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Caro Angelo,
ho notato con grande piacere la pubblicazione ultimi articoli nel tuo blog. Tutti molto interessanti . per motivi diversi................
ho notato con grande piacere la pubblicazione ultimi articoli nel tuo blog. Tutti molto interessanti . per motivi diversi................
Come tu già
sai, .da sempre sono dell'idea che il nostro mondo ha BISOGNO DI UNIONE di
intenti, DI TUTTE LE ASSOCIAZIONI, per fare in modo, aldilà delle tessere,
di intraprendere un percorso comune e dotarsi, AUTONOMAMENTE DI PARERI E RISORSE
SCIENTIFICHE ,ALL'AVANGUARDIA PER FARE DEL TERRITORIO, ATTRAVERSA UNA SERIA
PROGRAMMAZIONE, "UNA OASI FELICE," OVE LA CACCIA ABBIA, Sì, UN RUOLO RILEVANTE,
ma soprattutto per questa e prima di questa, FARE DELLA NATURA un
obbiettivo primario da conservare e proteggere: SENZA PROTEZIONE e
PROGRAMMAZIONE LA CACCIA FINIRA' A BREVE !(mi sto riferendo principalmente
alla caccia alla stanziale) Abbiamo bisogno di dati certi, vedi pareri ISPRA,
senza di questi e senza zone chiuse
dove poterli ricavare, il nostro futuro e quello della caccia, scadrà a breve !.....Quante volte ho scritto di questo a certi dirigenti, anche importanti, di qualche associane ottenendo da parte loro solo silenzio.... Sempre ho avuto la sensazione netta di parlare con persone che hanno di se stesse molta autostima e che non si sono mai messe in discussione.. NON hanno mai pensato DI PROPORRE a loro stessi e al mondo che dicono di rappresentare: INNOVAZIONE E CAMBIAMENTO; bastava in alcuni casi, seguire certe leggi già vigenti per cambiare sensibilmente lo stato statico delle cose..... OGGI non basta unirsi all'ultimo momento in prossimità di un eventuale attacco da parte dei nostri detrattori(vedi Ex UNAVI) o per amministrare insieme l'esistente....NON BASTA PIU' ! Oggi ci vogliono risorse, specialmente umane, idee e iniziative per diventare I PRIMI ATTORI PER LA NATURA E LA CACCIA ! Creando anche interessi legittimi e lavoro per i contadini in terreni ormai abbandonati a se stessi. Proprio perchè siamo "interessati" dobbiamo dimostrare all'opinione pubblica, CHE SAPPIAMO PRODURRE NATURALMENTE, MOLTO DI PIU' DI QUELLO CHE PRELEVIAMO divenendo così i veri protezionisti della natura,
dove poterli ricavare, il nostro futuro e quello della caccia, scadrà a breve !.....Quante volte ho scritto di questo a certi dirigenti, anche importanti, di qualche associane ottenendo da parte loro solo silenzio.... Sempre ho avuto la sensazione netta di parlare con persone che hanno di se stesse molta autostima e che non si sono mai messe in discussione.. NON hanno mai pensato DI PROPORRE a loro stessi e al mondo che dicono di rappresentare: INNOVAZIONE E CAMBIAMENTO; bastava in alcuni casi, seguire certe leggi già vigenti per cambiare sensibilmente lo stato statico delle cose..... OGGI non basta unirsi all'ultimo momento in prossimità di un eventuale attacco da parte dei nostri detrattori(vedi Ex UNAVI) o per amministrare insieme l'esistente....NON BASTA PIU' ! Oggi ci vogliono risorse, specialmente umane, idee e iniziative per diventare I PRIMI ATTORI PER LA NATURA E LA CACCIA ! Creando anche interessi legittimi e lavoro per i contadini in terreni ormai abbandonati a se stessi. Proprio perchè siamo "interessati" dobbiamo dimostrare all'opinione pubblica, CHE SAPPIAMO PRODURRE NATURALMENTE, MOLTO DI PIU' DI QUELLO CHE PRELEVIAMO divenendo così i veri protezionisti della natura,
Dobbiamo "rivedere" le nostre strutture
organizzative e i nostri vertici, se non ci muoviamo in sintonia con i
tempi, il nostro mondo chiuderà i battenti, PER EVITARLO, come dicevo, bisogna
investire nella natura diventando noi primi attori con cognizioni scientifiche
alla mano che ci permettano di costruire un futuro sostenibile per la
caccia.
Gia da oggi, a livello regionale abbiamo buone
leggi che ci permetterebbero di intervenire sui territori, ma per le
nostre divisioni e per la comodità di sopravvivere con l' esistente.. sono
rimaste purtroppo in' applicate.
A mio modesto avviso abbiamo bisogno di iniziare un
dibattito al nostro interno per cercare di individuare attraverso nuove
figure appartenenti al nostro mondo, metodi diversi di gestione della
caccia, avvalendosi di dati scientifici noti, già proficuamente e in parte ,
sperimentate in regioni a noi vicine, vedi Toscana. L'unico modo per poter
iniziare un simile, eventuale percorso è L'UNITA' di INTENTI E DI
RISORSE.
Sarebbe molto interessante per esempio, se tu
attraverso il tuo noto spirito organizzativo, programmassi per il futuro
prossimo un incontro tra i cacciatori e i vertici regionali di tutte le
associazioni ove si potesse iniziare a discutere di questi temi
Bisognerebbe, anche, cercare al nostro
interno, gente giovane con idee che sorpassassero l'appartenenza all'una o
all'altra associazione e con voglia di lavorare, attraverso azioni
comuni tali da riscuotere il consenso non solo delle associazioni ma anche
dell'opinione pubblica in particolare dei contadini.
Probabilmente per molti di noi quello che stò
dicendo è solo un'utopia, ma io sono convinto fermamente che si possa cambiare,
specialmente se siamo noi per primi, come associazioni venatorie, a
metterci in discussione, cominciando chiederci se abbiamo fatto in modo che lo
spirito di alcuni leggi che prevedono tutto questo, poteva realizzarsi
attraverso un nostro impegno unitario che nel tempo, pur dovendo perseguire
obbiettivi comuni, è venuto, di fatto, a mancare....!
Se lo riterrai opportuno ti chiedo la pubblicazione
sul tuo blog, comunque ti ringrazio per la tua attenzione e ti saluto
cordialmente.
Michele Di Fabio
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