sabato 22 settembre 2007

Stagione venatoria: una polemica nota del presidente dell'Arci Caccia Angelo Pessolano

Pubblicato Sabato , 22 settembre 2007

Stagione venatoria: una polemica nota del presidente dell'Arci Caccia Angelo Pessolano

Molta confusione nella regolarizzazione delle battute di caccia al cinghiale

Dal presidente provinciale dell'Arci-Caccia, Angelo Pessolano, riceviamo e pubblichiamo quanto segue: "In attesa del famoso regolamento regionale per la gestione degli ungulati, si potrà cacciare il cinghiale in squadra, con il metodo della braccata, con il cane limiere in girata, singolarmente con cane da seguita o in appostamento fisso con carabina a partire dalle 14,30. Per i migratoristi o i cacciatori che utilizzano il cane da ferma invece, la specie è vietata, non potranno sparare ad un cinghiale nemmeno in difesa dei propri ausiliari o per l'incolumità personale. Però il calendario venatorio prevede, nel carniere giornaliero, che ciascun cacciatore possa abbattere un cinghiale. Quindi tutti possono abbattere i cinghiali oppure no? Chi non può abbatterli, allora, dovrebbe pagare meno tasse, perché limitato rispetto agli altri cacciatori. E' giusta questa limitazione per i cacciatori migratoristi e per chi utilizza il cane da ferma? Riguardo inoltre alle guardie venatorie volontarie, in funzione preventiva credo possa essere utile ripristinare il controllo del territorio mediante le stesse. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una totale assenza di controllo sul territorio, dovuta all'esiguo numero di personale a disposizione della Forestale e dalla Polizia provinciale. Le nostre guardie venatorie volontarie, se libere di agire, hanno già dimostrato di essere le prime sentinelle del territorio, contro gli incendi, e contro i bracconieri che in questi ultimi anni si sono sentiti liberi di operare indisturbati".

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