mercoledì 10 luglio 2013

Riceviamo e pubblichiamo


Associazione Italiana per la Wilderness (AIW)
Riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente con Decreto 28 dicembre 2004 – G.U. n. 53 - 5 marzo 2005
 
DOCUMENTO
ABRUZZO: ENNESINO ORSO MORTO!

Nonostante le recenti buone notizie che sono giunte dal Parco Nazionale d’Abruzzo, dove sarebbero state osservate almeno due femmine di orso marsicano con due piccoli dell’anno ciascuna, ed una terza femmina con un probabile quinto piccolo, si impennano quelle negative, dall’osservazione di orsi sempre più domestici nei dintorni dei paesi del Parco (a Scanno la solita orsa “Gemma”  e già il dare dei nomi umani agli orsi va ritenuto tentativo di addomesticamento da parte di chi li manipola a scopo di studio!  ed a S. Donato Val Comino), all’ennesimo ritrovamento di un orso morto nel versante molisano (lo chiamavanoStefano, tanto per ribadire uno dei tasti dolenti!), che si aggiunge a quello investito solo qualche mese fa in Abruzzo. Oltretutto a queste notizie bisogna fare anche la tara in negativo: i cuccioli dell’anno vanno dati per persi almeno al 50%, ovvero almeno la metà non raggiungerà l’età adulta; gli orsi trovati morti “per caso”, statisticamente stanno ad indicare un altro 50% di esemplari non rinvenuti.

UN DISASTRO!

La ragione di quest’ultima perdita è un atto di bracconaggio, ma dati i fatti come narrati in un comunicato dell’Ente Parco, sembrerebbe ragionevole pensare ad un’ “auto-giustizia” per l’avvenuta predazione dell’orso su di un puledro (ma forse non è stato l’unico). Se così fosse, la colpa di questo ennesimo misfatto, per non dire delitto, va data  a chi ha provveduto all’eliminazione del “problema” (che non sarà mai preso, nonostante le decine di guardiaparco e guardie forestali!) ma anche, e soprattutto, a quelle autorità che non pagano i danni (magari cavillando sulle ragioni della morte di cavalli, vitelli e pecore – è successo di recente anche a Pescasseroli), che li pagano poco e magari anche con ingiustificabili ritardi.
Intanto dal frusinate si apprende che alcune associazioni ambientaliste si stanno coalizzando (con un ennesimo Comitato: ormai ci sono più Comitati che orsi!) per richiedere l’istituzione un’inutile Parco sui Monti Ernici, un Parco che come tutti i Parchi non risolverà nulla (quello d’Abruzzo ha quasi 100 anni!) eche anzi, “avvelenerà i pozzi” facendo irritare allevatori, pastori, cacciatori e boscaioli. E ciò ignorando la legge che stabilisce che in una Regione non si può superare la quota del 30% di territorio chiuso alla caccia e che questa percentuale nel Lazio è già stata ampiamente superata. Richiedere un nuovo Parco diviene quasi un “istigazione a delinquere” rivolta ai politici, ovvero spingendoli a violare una legge con un’altra legge!

NON È COSÌ CHE SI SALVERÀ L’ORSO MARSICANO!

SONO ALTRE LE COSE DA FAREL’Associazione Wilderness le ha elencate in 5 ormaiben noti punti, sempre ignorati dalle autorità  forse perché troppo concreti e risolutivi!
Alla luce dell’ultimo fatto, allacciandomi ad una richiesta recentemente avanzata a mezzo stampa dal Commissario del Parco Nazionale d’Abruzzo Giuseppe Rossi, anche l’Associazione Italiana per la Wilderness richiede quindi al Ministero dell’Ambiente il commissariamento del problema Orso marsicano; ovvero la nomina di un Commissario straordinario con poteri che superino quelli di tutte quelle autorità che in materia operano sul territorio; un Commissario che cominci ad operare là dove nessuno fino ad oggi ha fatto nulla o ha fatto molto poco. Un Commissario che non deve essere né una delle tante suddette autorità, né tanto meno alcuna del mondo scientifico che attorno all’Orso marsicano da anni sta magari impostando la sua carriere di studioso e di scienziato  per non dire dei soliti ambientalisti che da anni hanno sempre e solo saputo richiedere vincoli, cartellonistiche, ricerche ed “allevamenti”.
Un Commissario straordinario che sia un TECNICO ed un CONOSCITORE dell’orso, del territorio in cui vive, dei problemi della sua sopravvivenza, delle esigenze degli abitanti locali: con sfacciata auto-incensazione, che sicuramente in tanti derideranno, quale ex tecnico naturalista del Parco d’Abruzzo ed ex primo studioso sul campo dell’Orso marsicano, se non vi sono altri con gli stessi requisiti

provocatoriamente MI CANDIDO a questo posto.

ORMAI PENSO CHE SOLO COSÌ SI POTRÀ SPERARE DI SALVARE L’ORSO MARSICANO!

Murialdo, 8 Luglio 2013                                                                  F.to Franco Zunino
                   Segretario Generale dell’AIW
 

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