Campania: Il CdM impugna la nuova legge sulla caccia | |
In particolare si ritengono non conformi le nuove norme sulla mobilità venatoria inserite all'articolo 36, dove si autorizza ogni cacciatore iscritto in un ATC (Ambito territoriale di caccia) della Regione Campania a poter esercitare il prelievo venatorio in tutta la regione. Secondo il Consiglio dei Ministri tale disposizione si pone “in netto contrasto con l'articolo 14 comma 5 legge n. 157/92 secondo cui ogni cacciatore ha diritto all'accesso in un ambito territoriale di caccia o in un comprensorio alpino compreso nella regione in cui risiede e può aver accesso ad altri ambiti o ad altri comprensori anche compresi in una diversa regione, previo consenso dei relativi organi di gestione”. Tra le altre norme contestate: la possibilità di autorizzare nuovi appostamenti fissi; l'aver considerato le aree contigue dei parchi nazionali e regionali nel computo del territorio agrosilvopastorale, che per legge invece devono essere sottoposti solo a caccia controllata riservata ai soli residenti; la norma che affida alla Giunta regionale la redazione del Piano faunistico e l'individuazione dell'indice minimo di densità venatoria, che secondo la 157 spetta invece al Ministero delle Politiche agricole ogni cinque anni in base a dati censuari; la parte che prevede piani di abbattimenti di specie domestiche inselvatichite (la legge non prevede questa definizione); l'aver omesso di indicare nell'articolo concernente i mezzi per l'esercizio dell'attività venatoria il recupero dei bossoli. E ancora, l'addestramento cani per 45 giorni nei due mesi precedenti all'apertura della caccia (norma per altro contestata anche alla Lombardia) e infine l'aver predisposto il divieto di esercitare la caccia nelle zone colpite dal fuoco per i 12 mesi successivi all'incendio (la legge nazionale vieta caccia e pascolo per 10 anni). | |
Questo blog e per tutti quelli che vivono pienamente il profondo rapporto con la natura. Faremo di questo spazio un laboratorio d’idee, di scambio di esperienze, parleremo e mostreremo le nostre attività promuovendo il pensiero che andare a pesca e a caccia non significa solo catturare o uccidere le prede, ma che le persone che hanno la vera passione per questi sport lavorano e s’impegnano anche per salvaguardare equilibri e ambienti con cui amano essere a contatto. Angelo Pessolano
venerdì 5 ottobre 2012
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