In Campania si sono ritrovate tutte insieme
le Associazioni venatorie per individuare le basi di una nuova stagione
di unità del mondo venatorio della Regione.
E’ questione di ragionevolezza; per consolidare l’unità del mondo venatorio occorre non solo assicurare negli ATC una piu' ampia rappresentanza delle Associazioni venatorie nazionali riconosciute, ma anche adoperarsi per garantire il "diritto" ad esercitare un'attività venatoria soddisfacente ed in linea con l'antica tradizione migratorista meridionale a tutti i cacciatori della Campania ed in tutto il territorio regionale. Armonizzare le esigenze dei cacciatori con quelle dell'ambiente e della fauna non è solo questione di buon senso, ma un "dovere" per assicurare rispetto della biodiversità all'interno degli ATC, ridisegnati tenendo conto di una equilibrata densità
e pressione venatoria in relazione alle esigenze di prelievo e conservazione del patrimonio faunistico stanziale e migratorio in essi contenuto.
Il dott. Sergio Sorrentino quale Coordinatore del Tavolo ha espresso “grande soddisfazione per la ritrovata unità” ed ha auspicato che “questo percorso sia irreversibile e mai condizionato da interessi di parte”. Le difficoltà sono tante, la crisi economica ed i gravi problemi della caccia non consentono dubbi sulla necessità di perseguire, tutti, un solo obiettivo: più gestione per una migliore e gratificante attività venatoria.
Coordinamento Associazioni Venatorie Campania
Le Associazioni ANUU, ARCICACCIA, ENALCACCIA, EPS, FEDERCACCIA, ITALCACCIA, LIBERA CACCIA
si sono ritrovate il 19 aprile e hanno sottoscritto il documento che,
si augurano, trovi attenzione e interesse anche fuori dai confini
regionali per costruire quel percorso di unità che, partendo dal basso,
dagli ATC, dalle Province possa realizzarsi in tutte le Regioni e
nazionalmente.
Gli estensori del documento si augurano sia raccolto dalla Regione se
questa vorrà ricostruire una condizione nuova con rapporti più sereni
con gli uomini del Governo regionale. Occorre passare ad una fase di
maggiore produzione di fauna e ambiente e ci vuole collaborazione
nell’interesse del Paese.E’ questione di ragionevolezza; per consolidare l’unità del mondo venatorio occorre non solo assicurare negli ATC una piu' ampia rappresentanza delle Associazioni venatorie nazionali riconosciute, ma anche adoperarsi per garantire il "diritto" ad esercitare un'attività venatoria soddisfacente ed in linea con l'antica tradizione migratorista meridionale a tutti i cacciatori della Campania ed in tutto il territorio regionale. Armonizzare le esigenze dei cacciatori con quelle dell'ambiente e della fauna non è solo questione di buon senso, ma un "dovere" per assicurare rispetto della biodiversità all'interno degli ATC, ridisegnati tenendo conto di una equilibrata densità
e pressione venatoria in relazione alle esigenze di prelievo e conservazione del patrimonio faunistico stanziale e migratorio in essi contenuto.
Il dott. Sergio Sorrentino quale Coordinatore del Tavolo ha espresso “grande soddisfazione per la ritrovata unità” ed ha auspicato che “questo percorso sia irreversibile e mai condizionato da interessi di parte”. Le difficoltà sono tante, la crisi economica ed i gravi problemi della caccia non consentono dubbi sulla necessità di perseguire, tutti, un solo obiettivo: più gestione per una migliore e gratificante attività venatoria.
Coordinamento Associazioni Venatorie Campania
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