Ancora una volta! Il Tar bacchetta Regione Abruzzo e comitato Via.
ABRUZZO. Illegittimo il
parere del comitato V.I.A. che allentava i vincoli nelle aree di
presenza dell'Orso bruno. La relazione tecnica allegata al calendario
venatorio non aveva i requisiti di legge per essere valutato dal
Comitato.
«Viene
sconfessato così», commenta il Wwf, «l'operato dell'Assessorato su
molte specie cacciabili in declino, sull'uso del piombo e sugli orari di
caccia. Sollevata la questione di legittimità costituzionale della
legge regionale sul comparto unico sulla migratoria».
E'
stata depositata dal Tar Abruzzo di L'Aquila la sentenza di merito sul
ricorso presentato dal Wwf Italia assieme agli Animalisti Italiani e
alla Lega Anti Caccia.
Il
Tar ad ottobre scorso aveva accolto la richiesta di sospensiva del
calendario venatorio della Regione Abruzzo. Ora, con la sentenza di
merito, il tribunale non solo ha accolto le principali critiche
sollevate dalle associazioni ma ha anche ritenuto fondata l'eccezione di
costituzionalità della Legge Regionale 10/2004 sull'attività venatoria
in Abruzzo nella parte che disciplina un aspetto fondamentale, il
cosiddetto Comparto Unico sulla Migratoria.
Intanto
il Collegio ha soddisfatto l'esplicita richiesta delle associazioni di
discutere nel merito il ricorso pur essendo scaduto il Calendario
Venatorio 2011-2012. Infatti ha ritenuto che sia interesse non solo dei
ricorrenti ma anche della stessa Regione Abruzzo, conoscere le
motivazioni di merito sulle eccezioni sollevate anche per adeguare i
futuri calendari venatori.
Moltissime erano le criticità evidenziate dalle associazioni. Tra i punti salienti:
1)SPECIE IN DECLINO: si
era consentita l'apertura alla caccia per specie in declino e
l'ampliamento del periodo di caccia per queste e altre specie (come
frullino, moretta, marzaiola, mestolone, codone, canapiglia, fischione,
beccaccino) discostandosi dai periodi e dalle modalità gestionali
indicati dall'ISPRA.
Per il primo punto il WWF aveva
sostenuto che la Regione Abruzzo permetteva la caccia per diverse specie
in declino, soprattutto acquatiche, nonostante non avesse prodotto
censimenti recenti e nonostante i dati raccolti dalla Stazione
Ornitologica Abruzzese indicassero una presenza minima in Abruzzo delle
specie in questione (meno di 5.000 unità, per alcune pochi individui).
In una tale situazione non solo la Regione Abruzzo ha comunque aperto la
caccia a queste specie.
Il TAR ha accolto pienamente
questa critica ed ora la Regione Abruzzo dovrà adeguarsi anche per il
futuro chiudendo la caccia a queste specie in declino (SPEC) e presenti
con numeri che non consentono alcun prelievo.
2)ORSO BRUNO: il
comitato V.I.A. prima aveva vietato l'inizio dell'attività venatoria
nell'area A del PATOM di massima presenza dell'Orso bruno ma dopo poche
settimane aveva cambiato idea con un secondo giudizio in cui si
consentiva l'attività venatoria ponendo alcune prescrizioni per la sola
caccia al Cinghiale.
Su questo punto il Tar censura la
Regione Abruzzo e il Comitato V.I.A. sulla tutela del animale simbolo
della Regione, l'Orso bruno marsicano. Dopo la richiesta pervenuta
dall'Ente Parco nazionale d'Abruzzo che chiedeva di evitare il disturbo
all'Orso in un periodo delicatissimo come quello che precede il letargo
in cui l'orso è iperfagico, il Comitato V.I.A. aveva varato un primo
parere vietando fino al primo novembre tutta l'attività venatoria nelle
aree di maggiore presenza della specie. Dopo poche settimane lo stesso
Comitato fece dietrofront nonostante le precise e circostanziate diffide
inviate dal Wwf. Ebbene il Tar scrive:«le carenze della valutazione
effettuata e la mancanza di motivazione sui punti specifici suddetti
conduce quindi all’accoglimento delle censure esaminate relative alla
Valutazione di incidenza».
3)RELAZIONE TECNICA INIDONEA: l'assessorato
all'Agricoltura aveva allegato al Calendario Venatorio una relazione
tecnica. Tale relazione, secondo le associazioni, non era conforme ai
requisiti tecnici.
Il Comitato V.I.A.- aveva accettao di valutare tale studio.
«Ancora più grave appare quindi»,
commenta il Wwf, «la censura del Tar sull'operato del Comitato VIA e
dei funzionari dell'assessorato all'Agricoltura su questo punto, quando
conferma che l'intera relazione tecnica allegata al Calendario non
permetteva di valutare gli effetti della caccia sulle specie protette a
livello comunitario».
4)COSTITUZIONALITA' DEL COMPARTO UNICO SULLA MIGRATORIA: il
comparto unico sulla migratoria, introdotto dalla legge regionale
10/2004, definendo l'Abruzzo come unico comparto, nega il legame
cacciatori-territorio richiesto dalla legge nazionale sulla caccia
rendendo possibile ai cacciatori non solo di andare a caccia anche fuori
dall'ATC in cui è iscritto ma anche di cacciare per più giorni la
settimana.
Il TAR ha emesso un'ordinanza con
la quale chiede alla Corte Costituzionale di esprimersi sulla
costituzionalità della norma regionale.
5)USO DELLE MUNIZIONI AL PIOMBO: la
Regione ha consentito l'uso delle munizioni al piombo (pallini e
cartucce di piombo) per i quali l'ISPRA aveva evidenziato l'esistenza di
gravi problemi sanitari.
Anche su questo aspetto il Tar ha
dato ragione al Wwf sostenendo che la Regione Abruzzo non ha
correttamente valutato la necessità di vietare l'uso delle munizioni al
piombo nonostante la loro pericolosità.
6)ALTRI ASPETTI: il
TAR ha anche accolto la parte del ricorso sulla definizione degli orari
di caccia. Altri aspetti marginali non sono stati accolti (come
l'indicazione chiara delle mappe delle aree incendiate e alcuni giorni
in più sulla caccia alla Beccaccia) ma è tale il numero di punti su cui è
stata data ragione alle associazioni che viene minato alla base
l'intero apparato del calendario.
Augusto De Sanctis, membro per il
Wwf della consulta venatoria regionale ha detto:«E' un successo
clamoroso che ha alla base un nostro lavoro capillare su un argomento su
cui ci sono continui tentativi di derogare alle normative esistenti.
Dispiace che l'assessorato all'Agricoltura e il comitato VIA non
ascoltino le puntuali osservazioni inviate per tempo dal WWF».
CHE ROBA..........................IL WWF PENSASSE A FAR FUNZIONARE BENE LE ZONE CHE GESTISCE.......
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