Cinghiali, l’Atc Vastese si affida al tecnico Serrani
Ieri la presentazione al comitato di gestione e ai capisquadra. Primo impegno il piano di prelievo che partirà a metà aprile
Cinghiali, l’Atc Vastese si affida al tecnico Serrani.
Ieri la presentazione al comitato di gestione e ai capisquadra. Primo impegno il piano di prelievo che partirà a metà aprile.
E’ Fioravante Serrani, docente presso l’Università della Tuscia, il nuovo tecnico faunistico incaricato dall’Ambito territoriale di caccia del Vastese.
Ieri il tecnico è stato presentato al comitato di gestione dell’Atc dal presidente Donato D’Angelo. A seguire Serrani ha incontrato i capisquadra dei cinghialai del Vastese per un breve confronto sulle criticità e le obiezioni mosse al regolamento sul prelievo del cinghiale in braccata, il documento che ha prodotto, come reazione, l’ormai celebre sciopero dei cacciatori.
«Pensare di contenere e gestire la popolazione di cinghiali o di limitare i danni alle colture con una sola ed esclusiva tecnica, sia essa la braccata o il selecontrollo, è una sciocchezza dal punto di vista tecnico. – ha precisato subito, con estrema chiarezza, Fioravante Serrani – Per ottenere risultati l’unico approccio possibile è quello di affiancare alla caccia tradizionale che qui in Abruzzo fate in braccata ad altre forme di prelievo, come appunto il selecontrollo. Due mondi che possono tranquillamente convivere».
Primo impegno del tecnico incaricato dall’Atc sarà quello distilare un piano di prelievo del cinghiale sulla base dei dati raccolti nel corso dell’ultimo censimento effettuato nelle scorse settimane. Dalla metà di aprile infatti e fino al 3 settembre prossimo, il calendario venatorio prevede l’applicazione della caccia di selezione sperimentale al cinghiale.
A seguire Serrani dovrà occuparsi del famigerato piano di prelievo quinquennale e del contestatissimo regolamento per la caccia al cinghiale in forma collettiva. Nelle prossime settimane il tecnico incontrerà nuovamente i capisquadra per fare il punto e raccogliere suggerimenti di modifica al regolamento imposto dalla Regione Abruzzo.
Francesco Bottone
VA BENE!! SIAMO D’ACCORDO; COSTRETTI DALL’EMERGENZA SI CERCA DI TROVARE LE SOLUZIONI !!
RispondiEliminaQUì SI PARLA SEMPRE E SOLO DELLA CACCIA AL CINGHIALE....! PROLIFERATO A DISMISURA NEGLI ANNI,
DURANTE I QUALI NESSUNO SI è POSTO MAI IL PROBLEMA...! OGGI IN PIENA EMERGENZA SI PROVA A RISOLVERE IL PROBLEMA PAGANDO IL SUPERESPERTO , CHIARAMENTE CON I DENARI DEI CACCIATORI.
DALL’ENTRATA IN VIGORE DELLA L-R- N.10/2004 QUESTA è RIMASTA NEL DIMENTICATOIO INAPPLICATA E SI è PENSATO CHE BASTASSE IMMETTERE
NEL TERRITORIO ANIMALI DI BATTERIA PER SODDISFARLA.
NON SI MAI TENTATO DI REALIZZARE LA LEGGE CHE PREVEDE TUTTE LE STRUTTURE SUL TERRITORIO PER REALIZZARE TESTUALMENTE:”UNA PRESENZA FAUNISTICA OTTIMALE” ART. 31.....IL CINGHIALE FINO A QUESTO PUNTO A FATTO COMODO E DA ALIBI A CHI DI DOVERE (ATC) CHE NON SI è DI FATTO ADOPERATO PER FARE QUELLO CHE LA LEGGE RECLAMAVA.
SI è PENSATO CHE IL CINGHIALE POTESSE TAPPARE LA BOCCA AI CACCIATORI E COSì è STATO....!!
CHI DOVEVA TUTELARE I CACCIATORI ART 29, LE ASSOCIAZIONI, HANNO ASSECONDATO GLI EVENTI SENZA COLPO FERIRE E MAI PRETENDENDO DALL’ORGANO GESTORE QUELLO CHE ERA SCRITTO:CENTRI PUBBLICI E PRIVATI DI PRODUZIONE SELVAGGINA ACCORDI CON I CONTADINI ECC-
....GLI ERRORI DEL PASSATO OGGI RICADONO SULLA COMUNITA’ DEI CACCIATORI E PURTROPPO DEI CONTADINI, CHE ANCORA UNA VOLTA ....ASSECONDANO... LO SVOLGERSI DELLE COSE, COME FOSSE QUESTA LA SOLUZIONE.....
perche non ci si "AFFIDA" a Serrani per applicare la L:R:N.10 del 2004 per pianificare tutto il territorio
RispondiEliminacome richiamato dall'Art. 31 ?? !!!
Perche le associazioni per questo non dichiarano LA INADEMPIENZA DELL'ATC VASTESE???!!!
un cacciatore di stanziale