Gentile
dott. Toso Silvano come da intercorsa comunicazione telefonica sono a chiederle
in nome e per conto della Federazione Provinciale Arci Caccia di Chieti da me
rappresentata la formulazione da parte dell'ente da lei rappresentato ( ISPRA) di un parere tecnico scientifico in merito ai periodi riproduttivi delle specie Lepre,Fagiano,Starna e Quaglia- datosi che da anni
contestiamo l'istituzione da parte degli Ambiti Territoriali di Caccia di Aree
Cinofile Temporanee nelle quali addestrare i cani sia da ferma che da seguita
nei periodi di massima riproduzione delle specie di cui all'oggetto periodo
Aprile Giugno- Certi di un sollecito riscontro alla presente colgo l'occasione
per porgerle Distinti Saluti -Il Presidente Angelo Pessolano-
Gent.le Sig. Pessolano, facendo seguito
alla sua richiesta, di seguito segnalo i periodi riproduttivi delle specie di
interesse.
Lepre: nascite dalla fine
di gennaio a metà ottobre con picco tra aprile e la metà di luglio.
Fagiano: deposizione da metà marzo a metà giugno; schiusa da metà aprile a metà
luglio (picco da metà aprile a metà maggio); sviluppo completo dei giovani da
metà agosto a metà novembre.
Starna: deposizione tra fine aprile e fine maggio; schiusa da fine maggio a fine
giugno; sviluppo completo dei giovani da metà agosto a metà settembre.
Quaglia: deposizione dalla fine di maggio alla fine di giugno; schiusa da metà
maggio a metà giugno (picco inizi giugno); sviluppo completo dei giovani
da fine giugno a fine luglio.
Cordiali saluti.Silvano Toso
Dott. Silvano Toso
Dirigente di Ricerca
Responsabile del Servizio di Consulenza
per la conservazione e gestione della fauna
ISPRA – Sede di Ozzano dell’Emilia (BO)
In merito alle polemiche nate attorno all'area cinofila temporanea, istituita dall'ATC Chietino-Lancianese, credo che se ne parli troppo e a sproposito.
RispondiEliminaVista la situazione attuale delle aree cinofile gestite dalla provincia, penso che l'ATC abbia fatto bene ad istituire un'area cinofila temporanea nata per supplire a questa carenza della gestione provinciale e dare la possibilità ai cacciatori cinofili "corretti" di poter uscire con i propri ausiliari per un periodo di tempo limitato senza recar danni alla selvaggina, in conformità alle regole vigenti del settore.
Dispiace che rappresentanti dei cacciatori cerchino di ostacolare in vari modi lo svolgimento di questa attività.
Il Presidente della sezione provinciale "Pro Segugio" di CHIETI
Nicola Rutolo
Caro presidente Rutolo,il nostro non è un modo per ostacolare l'istituzione delle aree cinofile temporanee...anzi nei periodi giusti e con le giuste dimensioni se ne dovrebbero fare... ma ritengo stupido e particolarmente errato effetuarla cosi' come la ha istituita il comitato di gestione dell'atc chietino/lancianese...uno per le sue dimensioni praticamente sull'intero ambito....e secondo nel periodo che va' da Aprile a tutto Giugno come lei ben sa' in pieno periodo riproduttivo....la legge parla chiaro.. le aree devono essere di dimensione diverse non così grandi e tabellate e poi basterebbe istituirle nei mesi di febbraio marzo luglio e agosto non mi sembra che ci voglia poi tanto...e lei che rappresenta la Prosegugio dovrebbe saperlo e condividerne le nostre scelte...noi purtroppo siamo per la tutela della fauna selvatica che si vuole riprodurre ivi comprese le lepri e i cinghiali e con questo nostro modo di fare riteniamo di tutelare gli interessi di tutto il mondo venatorio ivi compresi i suoi... rifletta su una cosa se le aree cinofile provinciali hanno una certa dimensione e un periodo di apertura e chiusura diversa un motivo ci sarà...e questo succede ovunque in Italia perchè nell'atc chietino/lancianese NO.... la gestione è una cosa seria e non passa certo da quella istituzione..con il consueto rispetto A.P.-
EliminaSe posso intromettermi, come cacciatore rispettoso delle regole, faccio notare che il Presidente della Prosesugio Rutolo Nicola abbia detto la parola "cinofili corretti" , parola che dovrebbe far riflettere sul comportamento di noi cacciatori che da parecchio tempo abbiamo perso.
EliminaNei tempi passati si aveva più cura delle proprie zone di caccia, non si cacciava la lepre femmina dopo il 13 dicembre, si ammazzavano meno fagiani femmine per poterle lasciare a riprodursi, ci si accontentava di far girare i cani e non spare un colpo di fucile ma oggi si va a caccia solo per sparare ed uccidere a più non posso e farsi i gradassi con i colleghi cacciatori. Riflettete cari colleghi cacciatori, io penso che la caccia non la faccia chiudere chicchessia ma solo noi cacciatori saremo responsabili di ciò.
Un saluto da Elio Alberelli