mercoledì 20 marzo 2013

lettera inviata dal nazionale agli assessori provinciali o delegati alla caccia

Egregio Assessore,
il 6 novembre 2012 (G.U. n° 277 del 27.11.2012) è stato approvato il Decreto
dei Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali che ha per oggetto: “Modalità di trasmissione e
tipologia di informazioni che le regioni sono tenute a comunicare per la
rendicontazione alla Commissione europea sulle ricerche e i lavori riguardanti la
protezione, la gestione e l'utilizzazione delle specie di uccelli, di cui all'articolo 1
della direttiva 2009/147/CE. (12A12391)”.
La norma decreta la competenza delle Regioni e delle Province autonome nella
raccolta dei dati relativi ai carnieri venatori e per i prelievi in deroga. La raccolta
dei dati è indispensabile ai fini di consentire di valutare l’areale e la consistenza
delle specie di avifauna con indicazioni sulle tendenze, le minacce e lo stato di
conservazione.
Queste informazioni, da legge, dovranno giungere, entro la fine dell’anno, alla
Comunità Europea altrimenti il nostro Paese non potrà avviare, nelle migliori
condizioni, la discussione sull’elenco delle specie cacciabili e degli allegati alla
Direttiva 2009/147/CE.
Negli incontri formali intercorsi tra le Regioni e i Ministeri competenti si è
individuato il mese di settembre quale scadenza utile alle Regioni - competenti per
legge - per fornire i dati dei “tesserini”.
Il nostro auspicio è che si faccia presto e bene e che, anche Lei, per quanto di
competenza del Suo Assessorato, vorrà concorrere a che le Regioni possano avere

i tesserini venatori a disposizione nei tempi più rapidi così da avere il tempo per
realizzare le banche dati necessarie, da inviare al Gruppo Tecnico previsto dal
Decreto, coordinato dal Ministero dell’Ambiente con i rappresentanti del Mipaf,
delle Regioni e dell’Ispra.
Sarà tanto più forte il nostro Paese ai “tavoli europei” se sarà realizzata una ricerca
unitaria non frammentata, supportata da professionisti con “curricula” qualificati e
certificati magari anche con pubblicazioni scientifiche. Sarà una svolta importante
rispetto al passato laddove, talvolta, in Europa, è stata rappresentata una
conoscenza “faziosa” e di “apprendisti stregoni autodidatti” al servizio di interessi
particolari dell’uno o dell’altro schieramento pro o anticaccia.
Agire tutti insieme. Da oggi è il nostro proponimento, è fare sistema avendo in
comune quale priorità la valorizzazione del “bene comune” attraverso conoscenze
e competenze che non vengono “strattonate” in funzione di pregiudiziali
ideologiche. Avere dati certi e verificati dalle Regioni e dalle Province autonome
sarebbe davvero un grande risultato nonché qualcosa da ascrivere a merito di
quanti, amministratori e associazioni, operano fattivamente al servizio dei cittadini
per la buona gestione del patrimonio faunistico bene delle donne e degli uomini
del nostro Paese e non solo.
RingraziandoLa anticipatamente, porgo cordiali saluti.
Osvaldo Veneziano

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