Il
sottoscritto nella qualità di presidente provinciale di Chieti e
Coordinatore Regionale dell'Arcicaccia Abruzzo nonché membro del
comitato di gestione dell'ATC Vastese preso visione della circolare
regionale a cui è stata allegato un modello di tesserino unico regionale
per gli abbattimenti trovando lo stesso così come impostato inutile e
altamente complicato per la maggioranza degli usufruìtori dello stesso,
volendone testare l'impatto sul mondo venatorio , nel rispetto della democrazia e della volontà dei
cacciatori che rappresento arrivato nella sede dell'associazione, ho
subito messo a conoscenza alcune decine di cacciatori presenti
dell'ultima novità partorita dagli uffici regionali dopo aver mostrato
lo stesso e letto la circolare ai presenti gli stessi, si sono avvicinati a commentare il nuovo tesserino venatorio....
Dopo
i primi cinque minuti di riflessione partono i primi commenti che si
sviluppano confrontando il vecchio tesserino cui sono da anni abituati col nuovo tesserino:
1.
da una prima occhiata superficiale ha mantenuto formato A4 ma a differenza del tesserino che già conoscono, questo tesserino è molto
meno pratico da compilare perché per poterci scrivere sopra è
necessario aprirlo completamente cosa che risulta piuttosto scomoda
considerato che i cacciatori non sempre hanno a disposizione un punto dove appoggiarsi perpoter scrivere.
2.
si nota l'assenza del calendarietto che ha sempre contraddistinto il tesserino di abbattimento dell'ATC Vastese, calendarietto molto
semplice in cui venivano indicate le giornate di caccia dove già tolti i
martedì e venerdì si poteva segnare una giornata semplicemente
apponendo una X nella casellina corrispondente alla data, questo
semplificava anche i più anziani perché funzionava anche da promemoria
per le giornate di caccia effettuata nella settimana.
3.
si nota la comparsa di una piccola tabella dove vengono riportati una
serie di lettere a fianco l'elenco degli ATC Regionali dove è riportata la dicitura lista ambiti territoriali di caccia e le lettere corrispondenti, lettere da indicare in corrispondenza delle giornate di caccia e poi successivamente tipologie di caccia vagante e appostamento e tutti chiedono a cosa serva qualcuno pensa adesso possiamo andare in tutti gli ambiti pagandone uno solo ?
4.
guardando più attentamente qualcuno nota sulla grande tabella
presente su entrambe le facciate che gli spazi per scrivere sono
estremamente ridotti , molti anziani potreb bero non riuscire scriverci, poi
dando una veloce contata si nota che ci sono solo circa 70 righe
assolutamente insufficienti per tutta la stagionato venatoria ( 90
quello precedente ) anche perché è necessario compilare ad ogni uscita
di caccia, il codice dell'A.T.C., comune di
caccia (non più comune abbattimento) e si segnava soltanto in caso di
abbattimento, ZPE e modalità di caccia , in caso di abbattimento la specie e il numero capi al mattino e nel pomeriggio sesso e l'eventuale contrassegno a cui erano già abituati
A questo punto iniziano le prime considerazioni
1.
c'è chi chiede come mai questo cambiamento?
2.
c'è chi pensa : ma se io vado a caccia cinghiale e in una giornata mi sposto su diversi comuni come faccio ? devo scrivere ogni volta la data e tutti i comuni dove mi sono spostato? E poi proseguendo come fa a bastarmi questo tesserino: quanti ce ne vogliono? Se lo finisco che succede?
3.
Nell'altro tesserino il Comune si segnava solo in caso di
abbattimento e non essendoci codici o altro da segnare oltre che la data
in caso non si abbattesse nulla permetteva che pur avendo lo stesso
formato aveva spazi sufficienti per tutta la stagione
4.
Alcuni cacciatori invece erano già contrari a segnare il luogo
d'abbattimento già prima ma ne comprendevano la necessità ai fini della
gestione, ora chiedono a che serve sapere che un cacciatore e transitato in un dato comune se non avendo effettuato abbattimenti non ha sortito effetti su quel territorio
5.
ancora un altro dice : come
faccio a sapere in quale territorio ci troviamo visto che a volte nei
boschi non abbiamo nessun punto di riferimento e non siamo tutti
geometri . Che
6.
se mentre ci spostiamo da un comune all'altro qualcuno ci dovesse fermare e non abbiamo segnalato spostamenti del cumune successivo ?
7.
Qualcun altro chiede che cosa significa modalità di caccia visto che tutti praticano la caccia vagante e che senso ha scriverlo.
In sintesi
il nuovo tesserino sembra suscitare molta confusione
I cacciatori anziani si lamentano degli spazi ridotti per poter scrivere
Qualcuno
lo ritiene troppo lesivo dei diritti dei cacciatori, a cui a momenti
viene chiesto anche di segnare la marca degli stivali con cui camminano
nei boschi e non tutti sono propensi a dichiarare tutti gli spostamenti e
rivelare le loro zone sono preferite di
caccia anche quando non si effettuano abbattimenti , di fatto in molti
casi bisogna ripetere data codice comune modalità di caccia nonché a
seconda del fatto che si abbattono una o più specie bisogna ripetere
ancora una volta la data il codice comune la modalità la specie il numero dei capi, in più capi abbattuti al mattino e al pomeriggio e il sesso, fa si che questo tesserino sia assolutamente meno pratico efunzionale, più invasivo e scomodo dal punto di vista pratico e in ultimo ma non in ordine di importanza il numero degli spazi per effettuare le annotazioni è assolutamente insufficiente
Per
dovere di cronaca, l'esigenza di un formato unico di tesserino, sembra
nascere da una lettera del ministero dell'ambiente del 3 aprile 2013
n.89389 indirizzata agli uffici caccia delle regioni e delle province
autonome di Trento e Bolzano e per conoscenza al ministero delle
politiche agricole e ISPRA
avente per oggetto : raccolta e trasmissione dei dati dei tesserini venatori per la rendicontazioneai sensi del decreto interministeriale del 16 novembre 2012
La
stessa a seguito della lettera di ISPRA numero 6745 datata 12 febbraio
2013 avente per oggetto proposta di modalità di elaborazione e
trasmissione annuale dei dati statistici relativi al periodo venatorio
ai sensi del decreto interministeriale del 6 novembre 2012 in
applicazione dell'articolo 10 della direttiva 2009 /147 / CE in cui
l'istituto ha elaborato una scheda di raccolta dati che viene trasmessa contestualmente
Tale modello indirizzato a province regioni consiste in una tabella
avente per titolo “scheda dei dati di prelievo venatorio da fornire per provincia per tutte le specie oggetto di prelievo”
La tabella è così definita: specie, decadi, e per ogni provincia la suddivisione per capi e metodi prelievo (Appostamento,Vagante, Selezio ne) in rapporto alle giornate.
Nonché il riepilogo della regione
A questo punto la regione Abruzzo si
rende conto che avendo diversi modelli di tesserino di abbattimento
degli 11 ATC Regionali per poter uniformare i dati forniti dai vari A.T.C. era necessario creare un tesserino uguale per tutti gli A.T.C. che potesse fornire i dati necessari a province e regione per compilare il modulo proposto dall'ISPRA fin qui tutto normale.
Nel
corso dei vari incontri tenuti in regione si è lungamente discusso di
quale fosse il tesserino da adottare o quali informazioni dovrà essere
riportate per far coincidere gli interessi dei dati necessari alla regione e i dati necessari agli A.T.C. per gestire i rispettivi territori
visto che come emerso negli anni l’ A.T.C. Vastese ha fornito sempre i dati più completi e perfettamente compatibili con quanto richiesto dall'ISPRA
mediante il tesserino già in uso e ampiamente testato da diversi anni
molti avevano proposto di uniformarsi a quest'ultimo in quanto era già
ampiamente rispondente ai requisiti richiesti.
A questo punto si sono sviluppate due correnti in seno alla commissione che aveva il compito di trovare la soluzione più funzionale.
Una prima corrente era per adottare lo stesso tesserino dell'A.T.C. Vastese senza apportaremodifiche
una seconda, ossia
l'assessorato regionale caccia nelle persone del tecnico regionale
(Dott. Franco Recchia) e di un responsabile della segreteria
dell'assessore Mauro Febbo (Giuseppe Savini )facendo leva su questa necessità di uniformare i tesserini con il pretesto di semplificare e evitare il“nomadismo burocratico” ha preferito stravolgere completamente il tesserino dell'A.T.C. Vastese aggiungendo dati superflui non richiesti dall'ispra appesante ndo l'inutilmente il tesserino.
E in maniera molto più profonda compromettendo anche l'organizzazione stessa degli A.T.C.riguardo la modalità di distribuzione e gestione dei tesserini non tenendo conto né della legge regionale che prevede che gli A.T.C. rilascino i tesserini sia agli iscritti che e
agli ammessi né dei principi stabiliti nella 157 del 92 che fatta per
legare cacciatore proprio territorio istituisce gli A.T.C. dandogli le
autonomie gestionali e decisionali necessarie alla corretta
organizzazione
con un risultato inverosimile
perché come dice la legge regionale sulla caccia 10/2004 ogni A.T.C. rilasciava il tesserino sia ai propri iscritti (cacciatori residenti nell'A.T.C). che ai propri ammessi sia (regionali che extraregionali )
ora invece non si capisce più nemmeno quale sia l'A.T.C. a dover rilasciare il tesserino in quanto ogni cacciatore (iscritto o ammesso) potrebbe ritirarlo in uno qualunque deli Ambiti Regionaliall'interno della regione Abruzzo
inoltre ora in
virtù di questo tesserino unico regionale e della semplificazione tanto
declamata dai responsabili dell'ufficio caccia e promotori del
tesserino che vogliono adottare saranno tutti costretticon il nuovo sistema a recarsi direttamente all' ambito, mentre prima esistevano realtà organizzate e funzionali (dove si voleva fare tutto on-line domande riconsegne tesserini) per
cui ogni cacciatore prima dell'inizio attività venatoria poteva
ricevere comodamente tutto a casa per posta ed evitando file, perdite di
tempo e costi di spostamento e l’unico “nomadismo burocratico era dato
dal ritiro del tesserino regionale”.
Mentre
ora il tesserino è diventato più complicato e insufficienti per
l'intera stagione sono aumentate le informazioni richieste dovute al
fatto che avendo un solo tesserino, i cacciatori devono specificare continuamente, dove
si trovano introduzione di codici raddoppio del nomadismo difficoltà di
rilascio degli stessi tesserini vere proprie falle amministrative,
grosse difficoltà di per chi deve effettuare controlli , la possibilità
di falsi che porterà la situazione al tracollo in pochissimo tempo, causando ritardi raddoppio del lavoro e perdita di dati inevitabile deterioramento dei rapporti tra i fruitori del mondo venatori e le amministrazioni
Invece
che trovare quel minimo comune denominatore visto che i dati chiesti
dall'ISPRA sono anche meno di quelli già presenti nei tesserini .
Allora
ci sorge spontanea una domanda ma se ciò che viene richiesto già si può
estrapolare da i tesserini in essere nei vari ambiti a cosa serve
complicare la vita ai cacciatori e agli ambiti di caccia a quale pro' si
deve imporre un qualcosa che ai più non piace perché bisogna spendere
ancora altri soldi pubblici in particolare in questo grave periodo di
crisi l'istituzione di questa piattaforma informatica costera soldi alla
regione e agli ambiti territoriali che dovranno adeguare i loro sistemi
onformatici e tutto cio a che pro' ....per ottenere ancora meno di
quanto già oggi qualcuno già dà Per quale motivo non si utilizzano le
conoscenze di qualche ambito tipo il Vastese che già queste cose le
sviluppa da anni e che è disponibile a darle agli altri ambiti a costo
zero come già più volte detto dal proprio presidente in varie
riunioni.... Perché ciò che è semplice fare non viene mai preso in
considerazione ma si sceglie sempre la via più tortuosa ed onerosa
l'assessore ci pensi bene a quanto i suoi uffici stanno facendo....è
forse è il caso che intervenga per portare sulla giusta via della
ragione l'operatore della regione di ciò se ne faccia carico la politica
tutta sia di destra che di sinistra ci si renda conto che questo non è
il periodo giusto per spendere del denaro che potrebbe essere impiegato
per altri scopi ......A.P.
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