Il consigliere del Pd punta l'indice sull'ente denunciando i ritardi nell'applicazione del piano di contenimento degli ungulati
Emergenza cinghiali, dalla Provincia solo promesse.
Il consigliere provinciale di opposizione, Camillo D’Amico (in foto, ndr), commenta l’ultima inutile seduta della commissione Agricoltura.
«Nella commissione consiliare “Agricoltura, Caccia e Pesca,” convocata su nostra richiesta stamane per conoscere lo stato di attuazione del piano di contenimento del cinghiale,abbiamo assistito alla reiterazione delle solite e rituali promesse, che si sta ancora programmando con gli Ambiti Territoriali di Caccia (A.T.C.), che l’attuazione segue il suo naturale corso e presto potranno operare i selecontrollori, purché coadiuvati dai Sindaci nell’indicare le zone a maggiore densità di presenza dell’animale selvatico.
Non poteva altro dirci l’assessore delegato, Franco Moroni, di nomina recente e per anni incolpevole spettatore delle interessate inadempienze messe in atto dal delegato alla caccia Giovanni Staniscia.
Il povero assessore Moroni nulla poteva comunicarci in più se nonchiederci venia per un abissale ritardo che ha fatto della provincia di Chieti l’ultima nell’intera regione Abruzzo a mettere in cantiere un programma organico di contenimentoche, pur approvato dal Consiglio Provinciale il 13 Settembre del 2013, ha sonnecchiato in chi sa quale cassetto prima di essere tirato fuori ed avviato all’attuazione.
Nel frattempo, finita la stagione venatoria che ha naturalmente ridotto il numero dei cinghiali in virtù dei numerosi abbattimenti, sono ricominciati i danni alle produzioni agricole, gli incidenti stradali ed i numerosi avvistamenti di branchi che creano pericolo alla pubblica incolumità.
Di avvistamenti ce ne comunicano parecchi soprattutto nel Vastese sia litorale che interno.
La legislatura volge decisamente al termine e la Provincia, quale ente così come è stata sinora conosciuta, ha le ore contate ma, questa legislatura, passerà alla storia oltre che per il totale immobilismo che l’ha contraddistinta in materia d’interventi sulla viabilità anche perché nulla s’è fatto per dirimere l’annoso problema dell’alto numero di cinghiali sono sempre stati presenti nel territorio; eppure di denunce ce ne sono state tante ma si è preferito rimanere silenti ed immobilirestando così complici dei pochi furbi bracconieri che lucrano sull’illegale commercio di carne a dispetto di chi esercita, con passione, una pratica sportiva che andrebbe meglio tutelata».
Mentre discutiamo senza soluzioni del problema cinghiale che esiste nel territorio in gran numero dimentichiamo che la caccia alla stanziale(fagiano,lepre e starna) sta finendo ....! Ogni anno l' ISPRA ci chiede dati certi che noi non sappiamo e possiamo fornire per il semplice motivo che in tutti questi anni, in particolare dal 2004 data della formulazione legge regionale, NON abbiamo dato ai territori una vera programmazione.....NON abbiamo pianificato zone chiuse che potevano fornire da serbatoio e da centri di raccolta dati nei territori.
RispondiEliminaOgni anno le giornate fruibili nel calendario venatorio si sono ridotte con anticipi di chiusura alle tre specie rispetto alla legge quadro....nel 2012 la starna NON è stata cacciabile ...ecc ecc ANDANDO AVANTI DI QUESTO PASSO LA CACCIA ALLA STANZIALE NON POTRA' FAR ALTRO CHE FINIRE...ma questo importa a qualcuno ??!
Fin chè le nostre associazioni, che hanno l'onere di tutela degli interessi dei cacciatori Art 29 L.R 2004 avranno il cinghiale da"darci in pasto", tutto andrà bene .... per loro, ....,..per noi, QUEI POCHI NOSTALGICI DELLA CACCIA CON IL CANE DA FERMA, ....NON IMPORTA !! Saremo sacrificati al tempo che avanza(??!!!) e un giorno ci sveglieremo e ci recheremo con il cane in una ZAC prenderemo dalle gabbie che sono all'ingresso, fagiani starne e quello che vogliamo e poi li metteremo per terra e liberemo il cane e li......FUCILEREMO e passando dall'ingresso dovremo mettere mano al portafoglio .....!! E' il futuro che ci attende!!!
devo convenire caro amico che hai ragione ....si pensa troppo alla specie cinghiale tralasciando in gran parte il problema ben piu grosso della stanziale mio malgrado devo ammettere che nulla di veramente idoneo si sta facendo per la tutela del bene stanziale , si immettono solo animali per lo piu incapaci di sopravvivere e qyest'anno tra l'altro nel periodo peggiore possibile ripopolamenti si fatti e con queste metodiche lasciano solo il nulla sono solo spreco di denaro pubblico inoltre vengono immessi da incompetenti su territori molto spesso non idonei ad accogliere tale selvaggina di allevamento incapace di autogestirdi e difendersi dai predatori a due e quattro gambe....tra non molto metteremo pure le lepri riproduttrici in aprile e non certamente materiale che si riprodurra' le immettiamo per accontentare i cacciatori con una parvenza di gestione che io ritengo inutile e mal fatta per questo e tanti altri motivi ho deciso di uscire dalla commissione alati dell'atc vastese perche ritengo questo lavoro dannoso e inconsistente è finito il tempo delle collaborazioni amichevoli a sostegno di promesse sempre fatte ma mai effettuate si deve smettere di immettere per tesseramento e nelle aree dove i cacciatori appartenenti alle avrie associazioni chiefdono il loro obolo...e ora di gestire le risorse seriamentwe e oculatamente questo lavoro lo deve fare gente preparata ed esperta gente che ha studiato le metodiche di gestione del territorio gente con titoli di studio adeguati e certamente con esperienza alle spalle non figli di o amici di...i soldi vanno gestiti cosi come la legge gia prevede vanno ibstauratwe collaboraziobi serie con agricoltori e persone che credono relamente nella gestione non in chi pensa solo a dove poi potra andare a caccia o addestrare il proprio cane si deve cambiare regime e subito altrimenti chiudiamola questa caccia perche la caccia è gestione e non messa in scena o tornaconto personale stiamo diminuendo di anno in anno e se non si cambia regime entro dieci anni chiuderemo i battenti,,,altro che ispra ambientalisti e anti caccia la colpa sara solo0 ed esclusivamente la nostra ....A,P,
EliminaCaro presidente,
Eliminami fa piacere che finalmente siamo d'accordo.....NON mi aspettavo queste tue dichiarazioni visto che anche da qualche anno fà sempre sul tuo blog io affermai anche di più di quello che primo ho detto:
VOGLIO RICORDARE A TUTTI VOI DIRIGENTI DI ASSOCIAZIONE CHE LA LEGGE REGIONALE 2004 ALL'ART-29 parla di tutela da parte vostra degli iscritti e che l'ART.31 stessa legge al comma 3 lettera A, attribuisce al C.di G- IL RIPRISTINO DI UNA PRESENZA FAUNISTICA OTTIMALE.....
Vorrei sapere la tua opinione sul fatto che in tutti questi anni DA PARTE DEI VERTICI ASSOCIATIVI NON E' stato esercitato il diritto di tutela di tutti i cacciatori PRETENDENDO DALL' O.di G. IL DETTATO DELL'art.31 ....??!!
E.... secondo il tuo avviso è normale che l'O.diG. si possa confondere con chi deve difendere i cacciatori e cioè le associazioni ??!
Come, queste potranno esercitare il doppio ruolo di amministratori e controllori ?!
Non ti sembra che tra i due ruoli ci sia un vero e proprio conflitto di interessi ??!
Ti ringrazio anticipatamente se vorrai rispondere a quanto chiesto