L’ARCI CACCIA INFORMA
Comunicato Stampa
Dopo l’ultimatum del Tar Piemonte,
poche ore per evitare il Referendum contro la caccia.
Il Presidente dell’Arci Caccia del Piemonte, Mauro Vaccamorta, letta la sentenza del Tar sul Referendum regionale ha dichiarato:
“Il Consiglio Regionale, dimostri di avere a cuore il bene dei piemontesi. Il Tar lascia ancora 15 giorni per legiferare o indire il Referendum altrimenti interverrà il Prefetto di Torino quale Commissario.
Mai vista tanta insipienza ed incapacità in una Giunta Regionale.
Prima non si sono “costituiti” a difesa della Legge Regionale sulla caccia nell’ultimo grado di giudizio, poi potevano legiferare, e non l’hanno fatto, intervenendo su pochi e mirati articoli per risolvere il problema senza far subire traumi alla caccia così come è oggi. In Piemonte il rischio è quello che la caccia diventi impossibile la domenica a danno , in particolare, dei lavoratori.
I cittadini piemontesi sappiano che non sarà responsabilità dei cacciatori se dovranno subire la tassa di 25 milioni di euro da “sciupare” in un Referendum inutile e che non appassiona e per il quale l’Arci Caccia farà di tutto per informare della inutilità di andare a votare.
Ad essere felici di fare il Referendum saranno i politici della maggioranza di centrodestra e i “referendari” che prenderanno, così, i rimborsi anche se la consultazione non raggiungerà il quorum.
Hanno perso la maschera quelli della “Lega” che sproloquiavano il loro amore per i cacciatori. Ricordiamo la “fregatura” della Comunitaria approvata dal Parlamento con la modifica di criteri, tempi e specie cacciabili (corree alcune Associazioni Venatorie). Oggi paghiamo tutto dopo la “rissa” e gli “scontri” che le false promesse del centrodestra hanno aizzato tra opposti estremisti pro e contro la caccia. Dopo i Ricorsi ora abbiamo le Sentenze contro la caccia, buona ultima quella della Corte Costituzionale sulla Legge abruzzese che impedisce i calendari venatori poliennali.
Forse, quando proponevano di abolire la legge sulla caccia del Piemonte è stata l’unica occasione in cui dicevano la verità: volevano chiudere la caccia.
Ci guardi iddio e guardiamoci le spalle da “sedicenti” amici come i leghisti.
Alessandria, 10 febbraio 2012
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