mercoledì 24 ottobre 2012

PER FAVORE NON CHIAMATE ANCHE QUESTO INCIDENTE DI CACCIA



Siamo di fronte ad una tragedia che con la caccia non c'entra nulla. Eppure puntuale come sempre, c'è chi ignorando il dolore e infischiandosene del rispetto dello stesso e dei congiunti, spara a zero contro gli incidenti di caccia.
Secondo quanto appreso dal sito sito www.libero.it, una passeggiata ed un gioco di due amici 17 e 16 anni è finito in tragedia. Due ragazzini sono usciti in campagna con i fucili dei loro genitori nei campi fuori il paese di Castagna in provincia di Pavia, e uno di loro ha avvertitamente esploso un colpo uccidendo l'amico. Tragedia per i familiari del ragazzo ucciso e tragedia per i genitori del ragazzo che ha sparato, sia per il dolore che per l'omessa custodia che sarà certamente contestata.
Tragedia punto, null'altro da dire.
E invece i soliti noti insorgono adducendo il fatto che non si può uscire in campagna con il rischio di essere massacrati e che la caccia nel nostro paese deve essere bandita, questo al faccia del rispetto di una passione e dei tanti posti di lavoro occupati nel settore.

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