OGGETTO:
ISTITUZIONE AREA CINOFILA TEMPORANEA
DELL’ATC CHIETINO LANCIANESE-
In qualità di Presidente provinciale
Aricaccia, esprimiamo profondo dissenso in merito alla relazione tecnica e al
regolamento prodotto dall’ATC Chietino Lancianese per autorizzare l’area
cinofila temporanea.
Come è
possibile avallare una zona addestramento cani di ben 38.000 ettari di terreno
che praticamente abbraccia tutto il territorio venabile,con l’esclusione degli
Istituti faunistici preclusi per legge dalla attività venatoria?
Come può
essere biologicamente valido asserire che tutto sommato non è prevedibile
individuare il periodo riproduttivo di tutte le specie di fauna omeoterma visto
il territorio dell’ATC Chietino, adibito alla cinofilia temporanea,
così vasto e
frequentato da un gran numero di specie?
I periodi
biologici di riproduzione della selvaggina stanziale e migratoria
omeoterma sono certi e sanciti
dalle
leggi della natura e confermate da una miriade di pubblicazioni
scientifiche sia
sulle specie
di indirizzo sia sulle specie migratorie. Ma ammettendo per assurdo che
non fosse possibile individuare tali periodi riproduttivi, appunto perché
in contrasto con la norma non possiamo accettare l’istituzione di tale area.
Infatti è la norma che tassativamente chiede di individuare i periodi
riproduttivi da parte dell’organismo di gestione ovvero dell’ATC che intende
istituire l’istituto faunistico.
La relazione
è una continua contraddizione. Da un lato si afferma che è impossibile
individuare l’arco temporale in cui far effettuare l’addestramento cani
dall’altro di fatto esprime parere favorevole alla sua istituzione
contravvenendo ai dettati normativi.
Durante il
periodo di esercizio dell’addestramento cani ( 01 /02- 30/04/ ) su tutto il
territorio cacciabile non esiste specie animale che non subisca per così ampie
superfici un disturbo antropico.
Il paradosso
nell’attività di gestione complessiva dell’ATC è che prima ripopola il
territorio cacciabile con finalità riproduttive e poi in netta contraddizione
consente probabilmente sugli stessi animali immessi il disturbo antropico
e sicuramente una perdita in percentuale consistente sugli stessi immessi e/o
nati!!!
Oltre a
danni sulla selvaggina, si creano qua e là danni ai terreni in attualità di
coltivazione anche sulle colture a graminacee anche perché i cani non si
arrestano, durante lo scovo del selvatico,facilmente. Infatti, l’ATC
considerando il rischio che corre, stoltamente pensa di far gravare
secondo un riduttivo comma di regolamento che il pagamento di eventuali
danni causati dalla pratica di addestramento debba gravare sui singoli
cacciatori. Ma, in un’eventualità di giudizio su danni gravi alle
coltivazioni riteniamo che non può esimersi da responsabilità oggettive
legate all’autorizzazione della pratica venatoria di addestramento!!!!!
Ma allora a
cosa servono le aree cinofile istituite per la specifica finalità dalla
Provincia ( sicuramente non gestite e non ripopolate ) se poi consentiamo
contro l’etica venatoria l’addestramento su tutto il territorio venabile di un
ATC provinciale?
Per i
motivi su esposti esprimiamo fortemente parere contrario all’istituzione
dell’area cinofila temporanea perché:
1) non il linea con i dettati
normativi, ( tra l’altro nemmeno supportata da alcuna valenza scientifica che
possa in qualche modo giustificarla perché indifendibile dal punto di vista
legislativo ) con i principi etici venatori e con la biologia della fauna
stanziale omeoterma che deve essere in via prioritaria preservata e poi
magari utilizzata per finalità venatorie;
2) perché riteniamo che le aree
cinofile provinciali presenti sul territorio dell’ATC opportunamente gestite
possono appieno soddisfare le esigenze di tanti cinofili;
3) perché riteniamo tra l’altro che la
mancanza di una adeguato controllo del territorio da parte degli organi di
controllo durante questa pratica nei periodi autorizzati possa favorire
attività di bracconaggio diffuso sulla selvaggina scovata.
Per
tali motivi l’Associazione in caso di parere favorevole sulla istituzione dell’area cinofila temporanea
da parte
degli organi supervisori preposti ad esprimerlo si riserva la possibilità
di inviare un dettagliato esposto alle autorità competenti per la disamina del
caso.
Vasto lì 16
gennaio 2013, Distinti Saluti il
presidente Provinciale
Nessun commento:
Posta un commento