Sciopero dei cacciatori, Copagri lancia l’allarme
Il presidente regionale dell'associazione, Camillo D'Amico, sollecita l'assessore regionale Pepe e il presidente della Provincia
Sciopero dei cacciatori, Copagri lancia l’allarme.
Il presidente regionale dell’associazione, Camillo D’Amico, sollecita l’assessore regionale Pepe e il presidente della Provincia.
Di seguito la nota siglata dal presidente D’Amico:
Egregio Dott. Dino PEPE
Assessore Regionale alle Politiche Agricole
Via Catullo, 17
65125 PESCARA
Assessore Regionale alle Politiche Agricole
Via Catullo, 17
65125 PESCARA
Al Dott. Mario PUPILLO
Presidente Amministrazione Provinciale
c.so Maruccino, 97
66100 CHIETI
Presidente Amministrazione Provinciale
c.so Maruccino, 97
66100 CHIETI
Al Sig. Antinoro PISCICELLI
Consigliere Provinciale delegato alla Caccia e Pesca
c.so Maruccino, 97
66100 CHIETI
Consigliere Provinciale delegato alla Caccia e Pesca
c.so Maruccino, 97
66100 CHIETI
Ai Presidenti degli Ambiti Territoriali di Caccia (A.T.C.)
Chietino – Lancianese e Vastese
LORO SEDI
Chietino – Lancianese e Vastese
LORO SEDI
Oggetto: iscrizione squadre di cinghialai per la stagione venatoria 2015 – 2016;
Gentilissimi Signori,
sia da notizie che leggiamo su blog e stampa locali e da comunicazioni che ci pervengono direttamente dal territorio parrebbe che negli A.T.C. della provincia di Chieti si stia verificando una sorta di “disobbedienza civile” verso i dettami del regolamento regionale per la gestione degli ungulati.
Questo potrebbe generare la mancata iscrizione d’intere squadre di cinghialai così da non poter garantire la regolarità negli abbattimenti per la prossima stagione venatoria 2015/2016.
Chiaramente Vi pregiamo e sollecitiamo ad ognuno di Voi in indirizzo, per la parte di propria competenza, di fare una solerte verifica ed attivare tutte le procedure sostitutive ed emergenziali affinchè la stagione venatoria possa partire in tempo e svolgersi in maniera regolare così da poter ridurre sensibilmente l’alto numero di ungulati presenti nel territorio.
Ovviamente la Copagri Abruzzo, laddove così non fosse, si riserva di attuare iniziative proprie ed in sinergia con altre sigle portatori d’interesse del comparto agricolo affinché nessuno si esima dall’esercitare la propria funzione e responsabilità.
Noi crediamo fortemente nell’azione contenitrice sul piano numerico dagli abbattimenti che potranno arrivare durante la prossima stagione venatoria, condividiamo e sosteniamo l’avviato processo di selecontrollo che dovrà puntualmente avere delle verifiche sull’efficacia così da poter porre correttivi sull’importante azione, richiediamo l’immediata istituzione presso la regione Abruzzo di un tavolo tecnico – politico – istituzionale che affronti in maniera più ampia ed incisiva la questione ungulati non solo limitata ai cinghiali ma anche al cervo ed al capriolo ma rifiutiamo azioni di qualsiasi natura che, strumentalmente ed egoisticamente, tengano a boicottare l’attuazione del piano di contenimento regionale.
Detto piano avrà pure dei limiti e difetti ma va attuato e, solo dopo, corretto in quelle parti che sarà opportuno modificare.
Chi si rifiuta aprioristicamente di attuarlo con chiare azioni di boicottaggio pensa solo ai propri interessi particolari che nulla hanno a che fare con quelli più generali ed, in particolare, del mondo agricolo.
A costoro sentiamo il dovere di ricordare che gli agricoltori vivono esclusivamente della loro professione ed hanno il diritto di essere salvaguardati e rispettati; altri, ossia chi vuole boicottare con pretesti vari il piano regionale vigente, vivono di una passione che rispettiamo ma non potrà MAI sovrastare chi di agricoltura vive.
Cordiali saluti.
sia da notizie che leggiamo su blog e stampa locali e da comunicazioni che ci pervengono direttamente dal territorio parrebbe che negli A.T.C. della provincia di Chieti si stia verificando una sorta di “disobbedienza civile” verso i dettami del regolamento regionale per la gestione degli ungulati.
Questo potrebbe generare la mancata iscrizione d’intere squadre di cinghialai così da non poter garantire la regolarità negli abbattimenti per la prossima stagione venatoria 2015/2016.
Chiaramente Vi pregiamo e sollecitiamo ad ognuno di Voi in indirizzo, per la parte di propria competenza, di fare una solerte verifica ed attivare tutte le procedure sostitutive ed emergenziali affinchè la stagione venatoria possa partire in tempo e svolgersi in maniera regolare così da poter ridurre sensibilmente l’alto numero di ungulati presenti nel territorio.
Ovviamente la Copagri Abruzzo, laddove così non fosse, si riserva di attuare iniziative proprie ed in sinergia con altre sigle portatori d’interesse del comparto agricolo affinché nessuno si esima dall’esercitare la propria funzione e responsabilità.
Noi crediamo fortemente nell’azione contenitrice sul piano numerico dagli abbattimenti che potranno arrivare durante la prossima stagione venatoria, condividiamo e sosteniamo l’avviato processo di selecontrollo che dovrà puntualmente avere delle verifiche sull’efficacia così da poter porre correttivi sull’importante azione, richiediamo l’immediata istituzione presso la regione Abruzzo di un tavolo tecnico – politico – istituzionale che affronti in maniera più ampia ed incisiva la questione ungulati non solo limitata ai cinghiali ma anche al cervo ed al capriolo ma rifiutiamo azioni di qualsiasi natura che, strumentalmente ed egoisticamente, tengano a boicottare l’attuazione del piano di contenimento regionale.
Detto piano avrà pure dei limiti e difetti ma va attuato e, solo dopo, corretto in quelle parti che sarà opportuno modificare.
Chi si rifiuta aprioristicamente di attuarlo con chiare azioni di boicottaggio pensa solo ai propri interessi particolari che nulla hanno a che fare con quelli più generali ed, in particolare, del mondo agricolo.
A costoro sentiamo il dovere di ricordare che gli agricoltori vivono esclusivamente della loro professione ed hanno il diritto di essere salvaguardati e rispettati; altri, ossia chi vuole boicottare con pretesti vari il piano regionale vigente, vivono di una passione che rispettiamo ma non potrà MAI sovrastare chi di agricoltura vive.
Cordiali saluti.
Camillo D’Amico, Presidente Copagri Abruzzo
NELLE AFFERMAZIONI DEL PRESIDENTE D'AMICO, SEMBRA CHE I CACCIATORI ABBIANO UNA FORMA DI "DOVERE"NEI CONFRONTI DELL'AGRICOLTURA E NELL'EVITARE O CERCARE DI FARLO, POSSIBILI DANNI CHE I CINGHIALI POSSONO PROVOCARE.....
RispondiEliminaVORREI PUNTUALIZZARE CHE I CACCIATORI SVOLGANO LA LORA PASSIONE IN ASSOLUTA LIBERTA' PAGANDO LE TASSE E MAI NESSUNO POTRA' RIDURCI A ESECUTORI DI INTERESSI, PUR LEGITTIMI, ALTRUI!!!!
CARO CAMILLO,
RispondiEliminaICACCIATORI VIVONO UNA PASSIONE CHE A LORO LIBERA SCELTA POSSONO E/O NON POSSONO ESERCITARE....MAI NESSUNO CI HA ASSEGNATO IL COMPITO E7O IL DOVERE DI TENERE SOTTO CONTROLLO IL NUMERO DEGLI UNGULATI...! NOI NON RITENIAMO IN NESSUN MODO DI ESSERE RESPONSABILI VERSO IL MONDO AGRICOLO SE DOVESSIMO PER QUALSIASI MOTIVO ASTENERCI DALL'ATTIVITA VENATORIA....!
RESPONSABILITA' CHE INVECE SPETTANO DI SANA PIANTA ALL'ORGANO PUBBLICO PREPOSTO ALLA CACCIA, CHE IN CASI ESTREMI DOVEBBE VARARE UN PIANO DI CATTURE E ...."STERILIZZAZIONI"ATTE A CONTENERE L'INCREMENTO DELLE SPECIE....!
QUESTO A SCANSO DI EQUIVOCI.......
MICHELE DI FABIO
(presidente sodalizio enalcaccia Cupello)