venerdì 2 novembre 2012

CE LO CHIEDIAMO ANCHE NOI.........

Dove sono finiti i soldi per l'orso marsicano?



Ad agosto scorso l'europarlamentare Idv Andrea Zanoni aveva interrogato la Commissione Ue sulla situazione dell'orso marsicano, segnalando il declino numerico del plantigrado nel suo areale del Parco Nazionale D'Abruzzo, Lazio e Molise ed indicando, manco a dirlo,  tra le cause principali della sofferenza della specie il bracconaggio e la caccia illegale, nonché le battute al cinghiale nei siti europei Sic e Zps delle zone pre parco. In realtà le motivazioni della sofferenza della specie sono ben più vaste ed è quanto meno singolare che nonostante i molteplici progetti di protezione, finanziati a più riprese dall'Ue, nulla si sia ottenuto. Si è infatti passati dai 100-120 orsi stimati nel 2001 ai soli 50 di quest'anno. Come sono stati spesi allora i fondi dei finanziamenti europei Life +?

Pochi giorni fa è arrivata la risposta del commissario Ue all'Ambietne, Janez Potočnik: “l'orso bruno (Ursus arctos) – dice il Commissario - rientra tra le specie di animali che «richiedono una protezione rigorosa» ai sensi della direttiva 1992/43/CEE (direttiva Habitat), il cui obiettivo è ottenere uno «stato di conservazione soddisfacente» di queste specie considerate prioritarie. Spetta all'Italia adottare i provvedimenti necessari per conseguire questo risultato".

Rispetto alle cifre stanziate, Potočnik dice: "dal 2007 ad oggi hanno beneficiato di un finanziamento nell'ambito del programma LIFE+ tre progetti riguardanti l'orso bruno marsicano (ed altri carnivori), per un costo totale stimato a 10 224 707 EUR, di cui 5 168 356 EUR di contributo LIFE+".

Sul bracconaggio il commissario UE fa sapere che presto sarà attivata un'ampia opera di sensibilizzazione e di consultazione, con il coinvolgimento di tutta una serie di soggetti interessati, allo scopo di elaborare protocolli e orientamenti per una prassi zootecnica sostenibile e la gestione dei conflitti. La Commissione ha già avviato un'indagine (EU Pilot 3202/12/ENVI) per verificare che in tutte le zone dell'Abruzzo in cui è presente l'orso marsicano (Ursus arctos marsicanus) siano effettivamente vietate certe pratiche venatorie che potrebbero minacciare questa specie protetta.

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