domenica 29 settembre 2013

QUANDO NON SE NE PUO' PROPRIO PIU' ....LE PERSONE CHE PIU' SANNO SCENDONO IN CAMPO E SCRIVONO CIO' CHE NON VA'....

Lo scenario venatorio regionale anche quest'anno è stato caratterizzato (ma dovrei dire funestato) da una pericolosa e forse ormai inarrestabile deriva ; il numero dei cacciatori è sceso a vista d'occhio come la sabbia nella clessidra e il punto di non ritorno penso sia stato oltrepassato da un pezzo. Mio malgrado assisto, da spettatore impotente, ma non più silenzioso, allo scempio di questa meravigliosa e antica attività, perpetrato da oscuri personaggi, impreparati a quel rinnovamento vero, improrogabile e necessario che la caccia oggi richiede. I giochetti, le trappole e le sciocche controffensive ai vari ricorsi ambientalistici, escogitati e messi in atto da sprovveduti ed inopinati apprendisti stregoni, stanno mettendo la parola fine ad ogni possibilità di ripresa. Oltre al calendario più ridicolo e arzigogolato che cacciatore abruzzese potesse immaginare, s'è dovuto subire il capolavoro di qualche scienziato del ramo : il nuovo tesserino unico d'abbattimento (che tecnicamente non esiste nella legge 157). Qui, s'impone al cacciatore di annotare dove si trova lo stesso al momento della caccia, dichiarando perfino il comune in cui si esercita, quasi che i cacciatori fossero tutti topografi... (Credo che neppure i sindaci conoscano i confini precisi dei comuni che amministrano). Ultimo fiore spuntato nel campo venatorio (pescarese sta volta) è una meravigliosa immissione di "selvatici" di gabbia : 500 povere starne scodellate in campagna il giorno prima di essere fucilate, ignare di tutto ed incapaci a difendersi perfino dall'attacco di formiche..ma la magnanimità di chi legifera è grande : delle 500 solo 149 saranno segnate da improvvido destino...solo 149 potranno assurgere agli altari del teleobiettivo prima e del bussolo della spazzatura poi, visti i nauseabondi effluvi che emanano quando sono in padella.
Non ho parole per definire gli autori dell'iniziativa ( ventennali teste di legno, forse? ) , così come non ho parole per definire quei colleghi cacciatori che portano i propri cani su selvatici non selvatici e che a questi si permettono di spianare il fucile contro. Il rossore non è più in voga visti i tempi. Un ultimo appunto lo faccio a chi, seppur esperto del ramo e con adeguati titoli di studio, cosciente di certe vergognose iniziative, ne avalla e ne promuove i programmi. Dopo tanto discutere al riguardo e dopo faticosi e dispendiosi tentativi, cosa si fa? si torna indietro di vent'anni...tutti miei complimenti... Tanto dovevo. Antonio Buttinelli, ex vicepresidente Arcicaccia di Pescara.

2 commenti:

  1. ......PAROLE SANTE, A PROPOSITO DEL PROVVEDIMENTO DI PESCARA MA..... CHI HA PORTATO LA CACCIA A QUESTI "SOTTOLIVELLI" ?? !! ............
    SE NON LE ASSOCIAZIONI VENATORIE! CHE SI SONO FATTE CHIAMARE ANCHE:" COMITATO DI GESTIONE ATC;" CHE HANNO TENUTO PRIMA DI TUTTO A INTRECCIARE RAPPORTI CON LA POLITICA INVECE DI DIFENDERE GLI INTERESSI DEI CACCIATORI.!!.??.. CHE INVECE DI PIANIFICARE I TERRITORI DEGLI AMBITI , PER LA PRODUZIONE NATURALE DEI SELVATICI, SI SONO BASATI SOLO SUL RIPOPOLAMENTO DI QUEGLI STESSI SELVATICI "NAUSEABONDI" DI CUI ORA SI PARLA RIDUCENDO LA CACCIA E I TERRITORI A UNA Z.A.C. (Zona Addestramento Cani) DOVE SI VA E PAGI TRE STARNE E GLI SPARI CINQUE MINUTI DOPO PER ADDESTRARE IL CANE...!! LA POLITICA ORA VI "CONOSCE" ......ED è PER QUESTO CHE è ARRIVATA A TANTO.......!! CON PIENO SPREZZO DELL'INTELLIGENZA ALTRUI SPACCIANDO PER CACCIA UNA MATTANZA DI ANIMALI DI BATTERIA----!!! SAREBBE ORA CHE COMINCIASSIMO A RIVEDERE LE COSE AL NOSTRO INTERNO E A "LICENZIARE" QUELLE PERSONE CHE DA TRENT'ANNI SONO AI NOSTRI VERTICI....!! TANTO PENSO ....UN SALUTO DISTINTO....

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  2. basterà non fare più tessere...ma a chi lo dici?

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