CACCIA AI TORDI
Il tordo appartenete
alla famiglia dei
turdidi assieme a
merlo
e
cesena ed è presente
in Europa con due
specie: Turdus philomelos ed il Turdus iliacus.
Il tordo philomelos è
conosciuto in Italia
come tordo bottaccio
mentre l'iliacus come
tordo sassello.
Tendenzialmente entrambe
le specie arrivano in
migrazione in Italia ad
ottobre e ripartono in
marzo, migrando di nuovo
verso nord in
Scandinavia, Regno
Unito, Russia.
In
Italia la caccia ad
entrambe le specie è
disciplinata nella legge
157/92 nel periodo che
va dalla terza domenica
di settembre al 31
gennaio. All'interno di
questo arco temporale le
regioni possono
disciplinare riduzioni
di calendario
nell'interesse della
conservazione della
specie.
La caccia ai tordi si
realizza generalmente
nell'appostamento anche
se, in alcune regioni
viene praticata la
caccia allo scaccio. La
caccia di appostamento
può essere realizzata
anche attraverso
l'ausilio dei richiami
vivi. Questo tipo di
caccia si realizza
innanzi tutto con la
scelta dell'ambiente
adatto anche in
considerazione delle
abitudini giornalieri
dei tordi che
generalmente alternano
spostamenti tra i luoghi
di sosta notturna a e
quelli di alimentazione.
Tendenzialmente i tordi
svernano dei boschi o
nei fossi alberati ed al
mattino, o meglio sul
far del giorno, partono
dal luogo del riposo
notturno per dirigersi
verso i luoghi di
pastura, che in questo
periodo sono
riconducibili a vigneti
o uliveti. In questo
tragitto i cacciatori
appostati sono in grado
di fare carniere in
quello che chiamano
spollo.
L'andirivieni durante la
giornata si svolge tra
vigneti ed oliveti ed è
in queste aree che
risulta più efficace un
appostamento fisso o
temporaneo dotato di
ottimi richiami cantori.
La
sera nelle due ore
antecedenti il tramonto
i tordi fanno il
tragitto inverso
tornando verso il luogo
di riposo notturno ed a
ridosso di questi i
cacciatori si appostano
per il classico
rientro. La caccia
così realizzata può
essere proficua a patto
di essere riconosciuti
buoni tiratori, perché
entrambe le specie di
tordi hanno un volo
molto veloce è in
prossimità dei luoghi di
buttata operano
velocissime picchiate.
Ove non esistono veri e
propri luoghi di pastura
i tordi passano la loro
giornata lungo fossati e
siepi alberate e qui i
cacciatori operano una
caccia di movimento
detta allo scaccio, o
allo schizzo, sparando
ai tordi che assieme ai
merli partono
velocemente dagli
arbusti. Il tiro allo
schizzo richiede una
grande abilità di
stoccatori, per la
necessità di realizzare
tiri istintivi.
Due parole su armi e
munizioni. Il tiro da
appostamento al tordo
richiede fucili con
buone strozzature e
cartucce con contenitore
che permettano di
portare anche a buona
distanza il piombo
maggiormente utilizzato
da 8 a 11.
Per la caccia allo
schizzo si utilizzano
armi con canne corte con
strozzature aperte e
cartucce senza
contenitore e magari
disperdenti. Il tiro è a
corta o cortissima
distanza ed il piombo da
utilizzare va dal 10 al
12.
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