‘apparati burocratici’ (non sappiamo in quale film
sono stati visti) in tutta Italia non arrivano ad una ventina di
persone, tra cui il sottoscritto (il mio Modello Unico è a
disposizione) – che lavorano in maggioranza con contratti part-time e co.co.co.
Senza dimenticare, elemento che all’onorevole fa più dispiacere, le
centinaia e centinaia di meravigliosi volontari che fanno anche
vigilanza ambientale e zoofila, protezione civile, antincendio,
ripristini ambientali, antibracconaggio gratuitamente e al servizio dei
cittadini”.
“Per
quanto riguarda la situazione deroghe poi, non si rivolga a noi. Se non
è stata fatta una nuova legge nella notte, a legiferare in materia non
siamo noi ma Lei ed i suoi colleghi parlamentari, pagati dai cittadini,
se bravi, dovrebbero elaborare norme che non vengano sanzionate. Questo
chiedono gli italiani e noi siamo tra questi. Ed è per queste finalità
che i contribuenti sperano che vengano versati vitalizi, stipendi ai
parlamentari europei, italiani, a consiglieri regionali: affinché quando
scrivono una norma valga per tutti e non sia contraddittoria. Ma forse è
chiedere troppo”.
“L’onorevole
Brambilla – conclude il presidente Veneziano - utilizza la caccia per
‘mimetizzarsi’, per sfuggire alle critiche diffuse ad un certo modo di
fare politica? Non la seguiamo in una polemica sterile. Crediamo
nell’intelligenza dei cittadini che ieri come oggi hanno saputo
discernere l’animalismo sincero per respingere l’altro sempre e comunque
bocciato”.
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