Associazione Italiana per la Wilderness (AIW)
Riconosciuta dal Ministero
dell’Ambiente con Decreto 28 dicembre 2004 – G.U. n. 53 - 5 marzo 2005
Spett.li ORGANIZZAZIONI VENATORIE:
FEDERCACCIA
ANUU
ARCICACCIA
CONFAVI
ENALCACCIA
ITALCACCIA
LIBERA
CACCIA
ENTE
PRODUTTORI SELVAGGINA
SAFARI
CLUB INTERNATIONAL
UNCZA
URCA
CNCN
ORGANIZZAZIONI
MINORI
Oggetto: Siti di Natura 2000 ed Aree Wilderness
europee: rischio di una chiusura dell’attività venatoria per intervento
dell’Unione Europea mediante una Direttiva già da tempo allo studio della
Commissione Ambiente dell’UE.
Con la presente si ritiene di informare tutte le organizzazioni
venatorie sul rischio che il Parlamento Europeo approvi da un momento all’altro
una Direttiva che potrebbe chiudere alla caccia una parte dei Siti di Natura
2000 col pretesto di riconoscerli quali “Aree Wilderness europee”.Ciò alla luce di una Mozione (Risoluzione) già approvata
nel febbraio del 2009 su pressione di associazioni ambientaliste anticaccia
europee e con l’appoggio, evidentemente, di gran parte del Parlamento europeo, e,
chissà, magari a loro insaputa (?) anche di parlamentari rappresentanti i
cacciatori o vicini al mondo della caccia!Di tale manovra, perché così riteniamo di definirla, si è
avuto conferma a seguito di un interrogazione parlamentare da noi stilata e poi
fatta presentare dal parlamentare-cacciatore Sergio Berlato, gentilmente prestatosi
a questa nostra richiesta, al fine di scongiurare che in Europa si
costituiscano Aree Wilderness assolutamente avulse dal criterio storico
americano dove queste Aree furono ideate e, ad oggi, mai modificate
nella loro originaria funzione che, appunto, non le chiude all’attività venatoria a meno che non ricadenti
nell’ambito di Parchi Nazionali o altre aree protette chiuse alla caccia in
virtù di altre leggi (in molte aree protette americane la caccia è consentita).
Linea storica nel 1991 fatta propria anche dal governo Finlandese, unico Paese
d’Europa ad aver costituito delle Aree Wilderness secondo lo spirito e le
regole americane.Nonostante l’opposizione della scrivente Associazione, la
quale sta subendo un ostracismo in merito da parte delle suddette associazioni
ambientaliste europee e che ha già provveduto, oltre che a far presentare
la suddetta interrogazione (che ha ricevuto una apparente rassicurante risposta da parte del Segretario
della Commissione Ambiente), anche a proporre delle “Linee Guida per Aree
Wilderness Europee” secondo il criterio storico di queste aree, il rischio è
grande: si mira alla chiusura totale alla caccia di gran parte dei Siti Natura
2000 con la scusa di classificarli “Aree Wilderness” pur non avendone i criteri. Abbiamo ragione di pensare che il
Parlamento Europeo voglia presentarsi con questa iniziativa al 10° Congresso
Mondiale sulla Wilderness che si terrà nel 2013 in Spagna. Per contrastare
questo sciagurato evento, il 30 gennaio scorso la scrivente Associazione ha
provveduto ad inoltrare un plico con la documentazione pertinente a tutti i
nostri parlamentari europei facenti parte della Commissione Ambiente e del Sustainable
Hunting, Biodiversity, Countryside Activities and Forests Intergroup.Ora, mentre le associazioni ambientaliste anticaccia
europee da tempo si sono coalizzate per creare una lobby parlamentare europea
che sostiene la loro linea (prova ne è la suddetta Mozione del 2009), il mondo
venatorio sembra ignorare questo rischio e, forse, ne è addirittura all’oscuro,
nonostante la presenza di non pochi parlamentari vicini al mondo della caccia (ma
forse più interessati ad altre questioni!). La scrivente Associazione tiene a
precisare che il rischio di questa chiusura non riguarderà le Aree Wilderness
italiane, in quanto solo in parte ricadenti in Siti di Natura 2000, ma teme il
crearsi di un precedente contrario all’idea delle Aree Wilderness originarie; perché
in Europa si corre il rischio che siano così definite aree protette
assolutamente prive dei criteri territoriali per tali riconoscimenti e quindi, di
fatto, assimilabili in tutto e per tutto a Parchi e Riserve Naturali; quindi
chiuse alla caccia.In merito sono stati dedicati due
numeri del nostro periodico Wilderness/Documenti
a questo problema, nei quali sono stati pubblicati tutti i documenti pertinenti
ed avanzato profonde critiche a quanto si sta facendo in Europa; ciò NEL
SILENZIO ASSOLUTO di organismi che dovrebbero invece essere informati, come
le vostre associazioni: in Europa si punta a chiudere altri milioni di ettari
alla caccia ed i cacciatori pensano solo ad... andare a caccia! Benché a suo
tempo i periodici succitati siano già stati inviati a tutte le sigle in
epigrafe, se ne allega fotocopia unitamente alla copia della lettera indirizzata
alla Segreteria ed ai membri della Commissione Ambiente dell’UE, sperando che
almeno gli organismi in epigrafe, tramite i contatti politici europei di cui
certamente più di noi dispongono, si attivino prima che sia troppo tardi
affinché la Direttiva a cui la Commissione Ambiente sta lavorando recepisca le
Linee Guida da noi elaborate.
Si ricorda che già i Siti di Natura
2000 (per non parlare della Convenzione RAMSAR!) furono approvati nel silenzio
assoluto del mondo venatorio e politico italiano, il quale scoprì, solo quando
era troppo tardi, il loro significato vincolistico. Ora il rischio è che con la
scusa di una Direttiva europea sulla Aree Wilderness (alla quale saremmo
favorevoli, ma alla condizione che siano rispettati i criteri da noi stabiliti
ed ispirati alle radici storiche di queste Aree) si chiudano alla caccia
milioni di ettari di Siti Natura 2000! E l’Italia è forse la nazione più
esposta a questo rischio, in quanto i Siti Natura 2000 nel resto d’Europa sono
in gran parte già coincidenti con Parchi e Riserve Naturali, mentre in Italia
sono massimamente estesi all’esterno di tali aree (un altra “manovra” degli
ambientalisti a suo tempo sfuggita o “ignorata” ai politici italiani (anche
regionali) che approvarono i Siti, incantati dalle promesse di contributi
europei per la loro gestione!).
IL SEGRETARIO GENERALE
F.to
Franco Zunino
Io sono un cacciatore come voi,umile e ho sempre rispettato,le leggi in vigore all’esercizio venatorio.Ho quarant’anni di porto d’armi,e in tutto questo tempo,la caccia ha subito molte modifiche.Questa volta pero,penso che bisogna muoversi veramente,TUTTI UNANIME ,per controbbattere l’offensiva che si sta propagando nel mondo venatorio,e il termine ultimo per decidere, cosa avverra’della nostra passione,sara’ espresso,al congresso MONDIALE di Spagna nel 2013,stando al documento che sancisce le aree Wilderness,sancito gia da una mozione approvata nel febbraio 2009,su pressioni di associazioni ambientaliste,e anticaccia europee,e con l’appoggio di gran parte, del PARLAMENTO EUROPEO.Se avete letto bene il documento che io ho postato sul sito,questo documento,PROVIENE DA UNA ASSOCIAZIONE AMBIENTALISTA,che ha documentato la presente,ad una ASSOCIAZIONE VENATORIA(arcicaccia di chieti).Vi rendete conto,che chi ci ha avvisati, del pericolo che corriamo,e’ un associazione AMBIENTALISTA?Ma i nostri politici,o i nostri referenti nazionali,sono a conoscenza di tutto questo?Eppure al parlamento europeo,sono presenti anche i nostri rappresentanti politici, che forse hanno fatto orecchi da mercante,per loro convenienza.Nel PARLAMENTO EUROPEO da come mi risulta, fanno parte,diverse ass.ambientaliste,COALIZZATE TRA LORO,e i rappresentanti nostri ,associazioni venatorie,sono presenti?Una volta esisteva l’UNAVI,CHE RAPPRESENTAVA TUTTE LE ASSOCIAZIONI VENATORIE D’ITALIA,CON UN RAPPRESENTANTE LEADER,che all’occasione,esponeva i nostri problemi,alle forze opposte.Ma adesso chi si occupa di noi,con le leggi in vigore europee,”key concepts,leggi e documenti comunitarie ue,chi prende l’argomento in nostra difesa.SE VERAMENTE AVETE NEL CUORE,L’ATTIVITA’ VENATORIA,QUESTO E’ IL MOMENTO DI DIVULGARE A I NOSTRI REFERENTI NAZIONALI,IL PERICOLO CHE STIAMO VIVENDO,INFORMANDOLI DELLA NOTIZIA, CHE HO POSTATO SUL SITO.Io lo faro’ con il nazionale dell’arcicaccia,sig.Osvaldo Veneziano,voi fatelo con i vostri referenti di associazione.Ricordate che con internet,chiunque puo’ mandare un messaggio di PROTESTA.Saluto tutti i cacciatori Maurizio.
RispondiEliminaSe ci chiudono il territorio,e' una conseguenza logica,ci chiudono anche la caccia,ma ci vogliamo svegliare,o aspettiamo la fine,rimanendo inerti?
RispondiEliminaho avvisato il nostro nazionale al fine di farlo intervenire nella vicenda....sarebbe gravissimo se passasse questa legge europea...potrebbe portare alla chiusura di tantissimi territori in europa e quindi anche in italia...voi lettori(appartenenti ad altre associazioni venatorie) mettetene a conoscenza direttamente anche i vostri eventuali nazionali...non passateci sopra la cosa è molto pericolosa.
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