giovedì 8 novembre 2012

NOTIZIE SULLA CACCIA INERENTI GLI INCIDENTI DI CACCIA CHE SI SONO SUSSEGUITI IN QUESTI GIORNI.....



>ANSA-SCHEDA/ CACCIA: LE REGOLE DI SICUREZZA DI BASE 
RISPETTO DISTANZA SICUREZZA, FUCILE SCARICO IN STRADE CAMPAGNA 
   (ANSA) - ROMA, 21 OTT - Rispetto delle distanze di sicurezza
e di appostamento, caccia 'a rastrello' in non più di tre
persone, fucile scarico sulle strade di campagna: sono tre delle
regole di sicurezza "di base" per i cacciatori. A ricordarle
é il presidente di Arcicaccia, Osvaldo Veneziano, dopo i due
incidenti mortali di ieri e oggi in cui hanno perso la vita due
persone.
   "Chi va a caccia - ha spiegato - innanzitutto deve
rispettare le distanze dai centri abitati, e se è in compagnia
deve restare a debita distanza dall'altro cacciatore. La caccia
a rastrello, quella in cui i cacciatori percorrono insieme il
terreno, è ammessa per un massimo di tre cacciatori. Importante
poi tenere il fucile sempre scarico, o comunque mettere l'arma
in sicura, quando si percorrono strade di campagna". Presenza
di filo spinato, necessità di scavalcare un recinto o saltare
un fosso sono infatti attività che possono sollecitare l'arma e
far partire un colpo che potrebbe risultare fatale. Queste
regole, secondo Veneziano, "già se fossero applicate sarebbero
un baluardo dagli incidenti. Troppo spesso, però, il cacciatore
assume una confidenza eccessiva con l'arma, che non è una penna
stilografica, ma un fucile".
   La normativa di sicurezza, inoltre, andrebbe perfezionata:
"si dovrebbe rendere obbligatorio un abbigliamento abbastanza
visibile come i giubbotti fluorescenti, e si potrebbero
prevedere tabelle di sicurezza che indicano la presenza di
strade, case, macchine agricole e attività ludiche, penso per
esempio ai percorsi per le mountain bike". Per il presidente
dell'Arcicaccia non c'é solo il mancato rispetto delle regole,
ma anche "un insufficiente cautela individuale". (ANSA).

>ANSA-FOCUS/ CACCIA:2 VITTIME IN 2 GIORNI;AMBIENTALISTI,E'STRAGE
ARCICACCIA, NO SCIACALLAGGIO INCIDENTI, RISPETTO NORME SICUREZZA
   (ANSA) - ROMA, 21 OTT - Due incidenti mortali in due giorni
riaprono tragicamente le polemiche sulla caccia. A chiedere di
fermare la 'strage di civili' è l'Associazione vittime della
caccia, secondo cui "in neppure 35 giorni ci sono già stati 13
morti e 33 feriti ad opera di armi da caccia".
   Incidenti come quelli avvenuti nelle ultime ore, risponde
Osvaldo Veneziano, presidente dell'Arcicaccia "possono accadere
a chiunque. Anche a chi guida l'auto, fa sci e pratica
l'alpinismo" e invita a "non demonizzare" l'attività
venatoria ma chiede anche ai cacciatori di rispettare le norme
di sicurezza, che peraltro "andrebbero perfezionate".
   A far riaccendere i riflettori sulla caccia sono i due
incidenti di ieri e oggi. Nel primo, nel pavese, sabato è morto
un ragazzo di 16 anni, ucciso da una fucilata esplosa per errore
dal suo amico che mirava ad una lepre. Nel secondo, avvenuto nel
pomeriggio di domenica, è morto un cacciatore 64/enne per un
colpo partito accidentalmente dal fucile del nipote di 25 anni.
   Gli incidenti hanno provocato la dura reazione
dell'Associazione vittime della caccia, che parla di "strage".
"La questione non è più su caccia sì/caccia no, qui si
tratta di fermare una vera strage. Le opinioni contano poco di
fronte a questi fatti - precisa Daniela Casprini presidente
dell'Associazione Vittime della caccia -. Infatti c'é da
aggiungere ben poco, se la morte di persone innocenti, di
bambini sacrificati alla caccia... passano nell'indifferenza".
   "Esprimo il mio cordoglio e dolore alle famiglie delle
vittime - sottolinea Veneziano -. Non posso però non condannare
lo sciacallaggio cui stiamo assistendo in questi giorni: gli
incidenti non vanno utilizzati per strumentalizzare l'opinione
pubblica, e trascinarla con sé in una campagna anti-caccia".
   La caccia, secondo Veneziano, "non va demonizzata. Certo, le
norme di sicurezza vanno rispettate e potrebbero essere
perfezionate". I due incidenti, secondo Veneziano, "sono
accaduti in un contesto in cui non c'é stato il rispetto delle
norme di sicurezza. Nel primo caso, per la verità, un piccolo
furto, quello delle armi dei genitori, ha avuto conseguenze
tragiche". Nel secondo, probabilmente, "non sono state
rispettate le distanze di sicurezza". (ANSA).

CACCIA: VENEZIANO (ARCICACCIA),NO SCIACALLAGGIO SU INCIDENTI

   (ANSA) - ROMA, 21 OTT - "Esprimo il mio cordoglio e dolore
alle famiglie delle vittime. Non posso però non condannare lo
sciacallaggio cui stiamo assistendo in questi giorni: gli
incidenti non vanno utilizzati per strumentalizzare l'opinione
pubblica, e trascinarla con sé in una campagna anti-caccia".
Così il presidente di Arcicaccia, Osvaldo Veneziano, interviene
sui due incidenti di caccia in cui ieri e oggi hanno
rispettivamente perso la vita un ragazzo di 16 anni nel pavese e
un uomo di 64 nel bergamasco.
   "La caccia - spiega Veneziano - non va demonizzata. Incidenti
di questo tipo possono accadere anche a chi prende l'auto, o
pratica lo sci, o l'alpinismo. Certo, le norme di sicurezza ci
sono e vanno rispettate, anche se potrebbero essere
perfezionate". (ANSA).

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