giovedì 14 giugno 2012

Caccia: Piemonte, approvato il Calendario Venatorio 2012-13

Cacciatore in tiroAncora in clima di polemica per l’ormai annullato referendum sulla caccia in Piemonte nella giornata di ieri la Giunta Regionale piemontese ha approvato il nuovo Calendario Venatorio per la Stagione Venatoria 2012/2013.
Tra le novità l’aumento del numero di capi abbattibili per alcune specie che in genere quando in sovrannumero provocano gravi danni tra cui il cinghiale, la mini-lepre, la ghiandaia, la gazza e la cornacchia sia grigia che nera; delineati inoltre, in base ai precedenti censimenti effettuati, i piani di prelievo selettivo per il capriolo.
L'assessore regionale all'Agricoltura, Claudio Sacchetto, ha così commentato la questione, “In attesa di una nuova Legge Regionale venatoria, alla quale lavoreremo con intensità affinché si possa raggiungere il traguardo di una normativa moderna in linea con quella delle Regioni limitrofe, è stato approvato in mattinata il nuovo calendario venatorio per la prossima stagione.
Proseguendo l’assessore ha poi aggiunto “La legge 157/1992, nel rispetto delle direttive statali ed europee, consente un maggior raggio d'azione, in particolar modo per quanto concerne quelle specie che, in sovrannumero, arrecano pesanti danni alle colture agricole, senza contare poi il pericolo sulle strade dovute ai numerosi attraversamenti, soprattutto nelle ore notturne.
Infine ha concluso Sacchetto, “Ogni scelta è stata approfonditamente ponderata con il fine di introdurre una normativa in grado di regolamentare in modo equilibrato la gestione faunistica. I cacciatori, lo ribadisco ancora una volta, sono persone perbene che, attenendosi alle regole, contribuiranno attivamente alla conservazione dell’ambiente, rendendo servizio alla comunità”.
Non potevano ovviamente mancare le polemiche in merito alle quali ha dato voce il consigliere regionale Eleonora Artesio, che ha così attaccato, “La Giunta e l'assessore Sacchetto non hanno tenuto minimamente in considerazione le richieste del Comitato referendario ma hanno disatteso i contenuti dell'accordo nella maggioranza di centrodestra che ha consentito di aggirare il referendum”.

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