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Decreto Porto d'Armi: il Senatore Carrara risponde alla richiesta di CRCAmartedì 21 febbraio 2012 | |
"Rispondo all'appello di C.R.C.A., augurandomi che dopo di me, altri parlamentari che si sono dichiarati più volte vicino al mondo venatorio, agiscano di conseguenza". Così il senatore Valerio Carrara in una nota di oggi, martedì 21 febbraio, risponde alla lettera inviata a tutti i parlamentari dal Presidente di CRCA (Civiltà Rurale Caccia e Ambiente), l'Avv. Enzo Brosio. Un documento nel quale si richiedeva a deputati e senatori un intervento urgente al fine di "risolvere il problema che è sorto in materia di durata delle licenze di porto d’armi per uso caccia e tiro a volo con l’approvazione del Decreto legge 09 Febbraio 2012 numero 5 - disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo". "Mi chiedo - continua Carrara - che ruolo giochino le associazioni venatorie e di categoria per tutelare i diritti e gli interessi dei propri iscritti. Il cittadino cacciatore si vede ancora una volta gravato di un onere che non trova alcun riscontro in Europa. Quell'Europa tanto evocata dal Premier e dal Governo. Ho intenzione di intervenire presso il Relatore del provvedimento e, se necessario, direttamente con il Ministro degli Interni per un riesame del decreto attraverso il suo emendamento". |
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RispondiEliminaLuciano Rossi: apprezzamento per la modifica al DL semplificazioni sulle licenze
Il Presidente dell’ Intergruppo parlamentari amici del tiro, della caccia e della pesca - On. Luciano Rossi - esprime apprezzamento per l’approvazione in Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati dell’emendamento all’articolo 13 del Decreto-Legge Semplificazioni, che lo aveva visto tra i sottoscrittori e che chiarisce che i porto d’armi uso caccia e tiro a volo continuano a durare sei anni, attraverso un’opportuna modifica al testo proposto dell’articolo 42 TULPS.
Il Parlamento ha infatti raccolto la richiesta di chiarezza che proveniva dall’intero comparto armiero e sportivo-venatorio, disponendo che il porto d’armi duri un anno “salvo che la legge disponga diversamente”, evitando pertanto che tale modifica temporale possa applicarsi a porto d’armi diversi da quelli per difesa personale.
Identica soddisfazione ha espresso l’On. Rossi con riferimento a un altro emendamento approvato, che riporta anch’esso la sua firma e che omogenea la durata delle licenze professionali di vendita di esplosivi ai tre anni previsti per le armi, riducendo in tal modo gli oneri per operatori e amministrazione.