mercoledì 20 gennaio 2016

La natura contempla la caccia non la sterilizzazione. Che pena i finti amici dei cinghiali



cinghiale difese
Sono un cinghiale, un grosso cinghiale maschio, irsuto e zannuto, e voglio scagliarmi contro Franco Battiato, Stefano Bollani, Luigi Lombardi Vallauri, Dacia Maraini, Enzo Maiorca (riemerso vivo dagli anni Settanta! Dopo quarant’anni di apnea!), Giorgio Panariello, David Riondino, Susanna Tamaro, Sandro Veronesi… Tutti questi illustri toscani e toscaneggianti hanno firmato per bloccare l’abbattimento di 250.000 cinghiali e altri selvatici che in Toscana stanno danneggiando i vigneti, svuotando le casse regionali (per i rimborsi agli agricoltori) e facendo rischiare la vita agli automobilisti(l’anno scorso fra la Cisa e Capalbio gli animali hanno causato quasi 1.000 incidenti stradali). Sono un grosso cinghiale maschio, maschissimo, e vorrei incontrare coloro che anziché farmi virilmente cacciare intendono risolvere il problema facendomi vilmente sterilizzare, con la distribuzione di “mangimi antifecondativi”. Begli amici della natura! La natura contempla la caccia, non la sterilizzazione! Siccome questi signori hanno conosciuto gli animali selvatici guardando da bambini i cartoni animati della Disney, mi hanno umanizzato e adesso pensano di rendermi felice castrandomi. Ma io sono un cinghiale toscano, non un uomo occidentale! Prego il dio dei cinghiali di farmeli incontrare stanotte in Maremma.
di Camillo Langone su Il Foglio

Nessun commento:

Posta un commento