mercoledì 22 agosto 2012

Pubblichiamo un'articolo del capogruppo del PD in risposta al presidente Di GIuseppe Antonio e Staniscia in merito al maggior controllo anti Bracconaggio

Bracconaggio, D'Amico (Pd) critica Provincia Chieti


Chieti. “Meglio tardi che mai! Apprezziamo la buona volontà manifestata dal presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, e del suo…fidato (?) consigliere delegato alla Caccia, Giovanni Staniscia, di voler programmare una migliore vigilanza per contenere l’alta, numerosa, dannosa e nociva presenza di cinghiali che tanti danni, diretti ed indiretti, producono nel territorio. Non intendiamo animare dell’inutile polemica ma sollecitare soluzioni certe ed immediate. Non vogliamo più sottacere ritardi compiacenti e silenzi interessati. Il tempo del pagamento dei dazi elettorali è finito! Il consigliere delegato tiri fuori soluzioni, se ne ha, altrimenti tragga le conseguenze del suo operato che è assolutamente fallimentare".

Così il capogruppo del Pd in Consiglio Provinciale a Chieti, Camillo D'Amico, sul diffuso problema del bracconaggio nel territorio provinciale teatino e sul modo nel quale lo sta affrontando l'amministrazione provinciale.

"I cittadini - prosegue D'Amico - sappiano che le uniche, iniziali e uniche attività rilevanti da lui promosse sono: congelare il Regolamento per il controllo ed il contenimento del cinghiale nel territorio redatto dall’amministrazione di centrosinistra presieduta dal senatore Tommaso Coletti con Antonio Tamburrino assessore delegato; ripristinare la possibilità dei componenti i corpi di Polizia (quella di Polizia Provinciale compresa) di poter liberamente cacciare con il pericolo che i controllori non controllino i controllati (bella etica politica!). 

Non vogliamo altre disgrazie ma una programmazione chiara e responsabile. Questo centrodestra, ha manifestatamente mostrato di non avere alcuna capacità risolutiva ma solo balbettanti paliativi. Ben vengano gli aiuti ed i suggerimenti delle associazioni venatorie così come quello degli Ambiti Territoriali di Caccia (ATC) ma il controllo, la pianificazione e la vigilanza sia in capo alla provincia e tornasse ad esercitare compiutamente le proprie funzioni. 

La commissione consiliare ed il consiglio provinciale sono gli organi deputati ad assumere le decisioni; non certo la consulta della caccia troppo spesso presa, con arroganza e presunzione dal consigliere delegato, a luogo improprio per ratificare le volontà di una parte ormai fortemente minoritaria del mondo venatorio”.

2 commenti:

  1. Questo è il paese delle polemiche e delle chiacchere....Ogniuno sembra abbia la verità in tasca ma nessuno, E DICO NESSUNO (!) è capace di trovare soluzioni idonee PER I CITTADINI E I CACCIATORI......BASTEREBBE DARE UNO SGUARDO ALLA REGIONE TOSCANA PER CAPIRE IN QUALE ABISSO SIAMO FICCATI NOI ABRUZZESI......UNA REGIONE DOVE SI IMPIEGA QUALCHE MILIONE DI EURO DI SOLDI PUBBLICI VERSATI DAI CACCIATORI, PER RICERCHE SULLA SELVAGGINA. DELEGATE ALLE UNIVERSITà, PER OTTENERE SUL TERRITORIO "LA SELVAGGINA DI QUALITà ", E DIETRO QUESTO LA REGIONE DA LE DIRETTIVE AGLI ALLEVATORI AFFINCHè LA CRESCITA DEI SELVATICI ALLEVATI A SCOPO RIPOPOLAMENTO, SEGUA UN DETERMINATO PROTOCOLLO.....
    DA NOI TUTTI SANNO TEORIZZARE, MA LE SOLUZIONI SUL TERRITORIO SONO QUASI NULLE .....OGNIUNO HA QUALCOSA DA PROPORRE E DA DIRE ALLA PARTE "AVVERARIA" IN UN GIOCO DI RUOLI CHE MIRA A CONFONDERE ... PER IL SOLO SCOPO DI MANTENERE QUELLO CHE OGNIUNO HA ACQUISITO NELLA SCENA PUBBLICA.......
    E SI PARLA DI SORVEGLIANZA E DI BRACCONAGGIO SOLO QUANDO SUCCEDE QUALCOSA DI GRAVE.....E SI PARLA DI CACCIA QUANDO NON LA SI CONOSCE QUASI PER NIENTE.......QUALCUNO PARLA DI PARGHI, SENZA SAPERE CHE NEI PARCHI E NELLE ZONE CHIUSE SI STA VERIFICANDO UN ENORME PROLIFERAZIONE DI CINGHIALI CHE GIA POTREBBERO E SONO UN PERICOLO SANITARIO E PER L'AGRICOLTURA.....TUTTI PROPONGONO SOLUZIONI ....IGNORANDO CHE PER QUESTO PROBLEMA CINGHIALE,che NON HA ANTAGONISTI NATURALI, LUNICO ELEMENTO LIVELLATORE E' LA CACCIA !!! E.... QUALCUNO DOVREBBE COMINCIARE A PENSARE A UNA CACCIA DI SELEZIONE FATTA IN MANIERA SCIENTIFICA ANCHE DENTRO I PARCHI E LE ZONE CHIUSE......MA QUì INTERVENGONO QUELLI CHE DEVONO PRESERVARE LA LORO IMMAGINE DI "PROTEZIONISTI" ....ALLA FACCIA DEL PERICOLO SANITARIO E DEI CONTADINI !! Un saluto

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  2. Avrei messo tanti mi piace su questo commento, che condivido ampiamente , mi spiace solo che i sia firmato come ANONIMO.....ma non fa nulla il commento mi pice lo stesso .......mio nonno diceva sempre a ciarlare e parlare son buoni tutti ma i fatti be' quelli son pochi quelli che li fanno......come dargli torto.......antica sapienza.

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