martedì 16 ottobre 2012

CACCIA AI TORDI

Il tordo appartenete alla famiglia dei turdidi assieme a merlo e cesena ed è presente in Europa con due specie: Turdus philomelos ed il Turdus iliacus. Il tordo philomelos è conosciuto in Italia come tordo bottaccio mentre l'iliacus come tordo sassello.
Tendenzialmente entrambe le specie arrivano in migrazione in Italia ad ottobre e ripartono in marzo, migrando di nuovo verso nord in Scandinavia, Regno Unito, Russia.
tordo sasselloIn Italia la caccia ad entrambe le specie è disciplinata nella legge 157/92 nel periodo che va dalla terza domenica di settembre al 31 gennaio. All'interno di questo arco temporale le regioni possono disciplinare riduzioni di calendario nell'interesse della conservazione della specie.
La caccia ai tordi si realizza generalmente nell'appostamento anche se, in alcune regioni viene praticata la caccia allo scaccio. La caccia di appostamento può essere realizzata anche attraverso l'ausilio dei richiami vivi. Questo tipo di caccia si realizza innanzi tutto con la scelta dell'ambiente adatto anche in considerazione delle abitudini giornalieri dei tordi che generalmente alternano spostamenti tra i luoghi di sosta notturna a e quelli di alimentazione. Tendenzialmente i tordi svernano dei boschi o nei fossi alberati ed al mattino, o meglio sul far del giorno, partono dal luogo del riposo notturno per dirigersi verso i luoghi di pastura, che in questo periodo sono riconducibili a vigneti o uliveti. In questo tragitto i cacciatori appostati sono in grado di fare carniere in quello che chiamano spollo. L'andirivieni durante la giornata si svolge tra vigneti ed oliveti ed è in queste aree che risulta più efficace un appostamento fisso o temporaneo dotato di ottimi richiami cantori.
tordo bottaccioLa sera nelle due ore antecedenti il tramonto i tordi fanno il tragitto inverso tornando verso il luogo di riposo notturno ed a ridosso di questi i cacciatori si appostano per il classico rientro. La caccia così realizzata può essere proficua a patto di essere riconosciuti buoni tiratori, perché entrambe le specie di tordi hanno un volo molto veloce è in prossimità dei luoghi di buttata operano velocissime picchiate.
Ove non esistono veri e propri luoghi di pastura i tordi passano la loro giornata lungo fossati e siepi alberate e qui i cacciatori operano una caccia di movimento detta allo scaccio, o allo schizzo, sparando ai tordi che assieme ai merli partono velocemente dagli arbusti. Il tiro allo schizzo richiede una grande abilità di stoccatori, per la necessità di realizzare tiri istintivi.
Due parole su armi e munizioni. Il tiro da appostamento al tordo richiede fucili con buone strozzature e cartucce con contenitore che permettano di portare anche a buona distanza il piombo maggiormente utilizzato da 8 a 11.
Per la caccia allo schizzo si utilizzano armi con canne corte con strozzature aperte e cartucce senza contenitore e magari disperdenti. Il tiro è a corta o cortissima distanza ed il piombo da utilizzare va dal 10 al 12.

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