"Ormai le accese discussioni sono finite: qualche critica, qualche apprezzamento e basta. Tanto, le date sono fissate e c'è solo una notte a separare l'alba di questo giorno. Il paese s'è acquetato e apparentemente dorme. Solo i segugi tirano le catene nei cortili, ogni qual tratto alzano la testa e abbaiano contro le stelle; non hanno letto il calendario, pure da tante cose hanno capito che il momento è arrivato. I cani da ferma si agitano nel sonno, che non è sonno ma sogno della giornata che si preannuncia, e uggiolano e brontolano e fremono con le narici e le labbra.
I boschi, le valli, i monti, le case, gli uomini, i selvatici sono come avvolti in un'aria misteriosa e insolita. Qualcosa di nuovo accadrà certamente domani. [...] I cacciatori non dormono questa notte, e anche le mogli non dormono per il continuo dimenare che fa il marito nel letto. E neppure i figli dormono; essi aspettano che il padre s'alzi nel buio e udirlo poi uscire col cane e sentire quindi l'abbaiare dei segugi nella piazza. Vorrebbero avere più anni per essere anche loro della partita; e intanto fantasticano prende impossibili, tiri da fare che nemmeno i vecchi con 60licenze potrebbero architettare.
Così questa notte: le sveglie non fanno a tempo a suonare che saranno fermate prima. Si scivolerà piano piano dal letto per non svegliare la moglie e poi, ancor più piano, per non far abbaiare il cane, scalzi, si uscirà dalla camera. E il cane abbaierà festoso e forte appena sentirà il passo nudo sul pavimento. Un poco d'acqua sul viso e sugli occhi per far allontanare il sonno che non si era impossessato del corpo, poi guardare l'orologio per vedere se proprio si è anticipato di un'ora e poi lentamente, per farla pur passare questa ora eterna, vestirsi mettendo tanta cura nell'infilarsi calze e scarpe. Il caffè borbotta nel tegamino e lo si trangugia con un pezzo di pane raffermo. Così è venuto il momento di cingere la cartuccera, inspallare e la borraccia e con il cuore allegro e la mano emozionata staccare il fucile oliato e pulito, aprirlo, guardare contro luce nelle canne, chiuderlo con gesto deciso e sentire con piacere lo scatto metallico delle molle: click.
Il cane passeggia per la cucina saltellando sulla gambe irrequiete, raspa alla porta, ti mette le zampe sul petto e batte con la coda sui mobili. Dici:- Zitto che svegli! Sta buono, ora andiamo-. Ma lo dici anche a te stesso. Ora sono tutti svegli nella casa; ascoltano i rumori, seguono con la fantasia i movimenti. Butti con familiarità e orgoglio il fucile sulle spalle -sei ancora in anticipo- esci. L'aria fredda delle ultime ore della notte ti rinfranca gli occhi e il viso, respiri con le narici dilatate e con la bocca sospiri profondo: il mondo è tuo. In bocca al lupo! Così in tutte le parti del mondo all'inizio della caccia. I cani tirano il guinzaglio, altri più lontani abbaiano e si richiamano per le strade, i cortili, gli orti. Nelle case la gente aspetta che ritorni il silenzio per poter dormire. Non i ragazzi dormono. I ragazzi che tentano di resistere un poco per udire le prime fucilate portate dal chiarore dell'alba. Non i vecchi dormono. I vecchi, che non possono camminare, sospirano con gli occhi aperti, nei letti troppo grandi per le loro membra raggrinzite; cercano la pipa, e ascoltano; fumano e ricordano. I sassi si muovono sui sentieri, le lepri rizzano le orecchie, i caprioli annusano l'aria, le coturnici cantano sui ghiaioni, gli urogalli dall'alto degli abeti aspettano il giorno per il primo volo. Seduto su un sasso fumi una sigaretta e accarezzi il cane; con le dita frughi nella cartuccera: levi e riponi le cartucce; le soppesi. Non viene mai il giorno!
Ecco: vedi già il mirino in cima alle canne; vedi le piante, il sottobosco. Sì, eccolo il codirosso e ora anche il merlo. Ti alzi, sciogli il cane e vai." Mario Rigoni Stern
(La vigilia della caccia)
In bocca al lupo a tutti i cacciatori di questo blog.
Questo blog e per tutti quelli che vivono pienamente il profondo rapporto con la natura. Faremo di questo spazio un laboratorio d’idee, di scambio di esperienze, parleremo e mostreremo le nostre attività promuovendo il pensiero che andare a pesca e a caccia non significa solo catturare o uccidere le prede, ma che le persone che hanno la vera passione per questi sport lavorano e s’impegnano anche per salvaguardare equilibri e ambienti con cui amano essere a contatto. Angelo Pessolano
venerdì 30 settembre 2016
In attesa dell'apertura di stagione venatoria ...leggete tutti .
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