martedì 17 dicembre 2013

Protocollo operativo per il monitoraggio della beccaccia nelle aree di svernamento mediante cane da ferma
Introduzione
La Beccaccia nidifica in Italia in maniera assai scarsa e localizzata, con presenze più frequenti nell’area alpina, pre-alpina e dell’Appennino settentrionale. La popolazione è stimata in 50-150 coppie. La specie è migratrice regolare e svernante.
Nel piano di gestione europeo dedicato a questa specie il prelievo venatorio è considerato un fattore di rischio complessivamente di importanza media, ma viene sottolineata la necessità che venga assicurata un’efficiente raccolta ed analisi dei dati relativi ai carnieri realizzati.
Secondo il documento “Key Concepts la fine del periodo di riproduzione e dipendenza è fissata al 20 agosto (2° decade di agosto) e quello di inizio della migrazione prenuziale al 10 gennaio (2° decade di gennaio).

Periodi fenologici del ciclo annuale della Beccaccia tratti dall’atlante della migrazione degli uccelli pubblicato dall’ISPRA

Protocollo operativo
Il presente protocollo si propone,  di standardizzare i criteri operati per la raccolta e la successiva elaborazione scientifica dei dati di monitoraggio invernale della beccaccia mediante cani da ferma.
L’unità di monitoraggio è schematizzata secondo le modalità di seguito esposte.
Unità di rilevamento (aree campione):
definite preventivamente in stretta collaborazione con il personale dell’ATC, delle province in caso i censimenti si effettuino all’interno delle ZRC o delle aree protette. La scelta di tali aree deve essere effettuata utilizzando una strategia di campionamento, basata su criteri probabilistici e stratificando per tipo di habitat, in modo tale che tutte le categorie siano campionate in maniera proporzionale alla loro frequenza relativa sul territorio;
individuate su idonea cartografia (da distribuirsi di volta in volta ai singoli collaboratori) in base a precisi riferimenti sul terreno;
mantenute, per quanto possibile, costanti nel tempo (standardizzate);
localizzate in ambienti idonei alla rimessa diurna della specie (formazioni boschive, formazioni boschive con sottobosco di arbusti e/o rovi e felci, aree cespugliate, macchie, noccioleti, rimboschimenti, golene ecc. Almeno una buona parte delle aree campione dovrebbero comprendere piccoli corsi d’acqua e punti di ristagno con folta vegetazione arborea ed arbustiva a ridosso)
estese circa 100 ettari ognuna;
interessanti circa il 10% dell’ambiente potenzialmente idoneo alla specie;
collocate ad almeno 1000 m dal perimetro dell’area protetta qualora i censimenti vengano svolti all’interno di essa;
distanziate di almeno 500 m in linea d’aria, al fine di evitare i doppi conteggi.

Periodo: 20 dicembre – 20 gennaio solo all’interno di aree chiuse alla caccia e dal 21 gennaio al 21 febbraio anche all’esterno di esse. Fino al 20 gennaio i censimenti devono essere effettuati solo il martedì e venerdì, giorni di riposo venatorio.

Frequenza: massimo una volta a settimana, per almeno tre ripetizioni (tutte le uscite dovranno essere preventivamente calenderizzate e potranno essere differite solo per motivi di forza maggiore).

Durata giornaliera della verifica: tre ore fisse di attività per ciascuna area campione, dalle ore 08 alle ore 16. Nelle singole aree protette il coordinatore locale del monitoraggio dovrà optare per la fascia mattutina o quella pomeridiana.
Motivi ostativi: nebbia, pioggia battente e vento forte.
Scheda: per ogni verifica dovrà essere compilata un’apposita scheda operativa.
Operatori cinofili che effettuano i rilievi nella stessa giornata e nella stessa zona: massimo due per zona con due cani per equipaggio.
Cani: appartenenti a razze da ferma, di età non inferiore a tre anni, di buona esperienza e rendimento sulla specie (ogni cane dovrà superare un test di abilitazione su prova pratica da effettuarsi in presenza del coordinatore locale o da altro esperto da lui delegato) .

Gli operatori cinofili devono essere preventivamente formati attraverso un corso che preveda l’esame finale. Il corso rilascerà un attestato di cacciatore specialista-monitoratore Beccaccia. Tale qualifica è obbligatoria per lo svolgimento del monitoraggio a caccia chiusa.  

Il cacciatore specialista-monitoratore ha l’obbligo di conferire le ali delle beccacce abbattute attraverso le apposite buste di raccolta,  nonché le schede di rendiconto delle uscite giornaliere di caccia. L’espletamento di tale obbligo (che si ricorda in base al vigente Calendario Venatorio è esteso a tutti i cacciatori di beccaccia) sarà “vincolante” per la partecipazione dei “monitoratori” ai censimenti.

Corso: almeno 16 ore di lezioni frontali tenute da tecnici faunisitici laureati (con obbligo di frequenza ed esame finale). Al fine del rilascio dell’Attestato il cacciatore ha l’obbligo di seguire almeno l’80% delle lezioni e sostenere un esame finale consistente in quiz e una prova pratica di riconoscimento del sesso e dei criteri per la determinazione dell’età. La commissione esaminatrice sarà composta dall’esperto che ha tenuto il corso, da personale dell’ATC o della Provincia e della Regione. Il programma del Corso dovrà avere l’approvazione dell’ISPRA. Per i corsi già effettuati prima dell’approvazione del presente protocollo operativo il riconoscimento, basato sui suddetti criteri, è effettuato dalle Province.

Gli Enti che organizzano i censimenti devono individuare un tecnico faunista, anche in collaborazione tra loro, in possesso di laurea in discipline ambientali e che abbia esperienza sul monitoraggio della fauna selvatica. Compiti del tecnico faunista saranno la pianificazione complessiva del monitoraggio, la raccolta delle schede operative, l’analisi dei dati e la predisposizione di una relazione per ogni singola area.

A ciascuna delle unità di rilevamento viene associato, dall’ATC sotto la supervisione del tecnico  un“Gruppo di Monitoraggio” formato da Monitoratori “iscritti e ammessi” all’ambito.

1-Ogni Gruppo di Monitoraggio è formato da 10 a 20 Monitoratori che hanno svolto il “Corso Specializzazione Beccaccia”, intendendo per Monitoratore il binomio conduttore + cane da ferma. Possono essere impiegati max due cani da ferma con almeno 3 anni d’età a garanzia di equilibrio e collegamento con il conduttore. Ad ogni Gruppo di monitoraggio verrà assegnata una o piu’ zone

2- Ciascun Gruppo di Monitoraggio è coordinato da un “Referente Responsabile Gruppo Monitoratori” che viene proposto dalla maggioranza dei componenti del Gruppo stesso ed incaricato dal COGES dell’ATC  ed opera sotto il coordinamento del tecnico faunistico.

3- Ogni Monitoratore avrà a disposizione delle schede di rilevamento da compilare per ogni uscita e da consegnare obbligatoriamente al proprio Referente. Costituisce criterio necessario al monitoraggio l’aver frequentato i Corsi di Specializzazione Beccaccia.


4- Il Referente deve programmare e coordinare l’attività del gruppo in modo da coprire il massimo  delle giornate deputate al Monitoraggio e del territorio a disposizione, curando che assolutamente non vi siano sovrapposizioni di interventi sul medesimo territorio nello stesso tempo. Il Referente avrà cura di ordinare le schede di monitoraggio ricevute e di consegnarle,  alla fine del periodo di Monitoraggio, al Responsabile Tecnico del Progetto individuato da ogni COGES..

5- Il Responsabile Tecnico del Progetto, unitamente al Referente, raccoglierà le schede , provvederà all’analisi dei dati ed ad una relazione annuale, segnalando anche trasformazioni e degradi che compromettano la qualità dell’habitat, in relazione alle esigenze della specie Beccaccia.



         


                       
SCELTA DEI MONITORATORI

Affinché il Monitoraggio produca risultati occorre quanto più utilizzare l’esperienza di quei Beccacciai che abbiano una perfetta conoscenza delle aree in questione, essendo per consuetudine i loro luoghi abituali di caccia. Per questo occorrerà, in fase di programmazione, procedere all’assegnazione delle zone in base a tali criteri (iscrizione e/o ammissione ad un ambito di caccia, esperienza di frequentazione di un luogo di caccia, esigenze di programmazione del Referente compatibilmente con le esigenze dei monitoratori).


                           MODALITA’ DELLA DOMANDA

La Regione Abruzzo, chiederà alle Province di attivare, presso gli ATC e le Associazioni venatorie  provinciali la divulgazione presso i propri affiliati “Beccacciai” della domanda di adesione ad effettuare volontariamente il Monitoraggio invernale col cane da ferma.

Per agevolare temporalmente le procedure, le  domande in carta semplice (su modello allegato) dovranno pervenire via e.mail e fax agli indirizzi e numeri di seguito elencati entro e non oltre il………………………………..

Le dichiarazioni rilasciate varranno quali autocertificazioni ad ogni effetto di legge; si rammentano pertanto le responsabilità sulle false dichiarazioni. Nella domanda dovranno essere specificate le  Aree di monitoraggio nelle quali si aspira a svolgere l’attività. Qualora le domande idonee per ciascuna area superino il numero prestabilito si provvederà a  un sorteggio da effettuarsi alla presenza dei funzionari dell’Amm.ne Provinciale e del responsabile del progetto con l’intento di far partire una “rotazione” per l’assegnazione delle aree da effettuarsi con cadenza annuale.


RIUNIONE TECNICA DEI MONITORATORI

I Referenti Responsabili Monitoratori unitamente ai Responsabili Tecnici saranno convocati ad un incontro di coordinamento il ……………….., alle ore  ……………….presso ………………………….., dove saranno illustrate le procedure e gli adempimenti del Monitoraggio,  e consegnate le schede tecniche. Nella stessa riunione saranno verificati i nominativi dei Responsabili Referenti dei Gruppi e sarà redatto un apposito “Registro Regionale dei Monitoratori”. Saranno inoltre consegnati i permessi individuali, che avranno validità annuale, per lo svolgimento del Monitoraggio nelle aree suddette.


ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO BECCACCIA   “ REGIONE ABRUZZO
DOMANDA
per il Monitoraggio della Beccaccia
con l’ausilio del cane da ferma
2013
Da inviare:
All’Ufficio Caccia della Provincia di ……………………..
al FAX: ….………………..E.MAIL……………………..
     
     Al  COGES ATC…………………… …..
      al FAX: ….……………………..E.MAIL…………………………………

Cognome:……………………………………………
Nome:………………………………………………..
Nato a:…………………………………………………….il:…………………………
Residente a:………………………………..via……………………………….n°…….
Tel………………………cell…………………………e-mail…………………………
Associazione venatoria di appartenenza:……………………………
Cani: 1° cane: Razza……………..Microchip n° ………… Sex: ……Età……Colore…………
         2° cane: Razza…………….. Microchip n° ………… Sex: ……Età……Colore…………
Ha già partecipato ad altri Monitoraggi?: (barrare con una x)      1° volta (barrare con una x)
Area richiesta:  barrare il numero con una x


AREA di MONITORAGGIO
  1

  2

  3

  4

  5

  6


DATA ……………..                                                                                                                            

FIRMA…………………………………

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