Comunicato sarcastico dell'Arcicaccia di Frosinone
Ricordate quando le Associazioni Venatorie aderenti a FACE Italia inneggiavano alla vittoria, per la modifica della tanto vituperata L. 157/92, che con la comunitaria, andava a modificare i tempi di caccia?
Ricordate cosa ci dicevano?
“Finalmente, dopo tanti anni si sono tolti dei paletti odiosi” (1° settembre – 31 gennaio).
“Finalmente anche i cacciatori Italiani possono definirsi europei”.
Anche allora l’Arcicaccia aveva messo in guardia tutti di non rimuovere quei paletti, perché anche se potevano sembrare un sacrificio, erano allo stesso tempo delle assolute certezze.
Naturalmente tutti addosso, con frasi la cui stupidità si intuisce nello stesso momento in cui escono dalla bocca di chi le pronuncia.
Oggi abbiamo avuto l’ennesima riprova che le nostre preoccupazioni erano fondate.
Il Tar del Lazio ha sospeso il calendario venatorio. Non tutto fortunatamente, come chiedevano LAC e LAV.
Ma nelle parti dove la Regione non ha tenuto conto dei famosi Key concepts.
E’ interessante leggere le motivazioni della sentenza che testualmente recita:
“……. che la Regione Lazio, nell’adottare il calendario venatorio impugnato, non risulta aver tenuto in particolare considerazione le modifiche normative introdotte dall’art. 42 della legge n. 96/2010 (legge comunitaria 2009) riguardanti, tra l’altro, gli artt. 1 e 18 della l.n. 157/1992 (cfr. art. 1, comma 1-bis, e art. 18, comma 1-bis, della legge indicata) e la relativa Guida redatta da ISPRA, richiamata nella memoria depositata il 23.11.2011, con specifico riferimento al superamento degli standard minimi di tutela”.
Risultato? Beccaccia, colombaccio e allodola, molto probabilmente chiuderanno a fine dicembre. Tordi e cesene il 10 gennaio e molti acquatici il 20 dello stesso mese. Altro che agosto e febbraio. Bel risultato veramente. Grazie Federcaccia. Grazie FACE Italia.
Ricordate cosa ci dicevano?
“Finalmente, dopo tanti anni si sono tolti dei paletti odiosi” (1° settembre – 31 gennaio).
“Finalmente anche i cacciatori Italiani possono definirsi europei”.
Anche allora l’Arcicaccia aveva messo in guardia tutti di non rimuovere quei paletti, perché anche se potevano sembrare un sacrificio, erano allo stesso tempo delle assolute certezze.
Naturalmente tutti addosso, con frasi la cui stupidità si intuisce nello stesso momento in cui escono dalla bocca di chi le pronuncia.
Oggi abbiamo avuto l’ennesima riprova che le nostre preoccupazioni erano fondate.
Il Tar del Lazio ha sospeso il calendario venatorio. Non tutto fortunatamente, come chiedevano LAC e LAV.
Ma nelle parti dove la Regione non ha tenuto conto dei famosi Key concepts.
E’ interessante leggere le motivazioni della sentenza che testualmente recita:
“……. che la Regione Lazio, nell’adottare il calendario venatorio impugnato, non risulta aver tenuto in particolare considerazione le modifiche normative introdotte dall’art. 42 della legge n. 96/2010 (legge comunitaria 2009) riguardanti, tra l’altro, gli artt. 1 e 18 della l.n. 157/1992 (cfr. art. 1, comma 1-bis, e art. 18, comma 1-bis, della legge indicata) e la relativa Guida redatta da ISPRA, richiamata nella memoria depositata il 23.11.2011, con specifico riferimento al superamento degli standard minimi di tutela”.
Risultato? Beccaccia, colombaccio e allodola, molto probabilmente chiuderanno a fine dicembre. Tordi e cesene il 10 gennaio e molti acquatici il 20 dello stesso mese. Altro che agosto e febbraio. Bel risultato veramente. Grazie Federcaccia. Grazie FACE Italia.
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