giovedì 14 giugno 2012

Veneto: approvato il calendario venatorio 2012 - 2013



Veneto ok calendario venatorio Con delibera odierna la Giunta regionale del Veneto ha approvato il calendario venatorio 2012-2013 proposto dall'Assessore Daniele Stival. Si parte con la preapertura, fissata per i giorni 1, 2, 8, 9 e 15 settembre 2012 che riguarderà le specie merlo, tortora, ghiandaia, gazza, cornacchia nera, cornacchia grigia e, limitatamente ai giorni 1 e 2 settembre, il colombaccio.
E' previsto anche un posticipo  della stagione,  fissato nei giorni 2, 3, 4, 6, 7, 9 e 10 febbraio 2013 per le specie ghiandaia, gazza, cornacchia nera e cornacchia grigia.
 
Come si legge in una nota ufficiale, "l’inizio di ogni settimana venatoria è fissato di lunedì. Ogni cacciatore, indipendentemente dal tipo di caccia esercitato, può cacciare per tre giorni settimanali a scelta, con integrazione di due giornate per la sola caccia alla fauna migratoria da appostamento nei mesi di ottobre e novembre, limitatamente al territorio soggetto a gestione programmata della caccia. Ogni forma di caccia è vietata il martedì e il venerdì di ogni settimana, anche se festivi. Il calendario si compone di numerose voci: preapertura, apertura generale, disposizioni a livello provinciale per la caccia alla fauna stanziale, posticipi del prelievo, caccia agli ungulati, giornate di caccia, orario della giornata venatoria, carnieri, carniere in preapertura, norme per le aziende faunistico-venatorie, norme per le aziende agri-turistico-venatorie, addestramento dei cani da caccia, limitazioni nelle zone di protezione speciale (ZPS)".
 
“Questo calendario – sottolinea Stival – è stato redatto sulla base della positiva esperienza dei due anni precedenti, nel rispetto di tutte le normative esistenti, ma anche nel rispetto del sacrosanto diritto di migliaia di appassionati di esercitare l’attività venatoria, che costituisce in Veneto anche un patrimonio storico, culturale, economico (si pensi al peso dell’indotto), identitario. Abbiamo lavorato in piena sintonia con le amministrazioni provinciali per quanto riguarda l’attività stanziale, mentre per quella migratoria abbiamo definito un calendario aperto e flessibile, basandoci su dati scientifici ineccepibili”.

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