Un bel pezzo di un tecnico che gode del nostro interesse parlo di Andrea Tanzariello il tecnico che con il suo sapere e la sua indiscussa capacità ci ha dato la possibilità di riandare a caccia di Starne nell'ATC Vastese ......scusate se è poco ......

Sono convinto che la Gestione Venatoria è sostenibile e lo diverrà sempre più, a patto che coloro i quali costituiscono la forza lavoro, la base della Gestione Venatoria, i Cacciatori si decidano ad una svolta una volta per tutte, tralasciando l’egoismo umano, di volere tutto ovunque ed iniziando a capire, studiare, percepire quelli che sono gli assiomi di quel territorio, di quell’ecosistema cui ci ospita e permette a noi di assistere ed osservare momenti unici. Non è ammissibile tutt’oggi l’esistenza di coordinatori, responsabili, rappresentanti dell’attività venatoria cui non abbiamo un minimo di conoscenza ed apprensione di quelli che sono i canoni gestionali di un territorio e la sua organizzazione. Non è ammissibile che DELEGATI e RAPPRESENTANTI di Associazioni Venatorie, pur di introitare tessere commettano INSULTI al territorio, ottemperando con metodiche, periodi, modalità inconcepibili pur di “accontentare” qualcuno. Non è ammissibile vi siano TECNICI FAUNISTI che approvino piani INCONCEBILI ed ANTI-GESTIONALI cui nessun cacciatore o rappresentante dell’attività venatoria si degni di contrariare e denunciare. Non è ammissibile tutt’oggi nel 2013 vi sia ampia conoscenza di costanti e repentini atti di bracconaggio e nessun cacciatore e quanti altri facenti parte di questo mondo, si degnino di denunciare e porre un limite a questi scempi, quando eliminando questi, il cacciatore stesso ed in REGOLA può usufruire molto di più dalla natura. La Gestione Venatoria è una cosa cui credo veramente e ci metto cuore; oggi si trova sul filo del rasoio e la causa siamo noi cacciatori, cui permettiamo a questa splendida attività, di carattere sempre più scientifico, di scendere verso un baratro vergognoso, indegno, ed offensivo verso chi si applica con onestà e costanza. Faccio appello a riflettere su dei concetti : non è POSSIBILE avere o volere ovunque ed in grosse quantità fagiani, starne, lepri, cinghiali in un medesimo territorio. Ogni zona è più o meno atta ad ospitare ed offrire fattori favorevoli per ognuno di questi nonché tutti quanti assieme non possono coesistere in grandi numeri, perché competono e ancor meno se la base su cui vivono, il TERRITORIO non è stato adeguatamente preparato prima di effettuare opportuni accorgimenti. Non è possibile abbattere in qual numero piaccia di più, senza un accurato conteggio ed esame delle popolazioni di varie specie su di un territorio, creando poi un piano di quanti siano i possibili soggetti da prelevare; così facendo non si fa altro che decrementare la specie, a scapito della natura, dei cacciatori e della gestione economico-venatoria degli ATC.
Tutto e possibile e tutto si può migliorare, concependo che non basta aspettare di prendere schioppo e cane, bensì a priori bisogna lavorare e seguire la fauna se si vogliono dei risultati, delle soddisfazioni. E’ possibile ma va fatto per tempo, altrimenti si continueranno a cacciare pollastri d’allevamento, sempre meno, ed il territorio subirà modificazioni per cui diverrà incontrollabile ed impossibile da modificare nel momento in cui ci si accorgerà dello status di degrado flori-faunistico e sarà troppo tardi.
E’ un appello di cuore perché il mondo venatorio riacquisti fiducia ed un immagine degna di quanto possa rappresentare, nel rispetto della natura, dei cacciatori stessi e di chi non con questa passione ma ci osserva dall’esterno nel nostro modo di agire.

Tanzariello Andrea – Tecnico Faunista