La maggioranza dei cacciatori del Vastese si oppone all’introduzione dei distretti
Caccia al cinghiale, «no» alle ’zone’
VASTO - Tre favorevoli, ventotto contrari. E’ questa la percentuale bulgara, tra le squadre di cinghialai del Vastese, che ha detto «no» all’introduzione delle ’zone’ per il prelievo dell’ungulato.
Riunione tecnica, di tutti i capi squadra del Vastese, domenica, presso la sede dell’Atc.
Il presidente Donato D’Angelo, in vista della riformulazione del regolamento per la caccia al cinghiale, ha promosso un incontro tra le varie squadre e il consigliere provinciale delegato alla Caccia, Nino Staniscia.
La stragrande maggioranza dei cinghialai ha bocciato dunque la proposta di introdurre le cosiddette zone.
In pratica il territorio dell’Atc verrebbe diviso in distretti, o zone, ciascuno dei quali sarebbe assegnato in via esclusiva ad una singola squadra. «Una proposta che abbiamo ereditato dalla precedente maggioranza di centrosinistra, - ha precisato Staniscia – che noi abbiamo subito bloccato e che vorremmo riscrivere insieme a voi cacciatori».
La sonora bocciatura di questa ipotesi sarà portata in Consiglio ed in Commissione dal consigliere Staniscia.
Proprio il delegato alla Caccia ha annunciato l’avvio di un censimento sperimentale della popolazione dei cinghiali, finalizzato ad una più razionale gestione del patrimonio venatorio rappresentato dagli ungulati.
«Nel nuovo regolamento per il prelievo del cinghiale, - ha aggiunto il consigliere delegato - dobbiamo tenere conto di tre fattori: la sicurezza per i cacciatori, la gestione razionale della risorsa cinghiale e gli aspetti sanitari ».
Pare infatti che dagli uffici veterinari della Asl sia stato lanciato un allarme trichinosi per gli ungulati.
Si tratta di un parassita presente nella carne dei cinghiali che può essere molto pericoloso per l’uomo.
La Provincia dovrà farsi carico anche di questa problematica.
Un’altra questione emersa nel corso dell’incontro è quella del bracconaggio.
L’Atc Vastese si è costituito parte civile in un processo a carico di tre bracconieri molisani (vedi pagina di Trivento,
ndr).
Inoltre il consigliere Staniscia è stato messo al corrente di quanto accade nel Comune di Castelguidone, dove pare che il sindaco abbia già concesso la residenza ad alcuni cacciatori molisani, mettendoli in grado di praticare la caccia nell’Atc
Vastese.
Una scappatoia per aggirare il divieto per i molisani di cacciare in territorio abruzzese. «La Provincia si farà carico di verificare la posizione di questi cacciatori molisani», ha assicurato Staniscia. I controlli potrebbero partire già nei prossimi giorni. Fb
NUOVO MOLISE
NUOVO MOLISE
Martedì 25 Maggio 2010
Nessun commento:
Posta un commento