Elezioni politiche 2013. Appello di Arcicaccia e Legambiente ai leader politici.
Nel tempo della crisi ci sono temi, come i beni comuni, che dovrebbero
necessariamente dare identità e tenere unito il Paese. E’ questo il senso
dell’appello “Fauna, Bene Comune” che Legambiente e Arcicaccia hanno inviato
ai leader politici offrendo sette proposte finalizzate alla gestione e alla
conservazione della fauna selvatica.
L’Italia è tra i Paesi europei più ricchi di fauna con 57.468 specie
animali. Della gestione faunistica ne hanno specifica competenza le 871 aree
naturali protette per una superficie di 3.163.591 ettari, pari al 10,42% del
territorio nazionale e i 266 Comitati di Gestione degli Ambiti territoriali
di Caccia e Comprensori Alpini su una superficie di 20.926.366 ha pari
all’69,45% del territorio nazionale.
Nel nostro Paese, nonostante le criticità evidenziate dalle autorità
scientifiche, si registrano ritardi cronici nell’attuazione delle
convenzioni e delle direttive europee e internazionali unitamente
all’assenza di impegni e azioni conseguenti per gli obiettivi 2020 stabiliti
dalla Strategia europea per la conservazione della biodiversità.
Le numerose emergenze ambientali, dai cambiamenti climatici
all’inquinamento, dal consumo di suolo alla perdita di habitat e specie,
dalle specie alloctone al dissesto idrogeologico, dovrebbero portare in
secondo piano le contrapposizioni ideologiche e rimarcare invece
l’importanza e l’urgenza di saper costruire un sistema di relazioni
istituzionali e sociali finalizzato al medesimo obiettivo: la conservazione
degli ambienti naturali e della fauna, quale risultato di un perfetto
intreccio e sinergia tra politiche di conservazione, agricole, forestali,
zootecniche e di prelievo faunistico sostenibile.
In quest’ottica Arcicaccia e Legambiente hanno chiesto l’impegno ai Leader
delle coalizioni politiche per :
1. dare concreta applicazione alle Convenzioni e Direttive europee sulla
conservazione della fauna selvatica e garantire il rispetto delle norme per
la tutela di habitat e specie;
2. instaurare un corretto e responsabile rapporto tra uomo ed animali, in
cui l’aspetto economico non sia il criterio esclusivo o predominante,
rafforzando l’attenzione al rispetto del benessere degli animali;
3. promuovere la piena e corretta attuazione della legge quadro 157/92, a
partire dalla parti ancora non applicate, in primis, ponendo l’ISPRA
nell’effettiva condizione di svolgere pienamente i compiti di conoscenza a
cui è espressamente deputato;
4. dare un’efficace governance alla gestione faunistica che, sul primato
degli indirizzi tecnico-scientifici, armonizzi gli interventi di Governo,
Regioni, Aree Protette, ATC, CA ed Istituti privati anche attraverso la
costituzione di un Tavolo di lavoro permanente presso la Conferenza delle
Regioni;
5. assegnare all’agricoltura di qualità e multifunzionale ruoli e funzioni
significative nella gestione di habitat e di miglioramenti ambientali ai
fini faunistici, nell’ambito di un chiaro quadro di programmazione pubblica,
al fine di poter divenire pratica agronomica diffusa e remunerativa;
6. operare la revisione dello “status giuridico” degli Ambiti Territoriali
di Caccia e dei Comprensori Alpini (promuovendone il Coordinamento) per
valorizzare la loro prevalente funzione di gestori della fauna, patrimonio
della comunità nazionale ed internazionale, e di mantenimento
dell’equilibrio tra economia agricola, conservazione e specie selvatiche
problematiche;
7. rafforzare e supportare le Forze di polizia, con particolare attenzione
al Corpo Forestale dello Stato, per contrastare il diffuso fenomeno del
bracconaggio che rappresenta, oltre ad un gravissimo danno alla biodiversità
e luogo d’incontro tra illegalità e criminalità, il principale ostacolo alla
corretta gestione faunistica-venatoria.
Roma, 14 febbraio 2013
parole,parole,parole.....soltanto parole....che ci fanno onore....! Avremmo più bisogno di fatti....AZIONI!
RispondiEliminaI FATTI SONO POCHI QUELLI CHE LI SANNO MANTENERE, LE AZIONI LI FANNO ANCORA MENO PERSONE....LE PAROLE SONO IN TANTI A FARLE....VEDREMO...COSA SEGUIRA' A QUESTE DI PAROLE
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