Dal sito www.arcicacciatoscana.it
IL TEMPO DELL’UNITA’ E’ ORA: CHI CI STA
BATTA UN COLPO
In quest’ultimo periodo, fortunatamente, si fa un gran parlare
dell’unità del mondo venatorio. Affinché questo tema, come già
accaduto in epoche passate, non si riveli soltanto come l’argine eretto
per la piena incombente e dunque non si caratterizzi esclusivamente
in termini difensivi, credo che l’attuale e profondo stato di crisi ci diano
paradossalmente la possibilità, qualora si abbandonino asfittiche
rivendicazioni identitarie, di lanciarsi addirittura in una sfida
propositiva. Tale sfida dovrà avere l’ambizione di ridisegnare il futuro
attraverso l’individuazione di alcuni contenuti di merito che tutto
perseguano, fuorché la difesa dello status quo e la conservazione aprioristica dei gruppi dirigenti.
Avendo molto a cuore questi temi e sforzandomi di anteporre le finalità da raggiungere rispetto alla
difesa degli interessi di parte, metto a disposizione quelli che secondo me dovrebbero essere gli assi
fondamentali per giungere ad un reale processo costituente e per misurare, fino in fondo, la concreta
disponibilità di quanti professano, spesso solo a parole, l’unità del mondo venatorio senza mai, però,
entrare nel merito delle questioni fondanti.
Per essere coerente con questo spirito e prendendomi la responsabilità di indicare alcuni punti sui quali
costruire una riflessione compiuta, il lavoro che i gruppi dirigenti dell’associazionismo venatorio dovranno
affrontare, senza perdere ulteriore tempo, dovrebbe concentrarsi su alcune questioni essenziali tra le
quali:
- Polizza assicurativa unitaria destinando una quota obbligatoria per ciascuna associazione in funzione di
una efficace e convincente comunicazione a sostegno della caccia, dei suoi valori e della sua
funzione sociale.
- Nuovo patto tra mondo agricolo e venatorio che per la gestione unitaria dell’intero territorio agro silvo
pastorale e delle aree protette ai fini della conservazione e controllo delle popolazioni ungulate.
Risarcimento danni tramite la fiscalità generale e la compartecipazione delle risorse dei cacciatori.
Introduzione di innovativi modelli gestionali per la piccola selvaggina e per la migratoria.
Presentazione di uno specifico disegno di Legge che armonizzi le normative 157 e 394 per il
raggiungimento di questi obiettivi.
- Ripensamento e rilancio del ruolo degli ATC quali nuovi destinatari di alcune deleghe e competenze
oggi in capo alle Province; nuova perimetrazione funzionale collegata alla natura orografica e alle
caratteristiche sociali del territorio. Elezione diretta dei rappresentanti nei Comitati di Gestione e
fondazione della Federazione Nazionale degli ATC e CA italiani quale struttura di riferimento e di
interlocuzione istituzionale del mondo della gestione.
- Centro studi per l’innovazione e la ricerca sulla gestione faunistica e la formazione dei gruppi dirigenti
e dei rappresentanti negli ATC e nelle strutture di gestione valorizzando le migliori figure
professionali e scientifiche presenti sul territorio italiano.
- Difesa delle risorse destinate al settore provenienti dal mondo venatorio e centri unificati per la
progettualità sui vari PSR delle Regioni e per l’attivazione di risorse provenienti dalle misure
comunitarie, progetti Life ecc. finalizzati alla gestione faunistica del territorio a caccia programmata
e non solo.
- Certezza del diritto sui calendari venatori abbandonando velleità ampliative e attestandosi ai limiti
temporali della 157 e contenendo al massimo gli effetti drammatici prodotti dall’art. 42 della Legge
Comunitaria.
- Rapporto cacciatore - territorio incentrato sul diritto/dovere per gli accessi agli ATC e per pacchetti
trasparenti di interscambio tra le varie Regioni.
- Ridefinizione del ruolo e funzioni dell’ISPRA ricollocando tale istituto sotto la Presidenza del Consiglio,
aprendo alle esperienze scientifiche regionali e a nuove articolazioni sul territorio per incrementare
la conoscenza, l’applicazione scientifica ed il monitoraggio delle popolazioni selvatiche.
- Lotta culturale contro la deriva animalista e del falso ambientalismo a partire dalla preparazione di una
approfondita ricognizione conoscitiva sulla gestione economica delle aree protette e sui risultati
raggiunti in questi anni, analisi e valutazioni sulla galassia ambientalista e sui meccanismi,
consulenze, finanziamenti pubblici e privati che sostengono questo articolato universo.
- Politiche di contrasto, insieme agli agricoltori, contro la visione artificiosa e compassionevole del pur
importante tema del benessere animale.
- Difesa del suolo dal consumo indiscriminato causato da scelte urbanistiche scellerate, dalle
speculazioni e dall’uso distorto degli incentivi degli investimenti in favore delle energie rinnovabili
mobilitandoci per una specifica battaglia legislativa e normativa insieme agli agricoltori facendo
fronte comune con tutto il mondo rurale, la ricerca scientifica e la cultura.
- Unificazione del 5 per mille destinandolo ad azioni di interesse comune per il mondo venatorio quali ad
esempio un Centro Legale per l’attivazione ed il sostegno di ricorsi e supporto legislativo sui
principali elementi di contenzioso (per arginare concretamente il dilagare di azioni legali anticaccia
promosse dalle associazioni antivenatorie con i loro finanziamenti provenienti dallo stesso gettito).
- Promozione di campagne di interesse sociale che vedano i cacciatori protagonisti di un messaggio
positivo rivolto ai cittadini.
- Acquisizione e gestione di strutture (aree umide, ambienti naturali ecc. dove sperimentare una
corretta gestione faunistica).
- Promozione dell’immagine e dei valori culturali del nostro mondo.
- Unificazione delle attività sportive, cinofile e tiravolistiche, gestione unitaria e garanzie sulla circolarità
delle attività sulle aree addestramento cani e altre strutture.
- Centri unificati per i servizi al cacciatore e unificazione delle scuole venatorie per i neofiti e aspiranti
cacciatori.
Chi ha qualcosa di meglio da proporre lo faccia, purché ciò avvenga con spirito libero e con la voglia di
costruire una seria prospettiva per i cacciatori italiani.
Coinvolgere i cacciatori sul loro futuro è un obbligo per tutti noi ed è proprio per questa ragione che, una
volta individuata la piattaforma per nuova carta di identità dell’Associazione dei Cacciatori Italiani, la
stessa venga sottoposta ad un referendum approvativo tra i praticanti l’attività venatoria.
Solo con la forza dei contenuti ed il profilo autonomo questo mondo potrà ristabilire un corretto
confronto con la politica, qualunque colore essa assuma.
Massimo Logi - Vice Presidente Nazionale Arci Caccia
Questo blog e per tutti quelli che vivono pienamente il profondo rapporto con la natura. Faremo di questo spazio un laboratorio d’idee, di scambio di esperienze, parleremo e mostreremo le nostre attività promuovendo il pensiero che andare a pesca e a caccia non significa solo catturare o uccidere le prede, ma che le persone che hanno la vera passione per questi sport lavorano e s’impegnano anche per salvaguardare equilibri e ambienti con cui amano essere a contatto. Angelo Pessolano
domenica 30 giugno 2013
DICHIARAZIONE DI MASSIMO LOGI VICE PRESIDENTE NAZIONALE ARCI CACCIA
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QUESTO è PARLARE CON CRITERIO E IN MANIERA PROPOSITIVA LA PALLA ADESSO PASSAA AGLI ALTRI INTERPRETI SPERIAMO SI ESPONGANO SERIAMENTE E NON SOLO IN MANIERA PROPOAGANDISTICA.............. DI UNITA' VI E' UN BISOGNO ORMAI IRRINUNCIABILE
RispondiEliminaPRESIDENTE,
RispondiEliminaTU SAI BENISSIMO, CHE DAL TUO STESSO BLOG QUALCUNO PARLA DI UNITA' DA ANNI.....!
OGNI TANTO FA PIACERE CHE SI AGGIUNGE QUALCUNA AL CORO.
MA LA UNITA PARLATA DELLE COSE NON FA' L'UNITA DEI FATTI CHE.....SONO UN PO' PIU' DIFFICILI A FARSI!
PARLARE NON COSTA NULLA E PER NOI ITALIANI E LA COSA CHE MEGLIO SAPPIAMO FARE! IL PAESE ITALIA ORMAI E' DIVISO IN "due settori" QUELLI CHE "POSSONO" E STANNO AL POTERE E QUELLI CHE "NON POSSONO" E SONO I CITTADINI !
MI PIACEREBBE PARLARE CON I PEZZI GROSSI DELLE NOSTRE ASSOCIAZIONI E METTERLI A CONFRONTO IN UN PUBBLICO DIBATTITO PER FAR DIRE LORO QUALI SONO LE COSE,REALI, CHE LI DIVIDONO E NON MANCHEREMMO DI AOPPURARE CHE NON SONO LE IDEE CHE LI DIVIDONO MA..ALTRO!....SONO DECENNI CHE SONO SEMPRE GLI STESSI CHE OCCUPANO QUELLE SEDIE O POLTRONE CHE DIR SI VOGLIA E NON SI SOGNANO MINIMAMENTE DI "ABDICARE" !!.....é la storia questa della NOSTRA CARA ITALIA DOVE SI PARLA .... SI PARLA MA ALLA FINE FRA I "POTENTI" FINISCE TUTTO IN UNA SUCCULENTA CENA ...COME FRA AMICI!
DIPENDE DA OGNIUNO DI NOI RICORDARCI QUELLO CHE SIAMO E COSA RAPPRESENTIAMO E COSA VOGLIAMO E DESIDERIAMO PER NOI E PER GLI ALTRI !! LE MIGLIORI LEGGI DEL MONDO ERANO E SONO A NOSTRA DISPOSIZIONE, BASTAVA SEGUIRLE PER ESSERE OGGI UNA NAZIONE ALL'AVANGUARDIA PER TUTTI I SETTORI INVECE ABBIAMO COLTIVATO NEL TEMPO non GLI INTERESSI DI TUTTI CHE SONO , POI QUELLI DELLA NAZIONE...!!! MA GLI INTERESSI DI UNA PARTE, DI UN PARTITO, DI UN GRUPPO,DI UN SINGOLO.... DI UN'ASSOCIAZIONE.!! IL NOSTRO RIFERIMENTO DOVEVANO ESSERE LE LEGGI E IN TESTA LA NOSTRA COSTITUZIONE....! CHE INVECE DI ESSERE LA NOSTRA GUIDA EL I NOSTRI PUNTI DI RIFERIMENTO ,(in questo caso le leggi sulla caccia) SONO DIVENTATI SOLO DEGLI OPTIONAL CHE ANDIAMO A RICHIAMARE SOLO QUANDO CI" c o n v i e n e" !!! LA COLPA DI TUTTO QUESTO é SEMPRE DI QUALCUNALTRO MAI NOSTRA ....!! BASTEREBBE USARE I NOSTRI PICCOLI POTERI E LA NOSTRA INTELLIGENZA PER PRENDERE P I C C O L E INIZIATIVE PER IL BENE DI TUTTI, NELLA CACCIA 9O IN UN QUALSIASI ALTRO CAMPO.
....MA A CHI STA AL POERE NON CONVIENE CHE QUESTO ACCADA, PERCHE' A LUNGO ANDARE POTREBBE DIVENTARE UN METODO E UN PERICOLO PER LA SUA P I C C O L A O GRANDE "POLTRONA" ....A BUON INTENDITORI POCHE PAROLE....
CORDIALI SALUTI
LPAROLA " arci" i n d i v i d u a e s a t t a m e n t e
RispondiEliminaLA PARTE IN CUI DEVRESTI STARE !! FA CHE QUESTO SIA IN TE PRESENTE IN OGNI AZIONE CHE FAI O... DOVRAI FARE, IN AMBITO ATC.
NON LASCIARTI, COME TUTTI, TRASPORTARE DA MIRAGGI DI "POTERE" .... PROMESSI O....SPERATI: DIFENDERE NOI CACCIATORI E' IL TUO COMPITO !! NON ALTRO..........
Ci mancherebbe altro che io non conoscessi cosa significa ARCI ...i miraggi di potere non mi interessano io sono il sindacalista vero dei cacciatori....cari amici miei io mi adopero per il bene della caccia e di noi tutti senza dimenticare mai che anche io in fondo sono un cacciatore ....Angelo Pessolano
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