>ANSA-SCHEDA/ CACCIA: LE REGOLE DI SICUREZZA DI
BASE
RISPETTO DISTANZA SICUREZZA, FUCILE SCARICO IN STRADE
CAMPAGNA
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Rispetto delle distanze
di sicurezza
e di appostamento, caccia 'a rastrello' in non più di tre
persone, fucile scarico sulle strade di campagna: sono tre
delle
regole di sicurezza "di base" per i cacciatori. A
ricordarle
é il presidente di Arcicaccia, Osvaldo Veneziano, dopo i due
incidenti mortali di ieri e oggi in cui hanno perso la vita
due
persone.
"Chi va a caccia - ha spiegato -
innanzitutto deve
rispettare le distanze dai centri abitati, e se è in
compagnia
deve restare a debita distanza dall'altro cacciatore. La
caccia
a rastrello, quella in cui i cacciatori percorrono insieme
il
terreno, è ammessa per un massimo di tre cacciatori.
Importante
poi tenere il fucile sempre scarico, o comunque mettere
l'arma
in sicura, quando si percorrono strade di campagna".
Presenza
di filo spinato, necessità di scavalcare un recinto o
saltare
un fosso sono infatti attività che possono sollecitare
l'arma e
far partire un colpo che potrebbe risultare fatale. Queste
regole, secondo Veneziano, "già se fossero applicate
sarebbero
un baluardo dagli incidenti. Troppo spesso, però, il
cacciatore
assume una confidenza eccessiva con l'arma, che non è una
penna
stilografica, ma un fucile".
La normativa di sicurezza, inoltre, andrebbe
perfezionata:
"si dovrebbe rendere obbligatorio un abbigliamento
abbastanza
visibile come i giubbotti fluorescenti, e si potrebbero
prevedere tabelle di sicurezza che indicano la presenza di
strade, case, macchine agricole e attività ludiche, penso
per
esempio ai percorsi per le mountain bike". Per il
presidente
dell'Arcicaccia non c'é solo il mancato rispetto delle
regole,
ma anche "un insufficiente cautela individuale".
(ANSA).
>ANSA-FOCUS/ CACCIA:2 VITTIME IN 2
GIORNI;AMBIENTALISTI,E'STRAGE
ARCICACCIA, NO SCIACALLAGGIO INCIDENTI, RISPETTO NORME
SICUREZZA
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Due incidenti mortali
in due giorni
riaprono tragicamente le polemiche sulla caccia. A chiedere
di
fermare la 'strage di civili' è l'Associazione vittime della
caccia, secondo cui "in neppure 35 giorni ci sono già
stati 13
morti e 33 feriti ad opera di armi da caccia".
Incidenti come quelli avvenuti nelle ultime
ore, risponde
Osvaldo Veneziano, presidente dell'Arcicaccia "possono
accadere
a chiunque. Anche a chi guida l'auto, fa sci e pratica
l'alpinismo" e invita a "non demonizzare"
l'attività
venatoria ma chiede anche ai cacciatori di rispettare le
norme
di sicurezza, che peraltro "andrebbero
perfezionate".
A far riaccendere i riflettori sulla caccia
sono i due
incidenti di ieri e oggi. Nel primo, nel pavese, sabato è
morto
un ragazzo di 16 anni, ucciso da una fucilata esplosa per
errore
dal suo amico che mirava ad una lepre. Nel secondo, avvenuto
nel
pomeriggio di domenica, è morto un cacciatore 64/enne per un
colpo partito accidentalmente dal fucile del nipote di 25
anni.
Gli incidenti hanno provocato la dura reazione
dell'Associazione vittime della caccia, che parla di
"strage".
"La questione non è più su caccia sì/caccia no, qui si
tratta di fermare una vera strage. Le opinioni contano poco
di
fronte a questi fatti - precisa Daniela Casprini presidente
dell'Associazione Vittime della caccia -. Infatti c'é da
aggiungere ben poco, se la morte di persone innocenti, di
bambini sacrificati alla caccia... passano
nell'indifferenza".
"Esprimo il mio cordoglio e dolore alle
famiglie delle
vittime - sottolinea Veneziano -. Non posso però non
condannare
lo sciacallaggio cui stiamo assistendo in questi giorni: gli
incidenti non vanno utilizzati per strumentalizzare
l'opinione
pubblica, e trascinarla con sé in una campagna
anti-caccia".
La caccia, secondo Veneziano, "non va
demonizzata. Certo, le
norme di sicurezza vanno rispettate e potrebbero essere
perfezionate". I due incidenti, secondo Veneziano,
"sono
accaduti in un contesto in cui non c'é stato il rispetto
delle
norme di sicurezza. Nel primo caso, per la verità, un
piccolo
furto, quello delle armi dei genitori, ha avuto conseguenze
tragiche". Nel secondo, probabilmente, "non sono
state
rispettate le distanze di sicurezza". (ANSA).
CACCIA: VENEZIANO (ARCICACCIA),NO SCIACALLAGGIO SU INCIDENTI
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - "Esprimo il mio
cordoglio e dolore
alle famiglie delle vittime. Non posso però non condannare
lo
sciacallaggio cui stiamo assistendo in questi giorni: gli
incidenti non vanno utilizzati per strumentalizzare
l'opinione
pubblica, e trascinarla con sé in una campagna
anti-caccia".
Così il presidente di Arcicaccia, Osvaldo Veneziano,
interviene
sui due incidenti di caccia in cui ieri e oggi hanno
rispettivamente perso la vita un ragazzo di 16 anni nel
pavese e
un uomo di 64 nel bergamasco.
"La caccia - spiega Veneziano - non va
demonizzata. Incidenti
di questo tipo possono accadere anche a chi prende l'auto, o
pratica lo sci, o l'alpinismo. Certo, le norme di sicurezza
ci
sono e vanno rispettate, anche se potrebbero essere
perfezionate". (ANSA).
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